Stage beauty

Ambientato nell'Inghilterra del 1660 quando a teatro i ruoli di donna venivano interpretati dagli uomini. Edward Kynaston è uno dei più celebri interpreti di personaggi femminili. Ma Re Carlo II è stanco di vedere sempre le stesse cose così decide che saranno le donne ad interpretare se stesse...

Inutile dire che l'audace scelta di Charlie, creerà intenso scompiglio nel mondo dello spettacolo, delle compagnie e teatrali, andando a modificare di non poco gli "stages".
Dovizia nei costumi, una certa brillantezza dei testi, e una buona ricostruzione degli ambienti (compresa l'effimeratezza della corte inglese e dei suoi occupanti), mntengono interessante la visione di questo "Beauty", in cui gli uomini sembrano donne, le donne cercano di assomigliare agli uomini, e gli impresari cercano di barcamenarsi scivolando verso gli uni o le altre a seconda delle convenienze e delle connivenze cortigiane.
Il risultato è un simpatico percorso che entrambi i protagonisti, non a caso appartenenti a due differenti sessi, dovranno fare per trovare entrambi un posto di rispetto nell'incredibile mondo del teatro e della vita dell'epoca, quasi sempre agganciata a simpatie o antipatie del signorotto (spesso) di passaggio.
L'affresco mi è piaciuto.

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