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Munich

andag

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11 Agosto 2003
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L'attentato di Monaco 1972 è soltanto il punto di partenza per raccontare la caccia all'uomo che segue negli anni successivi, e cioè la caccia ai mandanti palestinesi, da parte di una cellula segreta del Mossad capitanata dal giovane Avner.
Spielberg realizza un cuore di tenebra, il lungo viaggio del protagonista Avner (e dei suoi compagni) nella paranoia, nella violenza e nella crescente perdita di contatto con la realtà.
Mi sembra che il “tunnel” in cui si infila Avner sia ben reso dai colori sempre più cupi della fotografia, dalle inquadrature sempre più claustrofobiche.
La condanna della vendetta in quanto metodo di giustizia, volutamente non così evidente all’inizio del film (Avner accetta la sua missione quasi con senso di inevitabilità, come una logica conseguenza), emerge gradualmente (e quindi con maggior forza) mano a mano che il protagonista si rende conto che la violenza genera a cascata altra violenza, sempre maggiore, e lo costringe ad un isolamento dal quale gli è impossibile capire di chi fidarsi.
Qualche enfasi un po’ sovraccarica... il peso narrativo forse sproporzionato di qualche personaggio secondario poco definito (il deus ex machina Louis [&padre]) dovuto, probabilmente, alle scarse informazioni fattuali disponibili (non si sa molto di queste missioni che il Mossad ha sempre negato)..., insomma qualche difetto qua e là mi sembra che non rovini un film potente e con un senso morale forse non evidente, ma molto forte, a mio parere.
***1/2
 
Come ben sai, Spielberg di regola già non mi entusiasma e a leggere in giro non mi vien voglia di entusiasmarmi adesso. Tu, invece, sei sempre molto buono con lui... :doubt:
 
come sempre, consiglierei di vedere il film prima di parlarne ;)
 
proprio il contrario, mi piacerebbe che tu lo vedessi per sapere cosa ne pensi :)
 
Non preoccuparti, lo farò. :icon_bounce: Però non è neanche sbagliato raccogliere le aspettative di chi ancora non l'ha visto. :icon_wink:
 
Non è affatto vero: è sempre una base per il confronto, se si discute fra gente civile. :icon_wink:
 
Visto e piaciuto tantissimo. Emblematico il dialogo fra Bana ed il terrorista arabo nell'appartamento ad Atene, che , come tutto il film, fotografa al meglio ilreciproco odio e la vendetta senza fine tra arabi ed ebrei. Come pure l'evoluzione del protagonista nel suo coinvolgimento emotivo nel vivere la "guerra" (non voglio spoilerare oltre).
Sul piano tecnico, grande colonna sonora. Inoltre visivamente, spielberg adotta tante inquadrature atipiche (monitor tv, telecamere, specchietti) e una luce tenue e diffusa (forse a ricordare una pellicola anni '70).

Da non perdere
 
mendets ha anticipato in gran parte il mio pensiero. Aggiungo la bellissima fotografia, alcune inquadrature in cui i soggetti erano letteralmente immersi in un fragore di contrasto e colore e, per finire, l'ultimo ciak prima dei titoli di coda (che non rivelerò), testimone non solo di ricordi, ma dell'estensione anche geografica che nei successivi decenni ha avuto il "conflitto"; l'"escalation", insomma, che ha spostato - ampliandoli enormemente - i confini geografici di quella che originariamente si poteva pensare fosse una bega "privata" tra ebrei e arabi.
Regia sapiente, dovizia di particolari nella ricostruzione degli ambienti (financo ai i vestiti dei passanti) e una spolverata di intrigo/complotto.
Tutti bravi gli attori. Unico neo, a volerne trovare uno, è forse il doppiaggio di Bana ad opera di Santamaria; l'ho trovato personalmente sottotono rispetto agli altri; dcisamente mal recitato al punto da risultare a volte "finto".
Comunque, per quanto mi riguarda approvazione netta; applauso convinto e prolungato.
Bello,bello, bello!

****
 
Ultima modifica:
andag ha scritto:
no, non è sbagliato. E' solo inutile :)
condivido in toto: mai farsi privare del giudizio diretto e personale di noi stessi.
Disinteressarsi totalmente della critica e del giudizio degli altri! Sempre!
Il cofnronto è ben accetto; ma dopo, semmai
 
COPPERFIELD ha scritto:
Disinteressarsi totalmente della critica e del giudizio degli altri! Sempre!
:D questo non è esattamente quello che intendevo; volevo solo dire che l'aspettativa o le previsioni fatte su un film non visto non costituiscono un giudizio, ma un pregiudizio, per cui non sono di nessun contributo per chicchessia...

COPPERFIELD ha scritto:
Il confronto è ben accetto; ma dopo, semmai
questo senz'altro...
quanto al film... sono contento che vi sia piaciuto... un'altra cosa che ho notato (e apprezzato, perchè non era facile) è che l'equilibrio del film non deriva tanto da una "par condicio" nel presentare le ragioni di israeliani e palestinesi ("par condicio" che non c'è, e non può esserci, visto che i protagonisti sono gli israeliani e vediamo tutto attraverso i loro occhi); l'equilibrio, mi sembra, come ha accennato anche mendets, deriva dal percorso personale di Avner, che a partire dall'adesione iniziale alla causa compie una lunga strada, non solo "fisicamente" (in giro per l'Europa), ma anche psicologicamente e moralmente (nella rielaborazione delle proprie convinzioni)...
 
andag ha scritto:
l'aspettativa o le previsioni fatte su un film non visto non costituiscono un giudizio, ma un pregiudizio, per cui non sono di nessun contributo per chicchessia...
Un'aspettativa costituisce solo un'aspettativa e non vuol essere nient'altro: visto che questo è un forum e siam qui per discutere (non solo esclusivamente di singoli film, credo), non mi pare ci sia nulla di male né di inutile nel manifestare anche le proprie personali aspettative in merito a qualcosa che non si è ancora visto. Poi noto che questi discorsi non li facevi quando parlavi male di Grieco senza aver visto Evilenko... :badgrin: :D
 
infatti non ho scritto che è un crimine, nè che lo fai soltanto tu...
ci caschiamo tutti, l'importante è sapere che è una cosa inutile... in quel topic che citi io stesso ho esplicitamente detto che si tratta di un mio "pregiudizio", senza pretendere che fosse " base per un confronto"... quello sì, che lo sostieni solo tu, che i pregiudizi possano essere base per un confronto... :badgrin:
ma concentramoci sul film, come direbbe Copperfield... ;)
 
Più che pregiudizi parlerei ancora di opinioni: questo è un film di Spielberg e, ripeto, confrontarci sulle nostre opinioni su Spielberg anche prima di aver visto questo film in particolare non è affatto inutile. Ma andiamo avanti. :icon_rolleyes:
 
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Chi adora già Spielberg adorerà molto questo film, iscrivendolo forse fra i suoi migliori. Io appartengo ai semi-detrattori, però non ero comunque preparato allo shock de La guerra dei mondi e devo ancora riprendermi. Ho trovato puntualmente confermato il fatto che è un essere diviso in due: abile come sappiamo a mettere in scena, cade quando si tratta di andare al sodo. Qui cade meno miseramente, ma la logica (meglio, l'illogicità: paurose delle incongruenze in piccole scelte cardine d'impostazione, essenziali per rendere sentita un'opera) che causa la caduta è la medesima. La spy-story funziona molto bene, ma ideologicamente il film è un fracasso sostanzialmente scontato e accattone.

Voto: ***
 
Ultima modifica:
E' impossibile non notare che i flashback (quello straziato mentre lui fa l'amore è davvero eccessivo, fra gli altri...) sono impossibili, perché Avner non può sapere al momento come sono andate le cose: è una trovata che inciampa in modo davvero imperdonabile. :doubt:
 
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