Ocean's Eleven incontra The Breakfast Club, come da campagna pubblicitaria: almeno possiam dire di avere un soggetto che tenta di variare il regolare filmetto da high school. The Perfect Score parte benino nel presentare i personaggi (il solito gruppo variopinto, per la cronaca) e nell'impostare il pensiero che sta dietro al film (al di là dell'utilità materiale che ognuno dei coinvolti ha nel rubare il test), cioè che il valore di una persona non è giudicabile con metodi standardizzati; discreto il gioco della rapina, con ragazzi che comunque non risaltano molto di luce propria oltre al fascino della Johansson e della Christensen, che di loro mettono appunto quello: l'ideatore del piano è Chris Evans, già visto in Non è un'altra stupida commedia americana e nel terrificante Cellular; divertente il "fumato" Roy di Leonardo Ham, quasi - e ribadiamo il quasi - un John Belushi reincarnato. Toglie interesse il fatto che ci si fermi prima di andare a fondo, smettendo il potenziale distruttivo per vestirsi di più comodi abiti normalizzati fatti di amicizie, amori e lezioncine morali. Tanto che, alla fine, conserveremo solo il ricordo della Johansson che rifà pari pari la prima scena di Matrix.
Voto: * ½