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RCS vuol cedere Play Radio

dttboy

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Ne da la clamorosa notizia la testata "NewsLine":


Rcs pensa di cedere Play Radio
L’area dell’azienda alla quale la radio appartiene è in calo di fatturato

L’emittente radiofonica Play Radio, nata poco più di un anno fa dalle ceneri di Rin, Radio Italia Network, e appartenente al gruppo editoriale Rcs, ha un futuro incerto. L’azienda, infatti, secondo indiscrezioni, starebbe pensando seriamente di cedere il network radiofonico, a causa di alcune incongruenze nella gestione e di dati non proprio rincuoranti. Pur non essendo iscritta ad Audiradio, ragion per cui non se ne conoscono i dati d’ascolto, l’emittente rientra in un’ala dell’azienda, denominata Broadcast, i cui ricavi totali, alla fine del terzo trimestre di quest’anno, sono risultati pari a 5,7 milioni, registrando un calo (-5%), sul quale ha certamente influito la scarsa raccolta pubblicitaria, scesa a 4 milioni. Il destino di Play Radio, quindi, appare in bilico. L’a.d. del gruppo, Antonello Perticone, starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di cessione nell'ambito della redazione del business plan, che dovrà essere presentato entro la fine del primo semestre del 2007.
 
Un nuovo articolo sempre su "NewsLine", approfondisce la notizia di una probabile cessione di Play Radio da parte di RCS, dopo i non brillanti risultati in termine di ascolti e palinsesto.


Play Radio: quale futuro?
RCS si interrogherebbe su ipotesi di disimpegno

Play Radio, l’emittente nazionale del gruppo Rcs, ha festeggiato il 6 di ottobre il suo primo compleanno: lanciata su una rete di oltre 200 frequenze della vecchia Rin (Radio Italia Network), successivamente implementata in maniera robusta con nuove acquisizioni, dopo un anno di vita sta ancora cercando la propria identità. Per ora, infatti, l’emittente non ha ancora trovato l’aggancio fra formula editoriale e ascolti e continua, quindi, a rielaborare il proprio palinsesto. Secondo quanto riferito al quotidiano M.F. da "fonti qualificate", il management di RCS sarebbe in fase di riflessione sugli sviluppi futuri di Play Radio, in occasione della lavorazione del business plan che verrà presentato al mercato entro giugno 2007. La motivazione della eventuale disimpegno dal settore radiofonico potrebbe essere legata alle difficoltà di Play Radio, che ancora non riesce ad emergere nel panorama radiofonico italiano, e che ancora non dispone di dati Audiradio. Inoltre, Play Radio, rientra nel settore Broadcast della RCS, che alla fine del terzo trimestre presenterebbe una flessione dei ricavi pari al 5%, sulla quale ha influito senza dubbio la flessione della raccolta pubblicitaria del 18,4%. Intanto, nell’ultimo CDA della divisione, è stato confermato l’incarico a Pietro Varvello, amministratore delegato di RCS Broadcast, con l’obiettivo di riavvicinare gli investitori pubblicitari alla radio. “Non si può pretendere di creare una radio di successo dal nulla, in un solo anno, in un mercato radiofonico già maturo e affollato” aveva affermato Luca Viscardi, direttore dei programmi dell’emittente, in occasione del primo compleanno di Play Radio, “Costruirsi un proprio pubblico affezionato, e assumere un’omogeneità editoriale nelle 24 ore, è un percorso lungo. Magari si studiano programmi che sulla carta sono eccezionali, e poi si scopre che il pubblico li rifiuta. Per questo si deve procedere per tentativi, testando diverse variazioni della formula editoriale che si ha in mente. Nella fattispecie, la nostra formula editoriale è fondata sull’informazione di qualità, garantita dalle sinergie con i mezzi di Rcs MediaGroup, e su una programmazione musicale che alterna grandi successi a proposte meno scontate, ma destinate invariabilmente al successo nel giro di pochi mesi”. E, nell’attesa che il suo lavoro porti dei risultati, Viscardi si consola con i dati sulle redemption dei giochi radiofonici: “la partecipazione del pubblico cresce, come la distribuzione geografica” e dichiara: “Per ora ci basterebbe essere una seconda radio”. Ad oggi, l’ipotesi di dimissione circola sul mercato, ma l’argomento non era all’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre.
 
Quoto!
C'è da dire che RIN andava molto meglio di Playradio!!.
 
E' ufficiale, ieri alle 17 c'e' stata la firma. Il gruppo RCS ha venduto Play Radio al gruppo Finelco (Radio 105-Radio Montecarlo).

dagospia.com
 
Incredibile... davvero incredibile... RCS "smonta" RIN, emittente che, per quanto potremmo definirla "di nicchia", aveva una forte identità sonora e rappresentava una proposta diversa nel panorama radiofonico italiano (con ascolti di tutto rispetto), apre un'ennesima radio con poca "personalità" e basata su una playlist che suona come tante altre, e poi la "abbandona" dopo solo un anno... tanto valeva mantenere RIN, allora!

Comunque, anche Newsline conferma la notizia che ci ha dato Raw


Colpaccio di fine anno: Play Radio a Finelco
Dagospia brucia tutti con la notizia della vendita dell'emittente RCS al gruppo Finelco

Ecco il regalo che Alberto Hazan si sarebbe fatto (anticipatamente) per Natale: la terza rete radio nazionale, che eleggerebbe il suo gruppo Finelco tra i primi due player del mercato radiofonico nazionale.
Il sito Dagospia, ancora una volta, ha anticipato tutti, lanciando una notizia che era nell'aria da qualche tempo (cfr. le indiscrezioni pubblicate all'inizio di questa settimana sulla vendita della radio della RCS).
Se così fosse, si concreterebbero quindi gli ultimi fuochi d'artificio sulla piazza milanese, di cui da tempo si stava parlando.
Quello di Alberto Hazan, mitico pioniere indiscusso della radio nazionale in Italia, se confermato, sarebbe un colpo da maestro che lancerebbe il suo gruppo editoriale (Radio 105 e RMC) in diretta concorrenza con il tris di radio di Elemedia (Deejay, m2o, Capital), lasciando a bocca asciutta Mondadori, che con la sola R101, oltretutto con ascolti ancora troppo risicati, ben difficilmente potrebbe ambire a reggere un doppio 3 contro 1.
In tale ipotesi, non vi sarebbero dubbi sul fatto che il gruppo Finelco sottoporrebbe ad un profondo restyling il mai decollato progetto Play Radio, quasi certamente variandone un marchio che in verità ha lasciato i più perplessi sin dall'inizio e varando un formato ad hoc. Finelco ha un profondo know-how artistico e tecnico, nonché risorse umane di elevata professionalità in grado di alterare gli attuali equilibri editoriali del medium radiofonico. Orecchie puntate quindi verso Largo Donegani ed un plauso per l'operazione al management del gruppo di 105 e RMC.
 
invece le cose non stanno proprio così:


"RCS MediaGroup: siglata lettera intenti non vincolante con Finelco"

(Teleborsa) - Roma, 21 dic - Nell'ambito dello sviluppo multimediale e di consolidamento delle attività del settore radiofonico, RCS MediaGroup, cui fa capo Play Radio, e i soci del gruppo Finelco S.p.A. (Radio 105 e Radio Monte Carlo) hanno sottoscritto in data odierna una lettera di intenti non vincolante volta a verificare la possibilità di una partnership strategica ed operativa che prevede una integrazione delle rispettive attività nel settore radiofonico, la cui realizzazione porterebbe i due Gruppi a posizionarsi tra i maggiori operatori radiofonici nazionali. Lo comunica la società con una nota.
Tale informazione, si legge nel comunicato, è da intendersi anche a precisazione riguardo a notizie apparse oggi su organi di informazione.
21/12/2006 - 18:45
 
...la vicenda si fa sempre più intricata... a questo punto, non ci resta che attendere e vedere quali novità ci porterà il nuovo anno! :icon_wink:
 
REDNEX ha scritto:
invece le cose non stanno proprio così:


"RCS MediaGroup: siglata lettera intenti non vincolante con Finelco"

(Teleborsa) - Roma, 21 dic - Nell'ambito dello sviluppo multimediale e di consolidamento delle attività del settore radiofonico, RCS MediaGroup, cui fa capo Play Radio, e i soci del gruppo Finelco S.p.A. (Radio 105 e Radio Monte Carlo) hanno sottoscritto in data odierna una lettera di intenti non vincolante volta a verificare la possibilità di una partnership strategica ed operativa che prevede una integrazione delle rispettive attività nel settore radiofonico, la cui realizzazione porterebbe i due Gruppi a posizionarsi tra i maggiori operatori radiofonici nazionali. Lo comunica la società con una nota.
Tale informazione, si legge nel comunicato, è da intendersi anche a precisazione riguardo a notizie apparse oggi su organi di informazione.
21/12/2006 - 18:45

Io la interpreto così: attività radiofoniche a Finelco, attività giornalistiche collegate e raccolta pubblicitaria ad RCS?
 
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