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Fermate la catena dell'emergenza sangue

ERCOLINO

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Roma - Era già accaduto in altre occasioni ed ora risuccede: sono le catene via email, gli appelli trasmessi via posta elettronica, che continuano a riverberarsi in rete anche se si riferiscono a fatti, esigenze ed avvenimenti superati. Sta accadendo in questi giorni all'Ospedale romano del Bambin Gesù, una delle più celebri strutture sanitarie della capitale, i cui centralini sono presi d'assalto da cittadini desiderosi di dare una mano per l'emergenza sangue.
La verità è che il problema delle riserve plasmatiche è citato in una email diffusa da un preoccupato genitore mesi orsono: la "catena della solidarietà" via email non lo sa e molti di quelli che ricevono l'accorato appello del genitore lo ritengono attuale, lo inviano a tutti quelli che conoscono e spesso chiamano il centralino del nosocomio per offrire il proprio aiuto. Ora è lo stesso Ospedale a chiedere una tregua.

In una nota, i responsabili dell'istituto fanno notare come le chiamate si siano moltiplicate dopoché alcuni organi di stampa, senza aver verificato i fatti, hanno diffuso i contenuti dell'appello. Ora lo stesso appello gira anche via SMS.

"La richiesta di sacche di sangue del gruppo 0 Rh negativo, ripresa anche in questi giorni da alcuni quotidiani e da alcune emittenti radiofoniche che hanno pubblicato l'appello senza i necessari riscontri di veridicità - si legge nella nota - sta impegnando seriamente il centralino del Bambino Gesù e il suo Servizio Immunotrasfusionale, rischiando di sottrarre tempo ed energie preziose alle attività ospedaliere".


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Come ti sconvolgo un ospedale con una semplice email... Maledette catene di sant'antonio...
 
Donare sangue è un grande segno di altruismo e responsabilità.

Donate con regolarità senza paura, fa bene e se siete idonei non ha nessuna controindicazione.

Non correte a donare solo quando viene richiesto, con un minimo di programmazione si può donare regolarmente ogni 3-4 mesi o anche una sola volta all'anno!
Ve lo dice uno che dona regolarmente sangue dal 1980 e ha già superato le 50 donazioni:icon_wink:
 
Bruce61 ha scritto:
Donare sangue è un grande segno di altruismo e responsabilità.

Donate con regolarità senza paura, fa bene e se siete idonei non ha nessuna controindicazione.

Non correte a donare solo quando viene richiesto, con un minimo di programmazione si può donare regolarmente ogni 3-4 mesi o anche una sola volta all'anno!
Ve lo dice uno che dona regolarmente sangue dal 1980 e ha già superato le 50 donazioni:icon_wink:

Tutto cio' ti fa onore.
 
riporto dal sito di Attivissimo (un must del genere) perchè bisogna *sempre* spezzare le catene di Sant'Antonio

Ma che male fa diffondere una catena di sant'Antonio?

Tanto.

*

Quelle che parlano di sostanze tossiche presenti nei prodotti più disparati danneggiano le aziende che li producono: questo significa danneggiare inevitabilmente anche i loro lavoratori.
*

Diffondere una bufala vi fa fare la figura degli ingenui che abboccano a qualsiasi storia senza prendersi la briga di verificarla e senza neppure chiedersi se è plausibile.
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Le catene spedite dal posto di lavoro vi possono costare il lavoro! Spesso i programmi di posta aggiungono automaticamente in coda a ogni messaggio il nome del mittente e quello dell'azienda o dell'istituto presso il quale lavora il mittente. Il risultato è che una catena spedita dal posto di lavoro sembra "autenticata" dall'azienda/istituto, che difficilmente gradisce che il proprio nome venga abusato da un dipendente e associato a una bufala.
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La diffusione di false notizie può portarvi in tribunale. Sono a conoscenza di almeno un caso in Italia in cui l'incauta diffusione di un appello ha avuto conseguenze legali per chi l'ha fatto circolare. Non posso dare dettagli perché mi è stato chiesto di non darli proprio per evitare ulteriori danni alle società e alle persone coinvolte.
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Quelle autentiche che contengono appelli per curare persone malate spesso proseguono per anni dopo la morte della persona citata. Di conseguenza, i familiari continuano per anni a ricevere offerte di aiuto che non solo sono assolutamente inutili, ma ricordano loro ogni giorno la scomparsa di una persona cara. Voi come vi sentireste, se ogni mattina vi chiamassero in tanti al telefono per chiedervi come sta vostra figlia morta di leucemia?
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Grazie all'inesperienza degli utenti della Rete, le catene viaggiano con centinaia di indirizzi di e-mail al seguito. Gli spammer (i pubblicitari-spazzatura di Internet) usano queste catene per raccogliere indirizzi a cui mandare la loro assillante pubblicità più o meno pornografica, virus e compagnia bella. Se partecipate a una catena di sant'Antonio, anche il vostro indirizzo finirà nelle liste degli spammer.
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Questi messaggi diventano spesso enormi (150 K e passa) a furia di accumulare indirizzi in coda. Questo significa che ci vuole tempo per scaricarli, e il tempo è denaro, per chi si collega a Internet con il telefono o il cellulare. In altre parole, spedire catene di sant'Antonio costa: costa a chi le riceve oltre che a chi le manda.
 
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