romanodel73
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Stadi sempre più vuoti, desolatamente più vuoti. Basta vedere anche l'Olimpico, domenica sera con Roma-Fiorentina: ma non è vero che il calcio è in crisi, che interessa di meno. Sono cambiati gusti, abitudini, i prezzi cari, e le scomodità tengono i tifosi lontani dalle gradinate. Lo dimostrano le televisioni. Sky non è mai andata così bene come quest'anno: due sabati fa ha fatto il record di ascolto per un posticipo (10,46% con il derby di Milano) e domenica pomeriggio (dalle 15 alle 17) ha stabilito un altro primato. La pay tv ha sfondato infatti la soglia del 14% di share raggiungendo il 14,38% con oltre 2,2 milioni di telespettatori sintonizzati. Il picco è stato raggiunto a ridosso del finale delle partite e si attesta addirittura al 15,38%. Piena soddisfazione quindi in casa Sky dove sono convinti nel periodo invernale di raggiungere addirittura quota 15-16% con la serie A mentre la B, al sabato, va benissimo anche grazie alla Juventus. L'unico motivo di preoccupazione arriva dalla Finanziaria. Proprio così. Come se una parte della sinistra ce l'avesse (improvvisamente) con Rupert Murdoch. Ma ecco cosa è successo: l'intenzione del governo è quella di raddoppiare l'Iva, dal 10 al 20%, per gli abbonati alle pay tv. A Sky si stanno subito muovendo: adesso hanno un bilancio in attivo per circa 140 milioni di euro e studiano come andare in Borsa. Uno "scherzetto" di questo genere, sull'Iva, rovinerebbe tutti i piani, portando il bilancio in rosso. Un bel problema nel momento in cui la tv di Murdoch si sta avviando ai 4 milioni di abbonati.
(REPUBBLICA)
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