Infatti come sapientemente viene ricordato, le antenne vanno valutate sul campo e non sui 4dB in più dichiarati ad una frequenza...
Io credo si tenda a tramandare un retaggio storico quando ai tempi dell'analogico se non riuscivi ad ottenere una c/n di 50dB il video ne era visibilmente degradato.
Col digitale terrestre, una c/n di soli 30dB è ottima e una QEF è garantita già a partire da una c/n di 20dB e con una c/n di 27dB anche la QEF in presenza di 0dB echo è supportata (questi sono i principi di funzionali del DVB-T).
Ognuno è libero di esporre e di rimanere nelle proprie convinzioni, ma dire che una K è meglio di una Y rimane sempre un dire.
Inutile girarci sempre intorno o anzi, sarebbe utilissimo se ci si fermasse ad analizzare tutti gli aspetti progettuali di un'antenna e non solo al guadagno dichiarato.
Dire che si preferisce un'antenna ad un'altra perchè quest'ultima la si definisce una spaccapali (windarea maggiore) significa essenzialmente di voler lesinare sul supporto e non che quella data antenna non abbia buone o ottime caratteristiche radioelettriche.
Siccome si legge spesso di puntamenti per il massimo segnale, concludo, ricordando a chi non è molto addentrato nell'argomento, che il cercare la direzione di massimo segnale è solo l'inizio di un puntamento di una antenna che deve però concludersi nella ricerca dell'angolo di spuntamento e/o di tilt per ottenere il miglior compromesso di qualità tra tutti i mux, specialmente per i locali che per ragioni di compatibilità radioelettrica con le aree di servizio adiacenti sono trasmessi leggermente sottotono (-8/10dB).
Il risultato dovrà essere la massimizzazione dei parametri di qualità dei deboli (C/N, MER, margine e PreViterbi), anche a scapito dei più robusti.
)e il confronto era da far cadere le braccia.