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AI Chatbot: ChatGTP di OpenAI e alternative

"Un bell'Editoriale del New York Times, intitolato "We Need to Talk" (dobbiamo parlare), ci racconta come sempre più utenti si rivolgano a ChatGPT e alle AI Conversazioni per sottoporre domande e per consultarle sui temi di affetti, famiglia, relazioni, lavoro.
Il ragionamento alla base non è del tutto errato, almeno sulla carta: al contrario di parlare con altre persone guidate dalle emozioni, le risposte della AI sono (ancora sulla carta) semplicemente razionali e basate sui dati. Ma non è vero.

Non solo questo comportamento rischia di alienarci dal mettere in discussione le nostre posizioni, non solo rischia di conformarci ad altri miliardi di utenti potenziali della AI, ma oltretutto le risposte NON sono per nulla basate solo su dati, ma fortemente influenzate dai pregiudizi non solo della AI ma anche del motore etico e morale programmato a sua "tutela".

Uno scenario su cui, con Guido Scorza dell'Autorità Garante ci interroghiamo nella puntata di oggi."

https://youtu.be/1IkrxNJ2wXc

di Matteo Flora
 
Uno scenario su cui, con Guido Scorza dell'Autorità Garante ci interroghiamo nella puntata di oggi."

https://youtu.be/1IkrxNJ2wXc

di Matteo Flora

a me pare che ci stiamo facendo male da soli. per paura dei giudizi altrui e di confrontarsi con un nostro simile...si cerca le risposte sul web che è immediato e poco ci interessa se dice cavolate. e gli chiediamo TUTTO dalle ricette a pareri psicologici, spesso per mancanza di accesso a servizi.

siamo diventati tuttologi, i medici e chiunque abbia studiato una qualsiasi cosa è per definizione scemo(non a caso fatturano più i baby influencer) a tutto questo ci mettiamo che non conosciamo neanche + il vicino di pianerottolo(mi ci metto anche io, ma ve li farei vedere...) a dir la verità la pandemia ha ristabilito un po' di conversazione tra vicini, ma fondamentalmente ci dà fastidio tutto: i rumori, come parcheggia l'auto se cambia i fiori.

fino a poco tempo fa c'erano le assurde domande di google a cui la gente dava fin troppa importanza anche quando non erano neanche scritte in italiano(nelle uscite dai lockdown la gente credeva a certe cose...perchè comparivano come domande suggerite:eusa_wall:) le abbiamo superate a destra:eusa_doh: ora è tutto in mano a UNA intelligenza artificiale, usata male. mi aspetto tra pochissimo i colloqui fatti tramite info di chatGPT. già adesso è da cogl* scegliere la gente dopo aver visionato il profilo facebook, ma lo fanno a tutti i livelli, stai cercando un lavoratore o un compagno di serata????:eusa_wall:
 
Musk ha gran poco da fare il fenomeno

magari ha solo dato eco a una preoccupazione che gli hanno spoilerato prima xkè lui è pothenteh :D

il suo parere è utile come quando chiedono, nella stessa intervista, a un calciatore di ieri di parlare di vialli, doping, sla, medici delle società e la finale dell'82.

musk è un imprenditore privato, non ci dovrebbe interessare a noi il suo parere, lui può darlo, ma sta a noi non farlo diventare verità assoluta o cavolata cosmica

"l'ha detto musk" è il nuovo "l'ho sentito in tv" e "l'ho letto su internet"
 
+++PRIVACY: RACCOLTA ILLECITA DATI E ASSENZA DI SISTEMI PER LA VERIFICA DELL'ETÀ DEI MINORI. GARANTE BLOCCA CHATGPT+++

Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società che ha sviluppato e gestisce la piattaforma.


https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9870847
 
Ultima modifica:
Blocco ChatGPT in Italia.
Ecco 10 punti che non sono chiari a tutti:

1) Il Garante NON HA BLOCCATO l'accesso a ChatGPT. Ha "bloccato" il trattamento dei dati. In sostanza loro avevano 20 giorni per chiarire e anche in caso di non risposta ci sarebbero state altre procedure prima di arrivare EVENTUALMENTE ad un blocco dell'accesso.

2) ChatGPT ora non è accessibile dall'Italia in quanto sono stati loro a decidere di "spegnerlo" in Italia. Nessuno glielo ha ordinato.

3) Se si sono spenti da soli invece di dare chiarimenti al Garante, a pensar male viene in mente che evidentemente non stavano gestendo in dati nel rispetto della legge.

4) Quando il garante parla di trattamento dei dati personali non si riferisce alla email e password inserite dalle persone, ma soprattutto al fatto che abbiano raccolto a strascico dati su chiunque dal web senza farlo come invece prescrive la legge.

5) Un altro problema sollevato dal Garante è che i dati raccolti vengono rielaborati senza tutelare le persone. Per cui, per esempio, chiunque potrebbe vedere il proprio nome associato a qualcosa di diffamatorio, senza alcun controllo e senza alcuna possibilità di modificare l'errore. Sono molti i casi in cui incensurati sono stati descritti come pregiudicati. Se capitasse a me non mi farebbe piacere. Immaginate se li dentro ci fosse vostro figlio, minorenne, col suo nome associato a cose terribili, quando lo si cerca o lo si nomina in un chat in tutto il mondo...

6) La percezione del valore della privacy credo sia ai minimi termini e quindi in generale le persone spesso sottovalutano il problema, in quanto astratto e apparentemente solo fonte di problemi per l'utente. Il Garante protegge anche chi non capisce cosa stiano proteggendo e perché. è il bello delle istituzioni e della civiltà.

7) Il punto non è "ah, ma tanto accedo con una VPN e risolvo". Sarebbe un po' come dire: "La legge vieta la vendita di alcool a mio figlio di 5 anni? Chissenefrega, io sono furbo e glielo compro io, così li frego!". Non freghi loro, freghi te stesso (e tuo figlio).

8) Manca la percezione di cosa faccia davvero il Garante. Per esempio molti non sanno che non ha alcun potere diretto sul Registro delle Opposizioni. Per cui il fatto che non funzioni e che molti non riescano a uscire dal "giro" delle chiamate selvagge, non ha a che fare con ciò che è nei poteri dell'Autorità Garante per la Protezione dei dati personali.

9) La questione non ha a che fare con "l'arretratezza del Paese, antitecnologico". Anzi, al contrario, sui temi della privacy siamo sempre stati molto avanti e questo provvedimento è la dimostrazione di quanto invece l'Italia su questi temi abbia compreo prima di altri paesi la complessità del problema e abbia agito anticipando altri. Non mi stupirebbe se a catena arrivassero altri paesi a fare le stesse richieste a ChatGPT e loro chiudessero anche in quei paesi.

10) Chiudo con una considerazione personale: vogliamo progettare l'innovazione in sicurezza o no? La privacy deve essere "by design" come si dice. Ovvero deve essere parte del prodotto. Così come lo è oggi la sicurezza in un'automobile. Quando la progettano pensano alla sicurezza. Non fanno una macchina pensando a tutto il resto e poi solo alla fine mettono tanti cuscini intorno per risolvere il fatto che non sia stata progettata pensando a tutelare la vita dei passeggeri.
Questo vale anche per altri temi che non hanno a che fare con questo provvedimento ma che dovrebbero essere altrettanto importanti. Per esempio l'etica by design. La trasparenza degli algoritmi e dei dati con cui vengono generate le risposte. Il copyright correlato. E altri mille temi che a volte sfuggono ai non addetti ai lavori, ma che è giusto che non sia così per le istituzioni e le autorità preposte per tutelare i cittadini.

Marco Camisani Calzolari su Facebook
 
Molti stanno iniziando ad usare le VPN per superare la chiusura di ChatGPT in Italia, però a volte utilizzano soluzioni gratuite che possono essere pericolose. Ricordiamoci che quando le usiamo tutto il nostro traffico ci passa dentro: cosa visitiamo, cosa scarichiamo, dove andiamo, cosa facciamo, ma a volte la crittografia è finta.

Occhio quindi alle VPN gratis, perché a volte sono vere e proprie truffe, nel senso che in realtà non sono vere VPN e registrano tutte le azioni che facciamo e le memorizzano sui server dei malintenzionati.

Inoltre le soluzioni gratuite potrebbero vendere i nostri dati per coprire i costi di gestione, oppure la pubblicità dei servizi di VPN via web infesta la nostra navigazione, per non parlare dei malware… scovati pure in alcune VPN gratuite per Android. In più a volte non hanno server adeguati per gestire le richieste e non è sicuro che ci colleghino al paese voluto o che la crittografia sia sicura.

In generale le VPN vengono usate soprattutto per accedere ai contenuti bloccati geograficamente, come appunto ChatGPT, o per proteggere la privacy e non far sapere chi siamo e da dove ci colleghiamo ai siti web che visitiamo.

Quindi prima di usare una VPN gratuita, valutiamo le alternative. I rischi per la sicurezza, la privacy e i dati sono importanti e non vanno trascurati. Ricordiamoci che è sempre meglio prevenire che curare, specialmente nel digitale.

Marco Camisani Calzolari su Facebook
 
Se non si fa attenzione, le VPN, soprattutto quelle gratuite, possono essere un' arma a doppio taglio.

Occhio..
 
Ghiglia: “Ma quale blocco all’innovazione, regolare l’AI è un dovere”

Il commento di Ghiglia (Garante Privacy), relatore del provvedimento su Chatgtp, a Cybersecurity360.it. Nessun blocco all’innovazione, piuttosto la necessità di tutelare il diritto degli utenti a essere informati su ciò che l’IA fa dei nostri dati.

https://www.cybersecurity360.it/out...occo-allinnovazione-regolare-lai-e-un-dovere/
 
OpenAI rimborserà gli italiani che hanno comprato la versione ChatGPT Plus a Marzo ed ha provveduto a sospendere l'upgrade.

Vincenzo Cosenza su Twitter
 
Anche la Germania può dire alt a Chatgpt
Ora non so cosa potranno dire quelli che "l'Italia come la Russia e la Cina, ci dobbiamo sempre distinguere..)"

"La Germania potrebbe seguire le orme dell'Italia bloccando ChatGPT per problemi di sicurezza dei dati, ha dichiarato il commissario tedesco per la protezione dei dati al quotidiano Handelsblatt in un commento pubblicato lunedì.

"In linea di principio, un'azione del genere è possibile anche in Germania", ha dichiarato Ulrich Kelber, aggiungendo che tale azione ricadrebbe sotto la giurisdizione statale. Tuttavia, non ha delineato alcun piano in tal senso.
Kelber ha detto che la Germania ha chiesto ulteriori informazioni all'Italia sul suo divieto.

Anche le autorità di vigilanza sulla privacy di Francia e Irlanda hanno dichiarato di aver contattato l'autorità italiana di regolamentazione dei dati per discutere le proprie conclusioni".
(FINANCIAL TIMES)

Alessandro Longo su Facebook
 
fanno come il covid? e qualche altra questioncina lasciano fare a noi:eusa_shifty: e stanno alla finestra
 
The Information afferma che Brain, la divisione AI di Google, ha iniziato una collaborazione con DeepMind, altra società di Alphabet, su un nuovo progetto di intelligenza artificiale denominato Gemini. Gemini sarà il tentativo di Google di eguagliare le capacità di GPT 4 di OpenAI, appena lanciato e decisamente più potente di GPT 3.5 che è il modello su cui si basava il primo ChatGPT, quello che ha reso famosi i chatbot nel mondo.
 
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“Hey Google, addio!”, confermata la possibile fusione tra Assistant e Bard

In Google c'è grande fermento: Bard non riesce ancora a competere con ChatGPT e l'azienda statunitense sta perdendo punti (seppur pochi) nei confronti di Bing. Per correre ai ripari Google starebbe chiedendo ai team di sviluppo degli altri prodotti di aiutare nell'addestramento di Bard, con conseguente messa a rischio degli altri servizi, tra cui anche Assistant.

In una nuova intervista, il CEO di Google ha parzialmente confermato le indiscrezioni con delle dichiarazioni che suggeriscono la fusione tra Assistant e Bard.

https://gizchina.it/2023/04/google-..._TkcrZPXkDduJi-gPi5i2-Aw_43:350.8571472167969
 
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