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Fuga dal Natale

ERCOLINO

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Di gahan

gahan ha scritto:
Christmas_Krank.gif


Prendete un tagliente romanzetto anomalo di Grisham, fateci scrivere su una sceneggiatura ad uno che di Natale e quartieri innevati del perfetto Midwest se ne intende come Chris Columbus (ve li ricordate i primi due Mamma, ho perso l'aereo, sì?) e buttateci dentro un Tim-Babbo Natale-Allen, Jamie Lee Curtis e Dan Aykroyd: cosa ottenete? Fuga dal Natale è una commedia natalizia per famiglie, con due anime che hanno per spartiacque una telefonata. La prima anima, quella buona, è una sorta di mini-thriller grottesco, con per assassini i vicini di una coppia (Allen & Curtis) che decide, figlia partita per il Perù come volontaria, di "saltare" il Natale: niente regali fatti o ricevuti, niente decorazioni, niente festa della Vigilia. Con i soldi risparmiati facendo anche avanzare più di tremila dollari, ma soprattutto per una questione di principio, sarebbero così pronti a godersi una crociera alle Cayman. Ma rinnegare le feste vuol dire dichiarare guerra al quartiere... I Kranks sono assediati in casa loro, sotto la pressione della folla (parla di loro anche il giornale locale, in prima pagina) capeggiata dal politico Vic Frohmeyer (Aykroyd), che li accerchia per convincerli a preparare l'albero e a cacciare il pupazzo di neve, che diventa il simbolo della lotta contro gli infedeli Scrooge. Arrivati al giorno prima della partenza, la vigilia del giorno più santo dell'anno, quando l'incubo sembra esser finito ed i due sognano già il sole tropicale, la figlioletta chiama da Miami: sta rientrando a casa per le feste col suo nuovo ragazzo. Terrore! E qui inizia la seconda parte che, pur mantenendosi discretamente divertente, finisce per passare dalla satira del consumismo e dei rapporti di vicinato all'apologia ferrea del calore natalizio. Peccato, perché poteva essere un film più sanamente cattivo fino alla fine. Però Christmas with the Kranks ci è piaciuto ugualmente e gran parte del merito è nel magico trio sovramenzionato. Allen col Botox al ristorante e la Curtis cinquantenne in bikini (la ritroverete un po' diversa dai tempi di True Lies...) sono dissacranti.

Voto: **
 
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