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California, cieco e sulla sedia a rotelle a 76 anni condannato a morte.

Ma che dici? Come può un governatore mandare a morte un qualunque cittadino? UNA GIURIA, semmai, ha condannato il malcapitato...Al massimo il governatore californiano non ha concesso la grazia.
 
Hai detto niente? Se uno che ha l'ultima parola per salvarti, nemmeno fissa l'udienza anche solo per parlarne, non é lui in buona sostanza che ti manda a morte?
Poi i sofismi non sono preferibili alla sostanza di decidere una cosa del genere dopo 24 anni e a carico di uno ridotto cosi.
 
Beh ti pare poco???La giuria lo ha mandato "all'ammazzamento" più di 20 anni fà.Da allora forse, a mio modesto avviso, si erano maturate le condizioni per concedere una grazia.Trovo così abberrante che una persona abbia il potere di vita e di morte che ancor di più sono contro la pena di morte .Non parlo mai così a cuor leggero di un argomento del genere troppo grande e troppo impegnativo dal punto di vista etico .
Ciaooooooo
 
Infatti, ma comunque neanche noi ne parliamo a cuor leggero.
Ne parliamo per sapere cosa ne pensiamo.
 
Vedete ragazzi, la cosa grave non è che Terminator non muova un dito per salvare la vita di un essere umano in quelle condizioni... La cosa grave, gravissima è che non ci sia un istinto di ripulsa generalizzato da parte della società americana verso un'aberrazione simile... Anzi, al contrario, è presumibile che la motivazione principale per cui ormai da anni quasi nessun governatore concede più la grazia, sia che chi lo facesse comprometterebbe con assoluta certezza la sua rielezione....
Perchè nell'America di oggi lo show di un "dead man walking" tira, tira moltissimo... :mad: E assicura voti.
 
Io non mi scandalizzo più di tanto per queste cose ormai...C'è di peggio al mondo, molto di peggio.
 
Ma un uomo su una sedia a rotelle non è già condannato?Per voler essere ironico forse è ciò che voleva,pur di aspettare la morte rinchiuso in una cella.Che paradosso,in Italia a quell'età e se non prima dalle carceri si esce,in America se ne libera mandandoli all'obitorio:crybaby2: .Solite americanate purtroppo la loro società è ancor li a credere a queste idiozie:mad:
 
Sempre i poveretti che Schwarzy non grazia, eh? Fossi governatore non grazierei nessuno neanch'io: non chi è cieco su una sedia a rotelle e commissiona omicidi, né per gli ex gangster che gli omicidi li han compiuti e poi si mettono a scrivere libri per bambini in carcere. Il sistema, di certo non più sbagliato del nostro, c'è e va rispettato: un governatore deve usare questa sua prerogativa solo in casi di acclarato errore in fatto o in diritto, che qui non sembra esserci stato. La giuria condanna e la legge ha parlato. Questo è il mio pensiero da sempre, da persona non contraria per principio alla pena capitale che fa ancora una fatica incredibile a capire perché la sua posizione dovrebbe essere condannabile oggettivamente... :eusa_think: Mi spiace. :doubt:
 
gahan ha scritto:
Sempre i poveretti che Schwarzy non grazia, eh? Fossi governatore non grazierei nessuno neanch'io: non chi è cieco su una sedia a rotelle e commissiona omicidi, né per gli ex gangster che gli omicidi li han compiuti e poi si mettono a scrivere libri per bambini in carcere. Il sistema, di certo non più sbagliato del nostro, c'è e va rispettato: un governatore deve usare questa sua prerogativa solo in casi di acclarato errore in fatto o in diritto, che qui non sembra esserci stato. La giuria condanna e la legge ha parlato. Questo è il mio pensiero da sempre, da persona non contraria per principio alla pena capitale che fa ancora una fatica incredibile a capire perché la sua posizione dovrebbe essere condannabile oggettivamente... :eusa_think: Mi spiace. :doubt:
Rispettando la tua opinione riguardo la pena di morte e le regole di ogni singolo Stato.Ma non ti sembra assurdo che nel 2006 esista ancora il diritto di esecuzione su un fattore che a noi governatori o giurie non toccherebbe?Si condanna chi uccide per propri interessi o motivi,ma anche se la situazione è più grande perchè riguarda un equilibrio sociale chi da veramente il diritto a togliere un dono della natura quello della vita;chi è così autorevole da poterlo fare;chi è così presuntuoso da poter un domani stare apposto con la propria coscienza.Non dimentichiamo che culturalmente apparteniamo a una società Cristiana dove la Pietà è forse la miglior ARMA per poter combattere le macagne che esistono non si risponde alla violenza con la stessa ma si dovrebbe trovare un rimedio adatto,cosa trall'altro molto più complessa e diifficile da fare.Non dimentichiamo comunque che nella stessa società americana vi è una gran fascia che non è d' accordo con i governatori e le giurie e che........la pena di morte esiste ancora in stati molto giovani o altamente governati dall'ignoranza.
Se le pene fossero realmente rispettate e se nelle carceri si facesse in modo che fossero tali penso che in realtà non ci sarebbe bisogno della mostruosa pena di morte,nessuno al mondo ha diritto della vita degli altri,perchè,ricordiamo è un dono di mamma natura e come tale va protetto.
 
gahan ha scritto:
Questo è il mio pensiero da sempre, da persona non contraria per principio alla pena capitale che fa ancora una fatica incredibile a capire perché la sua posizione dovrebbe essere condannabile oggettivamente... :eusa_think: Mi spiace. :doubt:

La tua posizione è condannabile per almeno 5 motivi conclamati,il primo dei quali mi permetto di esporti.gli altri,eventualmente,qualora vi sia tempo e volontà di discuterne:icon_wink:
Il concetto dovrebbe essere talmente semplice da risultare quasi superfluo:così come nessun uomo,mi pare che siamo d'accordo su questo,ha il diritto di uccidere un suo simile per un qualsivoglia motivo(il diritto alla vita è un principio fondamentale su cui si basa la nostra società)così lo Stato, che dovrebbe agire sotto la spinta della ragione e non dell'emozione del momento,in quanto garante della giustizia,non può assolutamente porsi sullo stesso piano di coloro che si macchiano del più orribile dei crimini.

mi voglio rovinare,ti illustro anche la seconda obiezione ad una delle principali argomentazioni pro pena capitale:diversamente da quanto comunemente affermato,La pena di morte non serve come deterrente per i crimini.
moltissimi studi statistici hanno sottolineato come,in Giappone o negli USA per citare alcuni stati,durante i periodi di moratoria della pena di morte,i reati ad essa prima associati,sono sempre diminuiti in maniera più o meno sensibile.

ma al di là del dato freddamente numerico,bisogna considerare che la stragrande maggioranza degli omicidi non sono frutto di ponderazione,ma effetto di stati d'ira,di panico o abuso di droghe ed alcool:In nessuno di questi casi si può pensare che il timore della pena di morte possa agire da deterrente.non si può affermare che un omicidio sia stato commesso calcolandone le conseguenze in simili condizioni.
 
Mi spiace, ragazzi, ma nulla di quanto dite è conclamato: voi partite da assunti morali ed opinioni che non sono obbligatoriamente da condividere. Non condividerli, peraltro, non deriva da ignoranza come detto: io, nel mio piccolo, non mi considero affatto ignorante. Il fatto che nessun uomo possa uccidere non vuol dire che lo Stato non possa: d'altronde nessun uomo può neppure privare un altro individuo della libertà personale, mentre lo Stato può. L'assetto coercitivo implica appunto questo.
 
Sono assolutamente daccordo con Sergio ma mi permetto di fargli notare che il concetto americano di pena ha un'origine calvinista, ovvero hai da morì perchè hai sbagliato.Quindi quando osserviamo che la pena di morte non è un deterrente utile sbagliamo:la pena di morte è il massimo della pena che si applica a chi ha sbagliato e non ha un valore di esempio ma solamente e puramente di pena che il reo deve espiare.Noi siamo animati , per educazione, alla pietas prima latina e poi cattolica per cui tutto il sistema giudiziario è improntato al recupero del reo.Nella " grande " America questo non è previsto ne concepito per cui paghi anche se potresti ravvederti.Non cominciate con le battute qualunquistiche sul fatto che in Italia stanno tutti fuori che nessuno paga che i poveracci che rubano la mela stanno in galera e chi ha truffato migliaia di piccoli risparmiatori no.Io sto parlando della razio che ha ispirato il sistema giudiziario italiano.Poi c'è l'applicazione pratica......
Ma questa è tutta un'altra storia.
Ciaoooooooooooooooo
 
gahan ha scritto:
Il fatto che nessun uomo possa uccidere non vuol dire che lo Stato non possa: d'altronde nessun uomo può neppure privare un altro individuo della libertà personale, mentre lo Stato può. L'assetto coercitivo implica appunto questo.

Non puoi paragonare la privazione della libertà personale con la privazione della vita,non si trovano sullo stesso piano.il potere coercitivo dello stato è indiscusso,ma non si può estendere fino alla unilaterale decisione della pena di morte.il bene della vita è superiore a qualsiasi altro bene,ivi compreso quello della libertà.
 
gahan ha scritto:
Sempre i poveretti che Schwarzy non grazia, eh? Fossi governatore non grazierei nessuno neanch'io: non chi è cieco su una sedia a rotelle e commissiona omicidi, né per gli ex gangster che gli omicidi li han compiuti e poi si mettono a scrivere libri per bambini in carcere. Il sistema, di certo non più sbagliato del nostro, c'è e va rispettato: un governatore deve usare questa sua prerogativa solo in casi di acclarato errore in fatto o in diritto, che qui non sembra esserci stato. La giuria condanna e la legge ha parlato. Questo è il mio pensiero da sempre, da persona non contraria per principio alla pena capitale che fa ancora una fatica incredibile a capire perché la sua posizione dovrebbe essere condannabile oggettivamente... :eusa_think: Mi spiace. :doubt:
assolutamente daccordo! :eusa_clap:
Mi spiace, ragazzi, ma nulla di quanto dite è conclamato: voi partite da assunti morali ed opinioni che non sono obbligatoriamente da condividere. Non condividerli, peraltro, non deriva da ignoranza come detto: io, nel mio piccolo, non mi considero affatto ignorante. Il fatto che nessun uomo possa uccidere non vuol dire che lo Stato non possa: d'altronde nessun uomo può neppure privare un altro individuo della libertà personale, mentre lo Stato può. L'assetto coercitivo implica appunto questo.
Daccordo anche qui; mi pare ci sia ormai da le tempo la moda del finto buonismo finchè le cose non toccano i moralisti o moralizzatori in prima persona; poi diventano tutti boia!
Personalmente preferisco essere coerente fin dall'inizio.
Sergiozizza ha scritto:
Non puoi paragonare la privazione della libertà personale con la privazione della vita,non si trovano sullo stesso piano.il potere coercitivo dello stato è indiscusso,ma non si può estendere fino alla unilaterale decisione della pena di morte.il bene della vita è superiore a qualsiasi altro bene,ivi compreso quello della libertà.
E questo chi lo ha stabilito? sempre l'uomo pertanto è fallibile... :eusa_naughty:

Con questo non sono certo felice nel vedere persone che vengono condannate a morte :doubt: ma mi pare alquanto futile e insensato fare processi morali a chi potrebbe concedere la grazia e non lo fa perchè un colpevole condannato è storpio o scrive libri! :eusa_naughty:
 
lo Stato, che dovrebbe agire sotto la spinta della ragione e non dell'emozione del momento,in quanto garante della giustizia,non può assolutamente porsi sullo stesso piano di coloro che si macchiano del più orribile dei crimini.

Qualcuno ha mai sentito l'amico Sergio fare lo stesso discorso quando si parlava di altri stati?
La verità è che Sergio toglierebbe pure l'ossigeno agli USA... Ma mai a parlare del fatto che la CINA è il primo esecutore mondiale della pena di morte.

PAESI IN CUI LA PENA DI MORTE È ATTUALMENTE IN VIGORE

AFGHANISTAN
ALGERIA
ANTIGUA E BARBUDA
ARABIA SAUDITA
ARMENIA
BAHAMAS
BAHRAIN
BANGLADESH
BARBADOS
BELIZE
BENIN
BIELORUSSIA
BIRMANIA
BOTSWANA
BULGARIA
BURKINA FASO
BURUNDI
CAMERUN
CILE
CINA
CIAD
COMORE
CONGO
COREA DEL NORD
COREA DEL SUD
CUBA
DOMINICA
EGITTO
EMIRATI ARABI UNITI
ERITREA
ETIOPIA
GABON
GHANA
GIAMAICA
GIAPPONE
GIORDANIA
GUATEMALA
GUINEA
GUINEA EQUATORIALE
GUYANA
INDIA
INDONESIA
IRAN
IRAQ
KAZAKSTAN
KENYA
KUWAIT
KIRGHIZISTAN
LAOS
LESOTHO
LETTONIA
LIBANO
LIBERIA
LIBIA
LITUANIA
MALAWI
MALAYSIA
MAROCCO
MAURITANIA
MONGOLIA
NIGERIA
OMAN
PAKISTAN
PALESTINA
QATAR
RUSSIA
SAINT CHRISTOPHER E NEVIS
SAINT LUCIA
SAINT VINCENT E GRENADINES
SIERRA LEONE
SINGAPORE
SIRIA
SOMALIA
STATI UNITI D'AMERICA
SUDAN
SWAZILAND
TAILANDIA
TAIWAN
TAJIKISTAN
TANZANIA
TRINIDAD E TOBAGO
TUNISIA
TURKMENISTAN
UCRAINA
UGANDA
UZBEKISTAN
VIET NAM
YEMEN
YUGOSLAVIA
ZAMBIA
ZIMBABWE

La maggior parte degli Stati qui sopra citati uccide in silenzio, in alcuni non c'è neanche la possibilità di grazia. In altri invece neanche c'è la certezza del diritto (Iran, dove il giudice è tipo un prete che ad arbitrio, senza consultare leggi o cose simili, condanna o assolve in base alla persona che si trova davanti).
Subito a sparare sul governatore se non concede la grazia...Ma mai ho sentito condurre battaglie affinché gente oppressa dai regimi, gente che vive in uno stato di terrore sia libera di scegliere se vuole o meno la pena di morte.

Ariquoto gahan, e quoto Erikle. I loro ragionamenti sono saggi e condivisibili.
 
Quello che trovo assurdo, oltre alla pena di morte, é rimandare le sentenze per decine di anni, x poi giungere a situazioni aberranti come questa che ho postato e altre simili.
 
Anzitutto una questione generale: lo Stato non è un'entità soprannaturale, eterna, immutabile, quasi un postulato che esiste al di fuori e a prescindere degli individui che governa... Lo Stato, in tutte le sue forme, rappresenta solo una convenzione, un accordo tacito tra gli individui che lo compongono allo scopo di meglio regolare i rapporti tra di loro. In questo senso non ha diritti connaturati al suo essere tale, ma solo mansioni che gli vengono conferiti dai suoi componenti con modalità ovviamente, variabili da caso a casa, democratiche o meno.
Da questo punto di vista, la pena di morte stabilita per legge da uno Stato ha la stessa legittimità formale e sostanziale di qualunque altra legge o norma che regola l'esistenza dello Stato stesso...
E' perciò pacifico che ogni Stato possa darsi le regole che vuole finche non confliggono con i diritti di altri Stati e finche i cittadini che lo compongono glielo consentono. Altrettanto pacifico che chi quelle regole e leggi non condivide, o, per dirla tutta, giudichi spregevoli, abbia il sacrosanto diritto di criticarle aspramente: ed è ovvio, varo Alex. che le critiche siano tanto più dure e feroci nei confronti di quegli Stati che stabiliscono tali leggi in modo democratico, con l'accordo ESPLICITO della maggioranza dei cittadini...
A me fa schifo il governo cinese che attua la pena di morte; nel caso dell'America ( che pretende di essere un faro di civiltà e di avere il diritto, che nessuno gli ha mai concesso, di ESPORTARE questa civiltà...) a me non fa schifo solo il governo di quegli Stati ( non tutti, per la verità...) che attuano la pena di morte... A me fanno schifo I CITTADINI di quegli Stati che si compiacciono di quei barbari OMICIDI ( così definisco l'eliminazione a freddo di una vita umana...): la condanna è quindi doppia e molto più profonda...
 
gahan ha scritto:
Sempre i poveretti che Schwarzy non grazia, eh? Fossi governatore non grazierei nessuno neanch'io: non chi è cieco su una sedia a rotelle e commissiona omicidi, né per gli ex gangster che gli omicidi li han compiuti e poi si mettono a scrivere libri per bambini in carcere. Il sistema, di certo non più sbagliato del nostro, c'è e va rispettato: un governatore deve usare questa sua prerogativa solo in casi di acclarato errore in fatto o in diritto, che qui non sembra esserci stato. La giuria condanna e la legge ha parlato. Questo è il mio pensiero da sempre, da persona non contraria per principio alla pena capitale che fa ancora una fatica incredibile a capire perché la sua posizione dovrebbe essere condannabile oggettivamente... :eusa_think: Mi spiace. :doubt:

Quotato in pieno..
 
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