L’hacker ha colpito ancora: violati anche i film Blu Ray
Muslix64 è tornato sul luogo del delitto e non è una scena di un thriller o di Csi. Il personaggio che si firma con questo nickname è l’hacker che nelle scorse settimane era salito alla ribalta delle cronache mondali per aver violato il codice di protezione Drm Aacs (Advanced Access Content System) dei supporti Hd Dvd, uno dei due nuovi standard per l’alta definizione video. Muslix64 è tornato ed è riuscito nell’impresa di superare anche le barriere di sicurezza dei dischi Blu-Ray, l’altra tecnologia per l’High definition da salotto.
Stando a quanto riportato da vari siti in Rete, il giovane avrebbe copiato sull’hard disk del proprio computer il film “Lord of War” in meno di 24 ore, sfruttando il fatto che il titolo in questione non facesse uso del sistema di protezione aggiuntivo BD+. Muslix64 ha quindi dato lustro alla propria impresa dandone informazione sull’ormai celebre siti Doom9.org (
http://forum.doom9.org/showthread.php?p=939873), in cui conferma di aver decrittato e riprodotto dei file video Blu-ray utilizzando il metodo di attacco “plaintext” e sfruttando il supporto fornitogli dall’utente Janvitos, ch’egli ha inviato file contenenti le “immagini” della memoria di un computer in un dato momento. Su queste immagini, e non quindi su un vero e proprio disco Blu –Ray, l’hacker avrebbe lavorato per trovare le chiavi segrete necessarie a decodificare il film.
All’interno del proprio forum su Internet, inoltre, l’audace Muslix64 ha pubblicato anche uno spezzone di pochi secondi del film un secondo video in alta definizione che mostra i primi secondi dell’avviso per gli utenti del divieto di copia e distribuzione di un film. Il guanto di sfida alle major e ai responsabili della Advanced Access Content System Licensing Authority (che comprende Ibm, Intel Microsoft, Panasonic, Sony, Toshiba, Walt Disney e Warner Bros), nei giorni scorsi costretta ad ammettere la disponibilità su alcuni siti peer to peer (BitTorrent fra questi) di file illegalmente copiati da titoli Hd Dvd e Blu Ray, è a questo punto doppio. Le case cinematografiche e i produttori hi-tech di supporti si difendono assicurando il fatto che la falla è limitata: gli hacker, ha riferito un portavoce, non hanno violato l’intero sistema Aacs ma “semplicemente” rubato le chiavi utili a superare il codice di protezione di entrambi i formati video. Resta il fatto che la scarsa efficienza della protezione Aacs metterebbe a repentaglio i 24 miliardi di dollari di cui è accredita l’industria video dell’alta definizione. Muslix64, intanto, ha promesso di rifarsi vivo e c’è già chi ipotizza con una versione Blu-ray del proprio software BackupHDDVD, quello con cui ha aperto la cassaforte della tecnologia del video di nuova generazione.
Fonte:
Il Sole 24 Ore