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Studio Gb: Elefanti Vendicativi, Non Perdonano Bracconieri

ERCOLINO

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17 febbraio 2006 - Gli elefanti non solo non dimenticano, ma non perdonano. Massacrati per anni da impietosi bracconieri, ora sempre piu' pachidermi si rivoltano contro l'uomo attaccando - apparentemente senza motivo, ma in realta' per vendetta - villaggi ed altri insediamenti umani.
E' quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista britannica New Scientist, il quale ha registrato un'impennata di aggressioni da parte degli elefanti contro l'uomo in diverse regioni dell'Africa ed in particolare in alcune parti dell' Uganda, dove gli animali hanno distrutto capanne e appezzamenti di terra, non per procurarsi del cibo, ma solo per spaventare gli abitanti della zona.
A Bunyaruguru, ad ovest del paese, i residenti stanno persino attenti ad usare la bicicletta per andare nella vicina citta' di Katwe - dove fino ad un paio di anni fa si recavano regolarmente per fare affari o incontrare amici - perche' i pachidermi ormai bloccano quasi sempre le strade che mettono in comunicazione il villaggio con il centro urbano. E' la vendetta degli elefanti.
''Hanno sicuramente un'intelligenza ed una memoria sufficienti a suscitare in loro istinti di vendetta'', ha spiegato alla rivista Joyce Poole, direttrice delle ricerche dell' Amboseli Research Project in Kenya, puntando il dito contro il modo in cui questo problema e' affrontato.
''I gestori delle riserve naturali forse credono che sia piu' facile sparare contro i cosiddetti elefanti 'problematici' che affrontare la collera della gente. Cosi' finisce che un elefante viene abbattuto, senza comprendere le possibili ripercussioni di questo gesto sui rimanenti membri della sua famiglia e la possibilita' di scatenare cosi' un ciclo di violenze'', ha aggiunto.
Si ritiene infatti che gli elefanti 'teppisti' possano soffrire di stress post-traumatico, un disturbo generalmente provocato da un trauma subito in giovane eta'. La carenza di amore materno provata da un pachiderma reso orfano da un bracconiere potrebbe infatti essere causa di gravi problemi psicologici.''Separare prematuramente un elefante dalla sua tribu' famigliare puo' avere effetti molto forti. Uno di questi potrebbe essere l'aggressivita''', ha spiegato Felicity De Zulueta, psichiatra del Maudsley Hospital di Londra.
Il bracconaggio ha ridotto del 90% la popolazione di pachidermi nel parco nazionale Queen Elizabeth in Uganda negli ultimi trent'anni. Ora la riserva ne conta solo 400, un terzo dei quali ha meno di 5 anni di eta' e diversi dei quali sono orfani. Nel continente africano, sempre piu' branchi di animali hanno perso la loro matriarca, le cui funzioni sono state assunte da inesperte ''mamme teenager'' che hanno cresciuto una generazione di elefanti teppisti.
(ANSA)
 
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