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Tv: nel 2012 non ci sarà più

Elia

Digital-Forum Senior Master
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18 Marzo 2004
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IBM Business Consulting Services (BCS) annuncia un nuovo rapporto sul futuro della televisione dal titolo "The End of Tv as We Know It, A Future Industry Perspective", una panoramica sul futuro dell'industria che prevede cambiamenti immediati e irreversibili in segmenti chiave dell'industria televisiva, non meno profondi di quelli sperimentati dall'industria musicale.

Secondo il report, l'audience televisiva si sta sempre più frammentando, poichè sceglie di dividere il proprio tempo fra media, canali e piattaforme diverse. La crescente disponibilità di funzioni on demand, di auto programmazione e ricerca, così come la maggiore competizione fra operatori provenienti dai settori convergenti delle telecomunicazioni, dei provider di Internet e di contenuti di informazione, sta portando il settore a fronteggiare un'imprevedibile complessità che cambierà drasticamente i modelli tradizionali del business televisivo.
Diminuiranno gli oligopoli di rete e vi sarà un calo sostanziale del fatturato legato alla pubblicità televisiva. Nuovi servizi di contenuti, ritagliati su segmenti specifici di utenti, l'ampliamento della distribuzione e la comparsa di nuove forme di pubblicità, mirate per nicchie di consumatori, porteranno a un'evoluzione che causerà un cambiamento profondo dell'industria televisiva entro i prossimi cinque, sette anni.

Entro il 2012 i mutamenti saranno così profondi che la sopravvivenza di questo tipo di industria sarà legata all'utilizzo di contenuti e standard aperti basati su piattaforme di delivery in grado di ottimizzare i contenuti stessi e generare fatturato; ai consumatori si dovrà invece fornire accesso costante a contenuti media protetti con schemi di pricing personalizzati.

| Virgilio |
 
Ultima modifica di un moderatore:
Molto interessante come articolo l' unica cosa che non mi piace e' quando dice a pagamento... Gia adesso ci sono risorse gratuite che molte persone ancora non conoscono non solo per mancata esperienza diretta ma per la cronica mancanza di accesso a internet in modo veloce.
Una maggiore diffusione di questi contenuti porterebbe al limite a riformulare i prezzi dei servizi audiovisivi e musicali per esempio che sono ora alle stelle artificialmente giusto per arricchire pochi individui.

Ciao ciao :icon_wink: :icon_wink:
 
in effetti qualche anno fà dicevano che il futuro della TV sarebbe stato tutto Pay x view....:mad:
 
...finchè la tv sarà un mezzo per dirigere il consenso popolare (politico e non) la sua diffusione gratutita sarà uno dei punti cardine di ogni governo del pianeta
 
be secondo delle interpretazioni del calendario maya nel 2012 dovrebbe finire il mondo!
 
Non vorrei tarpare le ali dei novelli nostradamus... ma dissero la stessa cosa per la radio...
 
L'articolo trascura il fatto che la situazione è massimamente eterogenea, dimentica di spiegare in quali parti del mondo dovrebbe avvenire questo cambiamento, e come. Non considera le infrastrutture esistenti e da creare, e soprattutto, l'incapacità di una larghissima parte dell'audience (specie over 40) che non sa neppure cosa sia e come si adoperi un PC e per il quale è già problematico (ed iper-tecnologico) il telecomando del TV...
Più che previsioni plausibili, c'è una data messa li per far rumore e richiamare l'attenzione su di sè.
 
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