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Su Sky Sport 1 interviste esclusive a Kakà e Panucci

Elia

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Appuntamento da non perdere questa sera, venerdì 27 gennaio 2006, alle 23.00 su SKY Sport 1. “Fuori Zona Venerdì” la rubrica settimanale condotta da Alessandro Bonan e Laura Gobbetti, sarà ricca di approfondimenti e interviste esclusive legate all’attualità del calcio italiano di Serie A.

In primo piano il fantasista brasiliano Kakà, che in un’intervista esclusiva realizzata da Alessandro Alciato ai microfoni di SKY Sport si sofferma in particolare su Ancelotti: “….un Ancelotti arrabbiato come nell’ultimo periodo non l’avevo mai visto. E’ la prima volta, veramente, ma ha fatto benissimo, perché ci voleva un allenatore più duro e più cattivo. Ancelotti sa leggere benissimo le situazioni, sa far bene. Ancora una volta complimenti al nostro allenatore.”

Il giocatore del Milan parla anche del suo futuro, esprimendo il suo forte legame con il club rossonero: “Ho voglia di rimanere al Milan per tutta la vita. Il Milan è il top, andarsene significherebbe fare un passo indietro. Sì, è vero, la mia voglia è quella di non andarmene mai”

Nel corso della trasmissione, un’altra esclusiva targata SKY Sport: Christian Panucci, intervistato da Laura Gobbetti, parla di Cassano e dei tecnici che lo hanno allenato, da Lippi a Sacchi, all’attuale Spalletti.

Su Cassano: "Lui ha una personalità forte ed è vero che i suoi momenti personali, le sue tristezze hanno finito per condizionare in qualche modo il gruppo, ma non è giusto dire che i nostri problemi fossero legati a lui. Lui, ultimamente, non era più felice, non aveva piacere a fare gruppo, si isolava parecchio e credo che abbia fatto bene ad andar via, adesso lui sta bene a Madrid e anche noi stiamo bene".

Su Spalletti: "Lui ci ha sempre detto di credere nel nostro lavoro e nell'importanza del gruppo perchè prima o poi sarebbero arrivati. E adesso i frutti si vedono.
Ho cambiato tanti allenatori in carriera ma lui, di sicuro, è uno dei migliori che abbia mai incontrato, mi sta insegnando moltissimo".

Su Lippi: "Quando ci siamo trovati insieme all'Inter ammetto che io ho collaborato poco ma anche lui commise qualche errore. Negli ultimi due mesi non ci si parlava più ma sono stato io a non voler riaprire quel rapporto; è stato uno sbaglio, tra i tanti, perchè eravamo arrivati insieme per portare lo scudetto all'Inter e, invece, ci furono solo molte sconfitte. L'orgoglio di tutti e due ha portato a dividerci. Oggi? Se dovessi continuare a giocare bene, spero che mi porti in Nazionale ma non sono uno abituato a chiedere niente a nessuno e, allora, se mi porta ai Mondiali bene, vorrà dire che me lo sono guadagnato, altrimenti... bene lo stesso".

Su Sacchi: "Ho sempre vissuto la mia vita con entusiasmo, con un carattere forte ma anche con la capacità di essere critico con me stesso e lui questo non lo ha mai capito... Non potevo fare mai neanche una risata in allenamento che se la prendeva... Una questione di pelle ma, oggi, a distanza di tempo, dico che forse ho vinto io perchè se lui è stato costretto a lasciare la panchina per stress, allora quello più equilibrato ero io".
 
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