A Radio voglion subito tutti bene, tranne il ragazzotto viziato che gliene combina delle belle; quando si crean problemi, basta che il coach parli ed anche i più intolleranti abitanti della cittadina tacciono e si pentono. Così appare nel film, e così ci sembra sia difficile sia successo davvero... Mi chiamano Radio è questo: un film dei buoni sentimenti che non è della Disney ma poco ci manca. E come sempre, quando c'è il ragazzino difficile, i buoni sentimenti così facili fan commuovere chi vuol farsi commuovere in partenza. La sceneggiatura è di uno che con la bontà dell'americano medio ha una certa esperienza: in precedenza Mike Rich ha scritto Scoprendo Forrester e Un sogno, una vittoria. Nulla di insopportabile o mal costruito, però dopo tanti film del genere di questo potevamo decisamente fare a meno. Al solito, Ed Harris usa proficuamente in suo mestiere; Cuba Gooding Jr. se la cava con i dentoni finti e la vocina. Ci ha fatto un piacere enorme rivedere dopo tanto l'adorabile Debra Winger.
Voto: **
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