Proprio sotto il Nebraska di Brandon Teena c'è il Kansas di Neil e Brian. Due ragazzini di soli otto anni in un'estate del 1981 nella sperduta Hutchinson, con i genitori che non ci sono e per sostituirli un campo da baseball e il coach. Il più talentuoso del gruppo e il più scarso conservano i segni di quell'estate dieci anni dopo: Brian (Brady Corbet, Thirteen) è immemore e turbato da vuoti nella memoria, da cinque ore mancanti che lo tormentano, una narice che da allora continua a sanguinare, e dalla convinzione che tutto ciò debba avere a che fare con un rapimento alieno; Neil (Joseph Gordon-Levitt, 10 cose che odio di te) è cresciuto spavaldo e ha mitizzato il trauma rincorrendolo, bello ed inquieto, apparentemente noncurante. In modi diversi, si sono dimenticati dopo quell'unico incontro da bambini e non potrebbero esser più lontani ora. Una vigilia di Natale li riporterà dove tutto ha avuto inizio. Bellissimo, struggente film di Gregg Araki, che si apre con dei cereali colorati cadenti figurativamente a mo' di petali di rosa americana su sfondo bianco, con le voci narranti che raggiungono l'intensità dei monologhi di Kevin Spacey e Wes Bentley in American Beauty: un avvicinarsi alla scoperta e ri-scoperta che finisce, dopo esser stato rigorosamente bilanciato fra il soffice e il crudo, in un abbraccio per scomparire come due angeli da un mondo di dolore e tristezza. Non perdetelo. [TV-ZONE]
Voto: *****
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