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Dtt: buttati a mare 220 milioni di euro

Elia

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18 Marzo 2004
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Il Governo è pronto a rinviare di due anni lo switch-off, ovvero lo spegnimento della televisione analogica in favore di quella digitale: lo deciderà con ogni probabilità il Consiglio dei ministri di oggi. Una novità che da sola basta a smontare dalle fondamenta l'intera strategia governativa sulla Televisione digitale terrestre (DTT)

"La televisione digitale è giunta sulla Terra" recita uno degli slogan che compaiono in milioni di manifesti pubblicitari pagati dal Governo e sparsi sul territorio Italiano: milioni, come 220 sono i milioni di euro che in questi anni sono stati spesi per finanziare l'acquisto dei decoder della Tv digitale terrestre da parte degli italiani. Soldi, come si ricorderà, sottratti all'allargamento della copertura della banda larga.

Ma sono pochi, circa tre milioni e mezzo, gli italiani che si sono portati a casa un set-top box capace di ricevere il DTT, che oggi si traduce nella possibilità di vedere in digitale una manciata di canali, tutti riconducibili ai grandi oligarchi del mercato televisivo italiano.

Nella corsa italiota al DTT si sono persi molti elementi chiave del progetto: su tutti l'interattività, morta sul nascere, il coinvolgimento diffuso delle pubbliche amministrazioni, rimasto un sogno, e le capacità di investimento delle nuove emittenti, oggi desaparecide con pochissime eccezioni.

Ma a dare il colpo di grazia al DTT e a spingere il Governo a rimandare alla fine del 2008 lo switch-off, (una data comunque anticipata rispetto al resto d'Europa e dunque ulteriormente rinviabile), non sono state le sfuriate di Renato Soru, le accuse di ignobili giochini sui decoder o le polemiche sui diritti del calcio e i reali interessi dietro all'operazione DTT. No, a colpire ed affondare il DTT all'italiana sono stati innanzitutto il prevedibile, e previsto, sviluppo tecnologico, poi la tiepida accoglienza da parte del pubblico e infine la scarsa dinamicità degli amministratori pubblici, persino di quelli che da lungo tempo riempiono ossessivamente bocche e convegni di paroloni come t-government, il "governo televisivo".

Come da anni ammonivano gli esperti delle cose della rete, c'è la televisione su IP che corre, quella IPTV di cui da tempo parla Punto Informatico e che oggi Telecom Italia lancia in grande stile; c'è appunto la banda larga, quel veicolo di sviluppo sul quale il Governo ha deciso di investire meno, un terzo per la precisione, rispetto a quanto ha investito nel DTT, e che oggi chiede il conto: lega sempre di più al computer e ad internet il concetto stesso di contenuto multimediale ed interattivo, lontano dalla televisione tradizionale almeno quanto lontano dal DTT.

Come sorprendersi se Valle d'Aosta e Sardegna, le due regioni che avrebbero dovuto fare da cavia e abbandonare la televisione analogica alla fine del prossimo gennaio, hanno deciso di stornare gli investimenti previsti per il DTT in progetti più utili, come l'informatizzazione della Sanità locale?

Due giorni fa, riporta il Corriere della Sera, il ministro alle Comunicazioni Mario Landolfi ha difeso il DTT sostenendo che "non è affatto un'ossessione italiana ma un obiettivo europeo". A suo dire "consentirà l'e-government, la formazione a distanza e una serie di possibilità che vanno dalla prenotazione di una visita specialistica al pagamento di una bolletta". Obiettivi di alto profilo, tutti già ottenibili, percorribili e veicolabili tramite Internet o attraverso un DTT vero, fatto di progetti condivisi, di un mercato interessato e di consumatori disponibili, tutte condizioni assenti oggi nel nostro paese.

Se, come appare scontato e come già si sapeva nell'ambiente, oggi il Governo effettivamente confermerà il rinvio dello switch-off allora ci aspettano altri anni di chiacchiere e polemiche. Nella speranza che bastino a cancellare i ricordi del grande inganno perpetrato ai danni (e con i soldi) degli italiani.

| PuntoInformatico |
 
Bah io sti articoli con sti titoloni non li capisco proprio :mad:

Non e` che solo perche` si sposta la data di switch-off vuol dire che il DTT e` defunto
o che sono stati buttati via dei soldi...
Sul fatto che l'IPTV possa sostuire il DTT non ne sono convinto per i seguenti
motivi:

1) Ci vuole la banda larga... anche nei paesi piu` sperduti! Ora in alcun quartieri
di grandi citta` non c'e` ancora... ed piu` facile aggiungere un ripetore che cablare
al limite...
2) La banda deve essere larga "davvero" 4 MB/s non bastano (forse con mpeg4?)
Anche fastweb che ha 10 MB/s ha una qualita` non ottimale e spesso non
paragonabile al sat.
3) Se si vogliono usare due tv ci vogliono 2 Decoder ho timore che la banda si
divida (di questo pero` non ne sono certissimo)
4) Si paga il canone sempre e comunque anche per vedere i canali in chiaro :evil5:

Inoltre il DTT avra` anche interessanti sviluppi verso il DVB-H dove la solita
Mediaset si sta gia` muovendo piuttosto bene :icon_wink
Quindi credo che il futuro del DTT sia roseo... a prescindere da quando si
fara` lo switch-off!!!

Ciao,
fano
 
Non penso che il DTT sia stato un investimento inutile per la nazione ma le cose come al solito sono state fatte all' Italiana e cioe' facendo un gran casino...
Prima di tutto la decisione non e' stata fatta per dotare il paese di una nuova tecnologia ma solo per evitare che 2 canali finissero sul satellite e su questo non ci piove.
Prima di tutto sarebbe stato meglio decidere prima di far partire il tutto uno standard unico di codifica e che fossero presenti sul mercato tv gia' dotate di tuner DTT e possibilita' di accedere ai servizi interattivi cosa che oggi e' possibile dopo 2 anni solo con un modello di tv ed e' davvero poco per incoraggiare il pubblico a comprare questi apparecchi.
Il governo voleva rendere il cittadino piu' partecipe alla vita del paese per mezzo di questa tecnologia ma la risposta esisteva gia': bastava mettere la banda larga dappertutto .
Anche la decisione di spegnere a tutti i costi il segnale analogico non ha incoraggiato la gente a cambiare perche' prima di tutto anche se potevi prendere il contributo ( per me sbagliato ) in quasi tutte le case bisogna avere come minimo 3 decoder.
Poi la presenza di pochissimi canali di certo non incoraggia la gente a cambiare e poi c'e' il problema della copertura ancora molto parziale in pratica una replica di quella analogica con posti dove la rai non si vede ancora.
In parole povere per il digitale terrestre si e' fatto di tutto tranne pianificarne davvero la copertura e diffusione senza contare che molte delle cose pensate dai vari ministri non si possono fare a colpi di telecomando...

Ciao ciao :icon_wink :icon_wink
 
quello che continuo a pensare io: con una massiccia cablatura alla fibra ottica saremmo diventati un paese in linea con l'europa, se non all'avanguardia, dato che la tv è solo uno dei suoi utilizzi. invece siamo un paese dove il territorio coperto dalla banda larga è a malapena il 50 %, quando in svizzera o gb il 98 % dei doppini è attivo con l'adsl

bah, che paese di mentecatti
 
ma porcaccia miseriaccia io non è che voglio lo switch off per forza ma almeno facessero qualcosa per coprire almeno di più il territorio e che caxxo!!!
 
ERCOLINO ha scritto:
In poche parole il DVB-H è uno standard cosi come lo è il DVB-T(DTT)rivolto specificatamente alle comunicazioni televisive verso dispositivi mobili,quindi in questo caso ai cellulari.

Dai un'occhiata qui :icon_wink

http://punto-informatico.it/p.asp?i=50622
Ma perché per il DVB-H vengono utilizzate le frequenze analogiche?:eusa_thin
Anche perché così,sul DTT,avremo meno canali!
Almeno che,le stesse frequenze possano essere utilizzate sia per il DTT che per il DVB-H!
 
Non capisco perchè il Governo dovrebbe investire soldi nella banda larga quando tutti gli operatori sono dei privati.
Telecom, Fastweb, Infostrada, Tiscali, Tele2, ecc.
Sono tutti privati.
Certo, anche nel DTT sono praticamente tutti privati, ma l'acquisto delle frequenze se le devono pagare loro, gli aggiornamenti dei ripetitori se li devono pagare loro, i programmi che trasmettono se li devono pagare loro.
Poi ovviamente con la PPV si rifarebbero sugli acquirenti dei loro programmi, ma esiste anche la RAI e la RAI non è privata ( anche se c'è chi dice che è di Berlusconi visto che è la maggioranza di Governo, ma l'anno prossimo, seguendo questo squalliro ragionamento, la RAI potrebbe essere di Prodi ).
Fosse la volta buona che la RAI modernizza le sue apparecchiature di trasmissione ?
Tutti piangono e demonizzano Mediaset ed il suo proprietario per paura di monopolio, ma Telecom non continua ad averlo nel suo campo ?
Nessuno parla mai delle difficoltà di avere la banda larga con altri operatori che si appoggiano sulla rete Telecom ?
Io non ho l'adsl, Fastweb dice che non sono coperto ed il portone al mio fianco lo è, infostrada dice che non sono coperto per colpa della Telecom, Telecom dice che non sono coperto quando nel mio portone, un inquilino al piano sotto il mio ha alice ADSL ( ah, dimenticavo ... l'inquilino è un sindacalista :), ovviamente è una battuta ma lo è realmente un sindacalista :) ), e secondo voi con chi me la devo prendere ? Col Governo ?
Io dico di no !, me la dovrei prendere con quella mer*a del Tronchetto dell'infelicità e con chi è raccomandato.
 
Il titolo è disappannante. Il DTT è un investimento, non uno spreco. Lo spreco è tutt'altro. Lo spreco è qualcosa che non favorisce i cittadini(un esempio? Gli edifici acquistati a Napoli dal comune per far felici 4 noglobal che li occupavano=prezzo qualche milione di euro). In questo caso i contributi hanno favorito i contribuenti, facendogli risparmiare anche 150 euro a testa su un prodotto che o entro il 2006, o entro il 2008 dovranno comprare comunque (per volere di una legge comunitaria in primis, della legge Gasparri, che la recepisce, in secundis).
npuk ha scritto:
on chi me la devo prendere ? Col Governo ?
Piove, governo ladro, no? Purtroppo questo thread voleva essere qualcosa di propagandistico contro i finanziamenti. Ergo, contro il governo.
 
alex86 ha scritto:
(per volere di una legge comunitaria in primis, della legge Gasparri, che la recepisce, in secundis).
Visto che insisiti a dire cose non vere, lo ribadisco:
non esiste nessuna "legge" europea che obbliga al passaggio al digitale terrestre ma solamente una indicazione (tra l'altro successiva alla Gasparri) per il passaggio al digitale (ma non solo terrestre) con la raccomandazione che ciò avvenga fra il 2008 e il 2012.
 
blino ha scritto:
Visto che insisiti a dire cose non vere, lo ribadisco:
non esiste nessuna "legge" europea che obbliga al passaggio al digitale terrestre ma solamente una indicazione (tra l'altro successiva alla Gasparri) per il passaggio al digitale (ma non solo terrestre) con la raccomandazione che ciò avvenga fra il 2008 e il 2012.


Ma allora Gasparri è stato profetico !!!
Ha anticipato la strada per il futuro !!!
 
Ma quale profetico del cavolo !!! Se si e' mosso lo ha fatto per ordinazione....
Per quanto riguarda i monopoli e' vero che Telecom e' monopolista e la colpa di questo e' dello stato che gli ha regalato la materia prima per farlo e cioe' i doppini telefonici pagati da noi nel passato e che continuiamo a pagare per servizi patetici o non richiesti.
La gente chiede che vengano fatti investimenti in una tecnologia collaudata come l' ADSL che gia adesso permette servizi che il DTT si sogna il problema e' la copertura solo di meta' della popolazione e non dell' 90 % come dicono quei tromboni di telecom.
Intanto dove c'e' gia la velocita' aumenta mentre negli altri posti si continua a navigare a 56kb...
Penso che molte persone qui' nel forum anche se sono polemiche contro il digitale non hanno niente contro la tecnologia ma prima si poteva investire nel fornire l' ADSL a tutti.

Ciao ciao :icon_wink :icon_wink
 
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