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Fiat Panda a idrogeno

Ferbius

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L'auto non ha batterie per l'accumulo dell'energia elettrica, perché
il nuovo Fuel Cell System è in grado di erogare tutta la potenza che serve
Fiat Panda a idrogeno
Il futuro è più vicino



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http://www.repubblica.it/2003/l/motori/gallerie/fiatt/panda2hydrogen/panda2hydrogen.html

Celle a combustibile anche per la Panda. Ebbene sì. Il sistema di alimentazione ad idrogeno, già sperimentato cinque anni fa sulla "Elettra H2 Fuel Cell" e poi sulla "Seicento Hydrogen", oggi debutta anche sulla punta di diamante del Gruppo torinese. E tutto grazie al lavoro congiunto di Fiat Auto, del Centro Ricerche Fiat e di Fiat Powertrain Research & Technology, con il sostegno dei Ministeri della Ricerca e dell'Ambiente e in collaborazione con componentisti qualificati, quasi esclusivamente italiani.

E' vero, i sistemi di propulsione a Fuel Cell non saranno disponibili in maniera diffusa prima della fine di qualche lustro, ma intanto entro quest'anno inizierà la fase della sperimentazione di piccole flotte di Panda Hydrogen a cui seguiranno dei programmi dimostrativi più ampi promossi dalla Comunità Europea, dai Ministeri e dalle Regioni Italiane. Obiettivo finale, la loro commercializzazione nell'arco dei prossimi 15 o 20 anni.

Contrariamente ai prototipi a Fuel Cell presentati nel passato, la Panda Hydrogen ha un'architettura di tipo "Full Power", ossia senza batterie di trazione per l'accumulo dell'energia elettrica, perché il nuovo Fuel Cell System è in grado di erogare tutta la potenza che serve. In termini molto tecnici il sistema è in sostanza composto da tre pile a combustibile di produzione Nuvera (azienda italo-americana), da una innovativa turbosoffiante per l'alimentazione delle pile con aria, da un impianto di umidificazione e raffreddamento per la corretta gestione dei gas reagenti e da una serie di componenti ausiliari sviluppati all'interno del Gruppo Fiat.


Il sistema di generazione di energia elettrica è alimentato con idrogeno alla pressione di circa 1,5 bar e con ossigeno contenuto nell'aria e produce energia elettrica con elevata efficienza che raggiunge il 60% già dal 20% della potenza massima. Il motore elettrico di trazione (di tipo asincrono trifase a corrente alternata) e la trasmissione sono collocati nel vano motore insieme ai vari ausiliari necessari al funzionamento dell'intero sistema.
L'idrogeno è invece contenuto, alla pressione di 350 bar, in un serbatoio di materiale composito installato sotto il pianale posteriore, senza così stravolgere l'abitacolo né tanto meno l'abitabilità per quattro persone.

A piena potenza, il propulsore Fuel Cell eroga 60 kW, consentendo alla vettura di raggiungere una velocità massima di oltre 130 km/h, con un'accelerazione da 0 a 50 km/h in 5 secondi. Allo spunto, la vettura supera facilmente una pendenza del 23%. La capienza del serbatoio di idrogeno infine assicura un'autonomia di oltre 200 km nel ciclo urbano, con un tempo di rifornimento rapidissimo: inferiore a 5 minuti, come quello di una vettura a metano.

(13 febbraio 2006)
 
Però l'idrogeno non è altamente esplosivo (vedi dirigibile Lindenburg)? :5eek:
Non si era anche parlato di automobili che funzionano (non so come) ad acqua, cioè c'è un serbatoio d'acqua e l'acqua viene convertita in idrogeno in piccole quantità? :eusa_think:
 
Paura eh !!!! :D
Si infatti la voce che possano andare ad acqua era fondata .... ma l'acqua ora costa quanto la benzina .... mi limito solo a dire che SCHIFFO :eusa_naughty:
Ciao
 
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