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Fuori dai mass media...

alex86

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Lei ritratta, lui si dice innocente, la vittima fa il divo. E la cronaca nera diventa fiction tv
Rosa, Olindo, Azouz:
lo show uccide il processo


Rosa, Olindo e Azouz. Difficile ormai viverli come persone, uomini al culmine della disperazione: gli uni per aver massacrato ferocemente inermi, l'altro per essere stato privato degli affetti più cari. Eppure, per essere considerati ancora tali, cioè uomini, basterebbe loro trattenere il respiro, sospendere la recita, uscire di scena e la loro vita ritroverebbe la tragicità perduta. Impossibile.

Rosa, Olindo e Azouz sono personaggi, vittime forse dei loro eccessi (specie i due assassini della porta accanto) ma anche delle nostre dismisure. Ormai non c'è più distinzione fra realtà e rappresentazione, fra processo «vero» e processo istruito nei tribunali di «Porta a porta» o di «Matrix» o di qualche altra località televisiva. Gli avvocati lo sanno e le strategie difensive sono pensate anche in funzione della risonanza mediatica: al percorso investigativo si affianca un subdolo percorso narrativo. Rosa, Olindo e Azouz.

La signora Bazzi è assente, come se un consulente di immagine le avesse consigliato di smaterializzarsi. La sua è la posizione più delicata. Plastici, docu-fiction, inchieste, enigmi, ricostruzioni, ore e ore di tv la inchiodano alla sua ferocia: avrebbe sgozzato il piccolo Youssef «perché con il suo piagnisteo mi faceva venire il mal di testa». I suoi avvocati ritrattano. Il signor Romano, che abbiamo imparato a conoscere (a conoscere dal video) come un omone succubo della moglie, è in tribunale e davanti al giudicesi dichiara innocente. Mentono? Recitano? Dicono la verità? La nostra indole e i nostri pregiudizi ci facilitano una scelta che scioglie e semplifica il problema senza risolverlo. Ma c'è qualcosa in più: il delitto di Erba, come altri delitti famosi, si porta dietro un affaticamento spettacolare, un andirivieni dalla realtà al reality, e viceversa, fatto di «vite in diretta», di cronaca nera trasformata in fiction, di racconti artefatti su realtà spaventosamente autentiche.

Così il signor Azouz si presenta tra una selva di telecamere, accompagnato da un proprietario di discoteca, gli occhi coperti da fascianti occhiali griffati. E mentre invoca la pena di morte per gli assassini dei suoi cari un cronista ci ricorda dal pergamo di un tg che Lele Mora e Fabrizio Corona lo vogliono far entrare nel magico mondo dello spettacolo.

Ma è già spettacolo per Rosa, Olindo e Azouz. Siccome la morte, per essere tale, ha bisogno ormai di tutto il suo apparato rappresentativo (scena del crimine, sangue, cadavere ma pure criminologo, psicologo, esperta di costume... una morte completa di istruzioni per l'uso) anche la realtà quotidiana si adegua, per esserne all'altezza. Per essere cuore di tenebra come certe volte sa essere cuore di tenebra la tv; per essere perversa come certe volte noi sappiamo essere perversi davanti alla tv.

«Sangue e crudeltà per un pubblico di basso livello intellettuale fingendo che sia di alto livello» ha tuonato ieri sera Umberto Eco dal Tg1. La morte vista da vicino, secondo l'etica della tv, è portata a spiegarsi, a rappresentarsi, a entrare in scena. Così, solo nel ripudio della vita, riusciamo a sopportare i mali della vita.

Aldo Grasso
|Corriere della Sera|
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Ma chi è più il più pazzo dei 3? I due accusati o il venditore di foto ai settimanali? :mad: :mad: :eusa_wall: Non se ne può più... Non se faccio bene ad aprire questo thread: più se ne parla, più il rischio che rimangano all'attenzione dei mass media è alto...Però bisogna anche indignarsi, altrimenti subiamo passivamente le loro esternazioni. :icon_rolleyes:
Voi che dite?
 
Questa volta io non colpevolizzerei la tv più di tanto
L'efferatezza stessa di questo sanguinoso fatto di cronaca è talmente grande che non si può rimanere indifferenti
Che la tv e i giornali ci mangino sopra non mi sembra così strano;la carovana mass-mediatica va avanti anche con queste cose
Oltretutto dopo la ritrattazione degli assassini(consigliati dagli avvocati secondo me per ottenere l'infermità mentale)
Mi ricordo una trentina d'anni fa una ragazza in Piemonte sterminò l'intera famiglia(si chiamava Doretta Graneris se non erro),genitori,nonni e fratellino
Se ne parlò per mesi ,se non per anni su tv e giornali e considera che trent'anni fa c'era solo la rai
Che poi Azuz non resista al richiamo di soldi facili da Corona & c.,anche questo non mi meraviglia
Considerando che è un ex galeotto e spacciatore...non stiamo parlando di un santo
ciao
 
Il costante stillicidio di famigerati volti "noti" e di programmi cosiddetti "cult" ha educato buona parte del pubblico a valori infimi ed alla cultura dell'apparenza. Sono serviti 25 anni di certa TV e di nota stampa spazzatura, ma ora si elegge a star e si arricchisce qualunque personaggio che arrivi sul video o che appaia sulla carta stampata, in bene od in male non importa. Carnefici, parenti delle vittime, alcuni inquirenti etc, tutti vogliono essere "star"... e gli avvoltoi si arricchiscono. Ovvio che in un contesto del genere il concetto di bene e di male, della responsabilità personale, dell'opportunità, del rispetto e della discrezione siano un "trascurabile dettaglio". Più fai soldi più sei bravo, si può affermare di tutto e poi smentirsi con estrema facilità. Salvo eccezioni, la dignità delle persone non si sa più dove stia di casa, e purtroppo, questo è un fatto tangibile che si incontra anche tutti i giorni per strada.
 
orribili gli occhiali con la marca a caratteri cubitali....

Che poi tutti i tg hanno aperto con "azuz chiede la pena di morte"

ma l'avete vista l'intervista fuori del tribunale?
Prima qualche domanda così con risposte scontate, (non che dovesse dire chissà che)

poi prima uno che gli chiede se l'ergastolo gli basta, lui temporeggia.

Un altro: ma ha detto che l'ergastolo è poco cosa vorrebbe? E lui ancora niente.

Stava quasi per arrivare qualcuno per prenderlo al colletto dicendogli: e dai di che vuoi la pena di morte!!!!!

All'ennesima identica domanda lui cede...si certo la pena di morte ci vorrebbe...

ma va va va
 
alex86 ha scritto:
[...]
Voi che dite?
Ormai uso la TV solo per guardare film/telefilm proprio perchè non ne posso più di queste storie.

Ogni tanto guardo qualche telegiornale per vedere com'è la situazione, ma purtroppo vedo che va sempre peggio.

Per informarmi uso internet, o qualche telegiornale non italiano.
 
Tutto mondo è paese...Troppe volte ho visto, ad esempio, Sky News soffermarsi per ore su casi tipo di cronaca...
 
alex86 ha scritto:
Tutto mondo è paese...Troppe volte ho visto, ad esempio, Sky News soffermarsi per ore su casi tipo di cronaca...
Concordo, ma essendo comunque cronaca inglese non mi da il fastidio che provo con la cronaca italiana (che si finisce a sapere a memoria visto il bombardamento dei mass media).
Tra l'altro se non sbaglio li i giornali cartacei sono anche peggio dei nostri da questo punto di vista.

Poi in genere non guardo gli approfondamenti, ma il telegiornale "normale".
 
Non merita, è vero, ma il marito/padre contribuisce con lo show (vendi le foto qua, vai con Corona di qua, esprimi posizione estremiste...) Non ho parole...Per non parlare di come i giornalisti hanno trattato la ritrattazione dei due imputati...
 
beh mi pare del tutto normale per uno che non ha mai avuto niente dalla vita sfruttare il momento per razzolare più soldi possibili...penso al suo posto pochissimi rinuncerebbero...(c'era anche ieri a matrix...)

e che dire di italia sul 2...un pò di isola dei famosi e un pò di garlasco e la scaletta è garantita per mesi...:D:D
 
Come sfruttare una situazione di dolore personale per fare denaro? Evviva!
 
eh lo so, purtroppo è così...ma credo che i più sfrutterebbero la situazione allo stesso modo...considerandola una sorta di risarcimento per ciò che la vita ha riservato loro....
 
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