Un film ignobile, e non dico per il punto di vista da integralista anti-islamico, da "crociato" (come viene definito il protagonista all'inizio) [e nel cui merito non vorrei entrare], quanto piuttosto cinematograficamente per la presentazione subdola e vigliacca di queste posizioni estremiste, in un primo tempo fatte passare (quasi a lavarsi registicamente le mani da ciò che viene detto) conservando l'ambiguità che possa trattarsi dell'odio irrazionale del protagonista-crociato, menomato nel corpo ed umiliato nello spirito nonchè cornificato (alla stragrande) proprio dai musulmani.
Salvo poi farci scoprire (ma noi in realtà l'abbiamo capito già dall'inizio: tutto il film è un lungo flashback) che no, l'odio del crociato non è per niente irrazionale, aveva proprio ragione lui.
Goffamente ridondante, pomposamente retorico e pleonastico in tutto: messa in scena, dialoghi, commento musicale.
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