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Good night and good luck

Copperfield

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goodnightandgoodluck.jpg


Omaggio di Clonney in veste di regista al padre giornalista.
Taglio secco e deciso che mette a nudo la reale portata della caccia alle streghe di McCarthy negli anni 50.
Tutti bravissimi e bellissime le ricostruzioni.
Interamente girato in interni, fluttua via senza affanno o strappi.
Molto bello.

***
 
Meritatissimo premio alla sceneggiatura per Clooney a Venezia(pare proprio che quest'anno Cannes, sia stata sconfitta da l'incantevole capoluogo veneto nell' premiazione di film destinati all'Oscar), e solidissimo e rigoroso(come l'impeccabile fotografia in bianco e nero) richiamo all'etica televisiva e giornalistica in generale. Esemplare il monologo finale di Murrow che chiude il film, col suo avvertimento profetico. Clooney che aveva esordito con una sceneggiatura del geniale Charlie Kaufman( confessioni di una mente pericolosa), qui si conferma regista valido e essenziale. Mentre come attore sceglie un ruolo di contorno per dar spazio alla straordinaria Sobrietà interpretativa del suo protagonista. E visto che ci sono, si vedessero (dubito che l'abbiano fatto) il più importante film sul giornalismo di sempre il Quarto potere di Wells. A cui in qualche modo, Good night e Good luck, deve la sua esistenza.

Voto

****

Sono "vietati" i commenti politici. Si sta parlando di film...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Cavolo ma cosi la mia recensione risulta menomata! Gli mancano delle espressioni fondamentali nella mia valutazione dell Opera.Com'è adesso risulta insignificante in alcuni punti, se non incomprensibile.E' poi non era un riferimento Politico ma un richiamo ai giornalisti televisivi
Ma poi anche se fosse(ma non è), che un leggero riferimento politico si fosse esplicito non ne vedo l'enorme problema.
paradossale il fatto che mi si censuri una recensione in cui lodoi il film per il suo messaggio anticensuratorio.
Ma, d'altronde siamo o non siamo nel paese delle meravigle?
Qui tutto può accadere!

Infatti il mio soprannome è "alice"... Non puoi offendere 1 categoria, facendo di tutta l' erba un fascio. Ti ho modificato anche questo tuo post, giacche nel tuo caso non vale il detto latino "repetita iuvat".
 
Ultima modifica di un moderatore:
Film di poche parole, ma assestate: un omaggio diretto ed essenziale, semplicissimo nello schema, ad un uomo e agli ideali che ha difeso. Forse ancora qualche dubbio sul Clooney regista, troppo legato a Soderbergh, ma Strathairn è davvero eccezionale: agli Oscar farò un tifo convinto per lui.

Voto: ***
 
Ultima modifica:
Bellissimo film, omaggio a uomini che hanno difeso la libertà di opinione (quando era rischiosissimo farlo), mentre è effettivamente profetica ed attuale l'analisi sul ruolo della televisione (non c'entra invece assolutamente niente il riferimento, che ho letto, a "Quarto potere": nè nello stile, nè nella sostanza).

Per quanto riguarda la realizzazione:
bellissima la ricostruzione degli studi televisivi dell'epoca, per la quale è stata recuperata dell'attrezzatura vintage;

bellissimi gli intermezzi cantati dalla grande Dianne Reeves, che tra una scena e l'altra sciolgono la tensione, fungono da collegamento e quasi da commento, come un coro greco...

bella anche la presentazione del modo di lavorare di questi pionieri, con Fred Friendly che seduto per terra -cronometro a cipolla in mano- dà i tempi di entrata a Murrow battendogli la penna sulla gamba.

Che questo film non abbia vinto nemmeno un Oscar è un peccato, ma che non l'abbia vinto David Strathairn (David Murrow) come protagonista, sono d'accordissimo con gahan, è un vero crimine.

****
 
Grande Strathairn, però mi rammarico meno del fatto che non abbia vinto perché quell'anno ha vinto Seymour Hoffman-- Quando si dice esser sfigati-- Però la Coppa Volpi gliel'han data, e volevo vedere--
 
gahan ha scritto:
Grande Strathairn, però mi rammarico meno del fatto che non abbia vinto perché quell'anno ha vinto Seymour Hoffman
Per quanto riguarda Capote, aspetto ancora di vedere l'originale, per capire se redime la gigioneria del doppiaggio italiano. Quel poco che ho visto della versione italiana, era un birignao insopportabile, altro che Oscar...
 
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