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Decoder Dtt, l'Ue apre una procedura contro l'Italia

Elia

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18 Marzo 2004
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È ufficiale: l'Unione europea apre una procedura d infrazione contro l'Italia per i finanziamenti pubblici ai decoder per la televisione digitale terrestre. A confermare le indiscrezioni circolate in queste ultime ore è stato il portavoce del Commisario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes. La comunicazione al Governo italiano dovrebbe arrivare entro Natale. Nell'attuale Finanziaria il Governo ha previsto di reiterare il finanziamento per una spesa di 10 mln di euro.

| Punto Com |
 
Altre info qui:
La Commissione Ue aprira' una procedura d'infrazione contro l'Italia per avere concesso oltre 200 mln di euro di aiuti per l'acquisto dei decoder per il digitale terrestre: La decisione, scrive Repubblica, sara' formalizzata entro Natale, con ogni probabilita' al termine della riunione dell'Esecutivo comunitario del 21 dicembre. Le sovvenzioni, inserite nella Finanziaria 2004 e in quella 2005, erano destinate agli acquirenti dei decoder per il digitale terrestre trasmesso da Mediaset, Rai e La7. Tra i maggiori importatori di questa tecnologia c'e' la Solari.com, azienda di proprieta' del fratello del presidente del Consiglio, Paolo Berlusconi. Secondo l'Ue, i finanziamenti non rispettano il principio della "neutralita' tecnologica", in particolare perche' escludono le altre emittenti digitali, prima su tutte Sky Italia, che opera sulla piattaforma satellitare e ha effettuato un ricorso contro l'Ue per questi aiuti ai decoder Dtt. Dopo l'apertura formale del dossier, l'Italia avra' un mese di tempo per inviare a Bruxelles le proprie osservazioni, sulla base delle quali il commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes prendera' la decisione finale
http://www.daxmedia.net/losservatorioradiotv/
 
Meno male che il caro ministro diceva che era tutto in regola....

Mah vedremo tanto queste inchieste non portano poi a nulla di fatto.

Ciao ciao :icon_roll :icon_roll
 
Ho letto addirittura che l'europa potrebbe dire di chiedere indietro i soldi ai cittadini .. e non gli tiro dietro il decoder in questo caso :laughing7
 
azzzzzzzzzz hanno finito l'effetto dell'alcol alla commissione europea?
ci sono voluti 2 anni x sbolognarla!!!
hahahaha!!!!
ciao
 
L'Osservatorio wrote:
> Secondo l'Ue, i finanziamenti non rispettano il principio della "neutralita'
> tecnologica", in particolare perche' escludono le altre emittenti digitali,
> prima su tutte Sky Italia, che opera sulla piattaforma satellitare [...]

Parafrasando, vogliono multare l'Italia perche' aveva un settore in regime di monopolio ed ha trovato il modo di sbloccarlo.
 
Altre notizie:
Mentre viene confermato il rinvio del passaggio alla televisione arrivata sulla Terra, il commissario UE alla concorrenza apre una procedura di infrazione per i finanziamenti pubblici ai decoder Tv


Roma - Notizie preoccupanti per l'avventura italiana verso il DTT, la televisione digitale terrestre, sono giunte nelle scorse ore da Bruxelles: le autorità di controllo dei mercati hanno infatti deciso di indagare sul modo in cui nel nostro paese è stata condotta la campagna per stimolare gli acquisti dei decoder televisivi digitali.

In particolare, il Commissario UE alla concorrenza, Neelie Kroes, ha confermato l'avvio di una procedura di infrazione che prende di mira, nello specifico, il ricorso al finanziamento pubblico per l'acquisto dei decoder: come avevano denunciato in tanti, compresi anche interessati competitor del DTT, in particolare SKY, i contributi a pioggia per l'acquisto di questi set-top box si può configurare come un diretto intervento dello Stato sul mercato in un modo che contrasta con le direttive europee in materia. In particolare dovrà essere accertato se questi finanziamenti sono avvenuti o meno in un'ottica di "neutralità tecnologica", uno dei criteri utilizzati per verificare la violazione della normativa comunitaria. Inutile sottolineare l'amara soddisfazione espressa dai consumatori per le decisioni di Kroes che contribuiscono, a loro parere, ad allontanare l'ipotesi di nuovi stanziamenti pubblici per il DTT nel 2006.

Come previsto nei giorni scorsi, intanto, il Consiglio dei Ministri ha formalizzato il rinvio dello switch-off, ossia del momento del passaggio dalla televisione analogica a quella digitale, portandolo dalla fine del 2006 al 31 dicembre 2008.

Secondo il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi il rinvio rappresenta un ottimo traguardo tecnico in quanto in quella data l'Unione Europea prevede di "cominciare a livello europeo il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale". A Bruxelles, poco prima dell'annuncio di Landolfi, i ministri delle Comunicazioni europei hanno concordato una roadmap verso il DTT destinata ad uniformare gli sforzi dei diversi paesi, oggi molto diversificati. Lo switch-off è stato così fatto passare dal periodo 2010-2012 al periodo 2008-2012, un cambiamento che il Ministro ha descritto come un'accelerazione.

Landolfi ha anche voluto sottolineare come, nonostante la plateale opposizione di alcune istituzioni locali, la sperimentazione in Sardegna e Valle d'Aosta non verrà cancellata e andrà avanti. Questo significa che, salvo correzioni all'indomani delle elezioni politiche generali previste a primavera, il 31 luglio 2006 entrambe le regioni dovranno diventare "all digital". Di interesse segnalare che a due settimane dalle elezioni, il 15 marzo, dovranno convertirsi al DTT i capoluoghi di provincia delle due regioni "sperimentatrici".

Secondo Landolfi, una volta eseguito il passaggio in quelle due aree, via via verranno individuate le altre regioni da convertire, che saranno man mano scelte in base a "parametri oggettivi, quali la isolabilità della zona, la popolazione e il numero degli operatori".


http://punto-informatico.it/p.asp?i=56641&r=PI
 
Era ora, un po' di giustizia! Solo che ho paura che l'Italia se la caverà solo con una multicina...
 
surplusjlo ha scritto:
Era ora, un po' di giustizia! Solo che ho paura che l'Italia se la caverà solo con una multicina...

Pagata con i nostri soldi... Io la farei pagare ai ministri superstar... :D :D :D :D :D

Ciao ciao :lol: :lol:
 
chissa' allora a chi dovrei far pagare il mio Topfield 5000 PVR che secondo Sky dovrei lasciare impolverato.

A Sky non verranno MAI riconosciuti i contributi per i suoi Sky*cosi*.....quindi con la sua mossa rischia di far pagare a tutti gli italiani parte della sanzione senza trarne vantaggio.......e non sono dei *santi* quanto a rispetto della legalita'. ;)

Bye.
 
scusate ragazzi, ma non capisco davvero cosa ci sia di così scandaloso a finanziare l'acquisto del decoder dtt. siccome il segnale analogico a fine 2008 andrà definitivamente "in pensione" ed il dtt è la sua evoluzione cosa c'è di così scandaloso? non confondiamo il digitale terrestre, con iptv, banda larga e via dicendo, sono tutte cose totalmente diverse. dato che nel 2008 il dtt servirà a tutti io ritengo giusto elargire un contributo per agevolarne l'acquisto.
altro capitolo: cosa c'entra sky? sky è una tv a pagamento, e pertanto chi la vuol vedere se la paga, cosa c'entra sky sul dtt? sul dtt ci dovranno andare tutti e servirà a tutti noi per poter vedere la tv (mediaset, rai, e tutte le tv locali) mentre con il contributo sky chi si agevolerebbe?
 
Cello ha scritto:
chissa' allora a chi dovrei far pagare il mio Topfield 5000 PVR che secondo Sky dovrei lasciare impolverato.


Bye.
Non certo a SKY che a differenza di altri non ha avuto dei privilegi grazie ai contributi :eusa_whis :D :D :D
 
boy80 ha scritto:
scusate ragazzi, ma non capisco davvero cosa ci sia di così scandaloso a finanziare l'acquisto del decoder dtt.
La ragione della procedura di infrazione all'Italia è dovuta alla mancanza un requisito fondamentale: LA NEUTRALITA' TECNOLOGICA.

Il nostro governo ha stabilito che i contributi vadano al solo digitale terrestre e non ad altre tecnologie, come invece richiesto in sede comunitaria.

Ad esempio, se io vivo in una zona che non è servita dal segnale terrestre, perchè non posso accedere ai contributi per acquistare un ricevitore digitale satellitare?

Ribadisco che la UE ha sempre parlato di conversione digitale *indipendentemente* dal mezzo utilizzato per riceverla, sia esso terrestre, satellitare, cavo, ecc.
 
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