certamente e si chiama propagazione troposferica e fa si che, in certe condizioni meteo stagionali, parecchi segnali riescano ad arrivare da lontano a interferire quelli di riferimento, ma anche questo fenomeno, tipico delle zone pianeggianti o che si affacciano sul mare, puo essere evitato o quantomeno attenuato, con un impianto ad hoc (a partire dall'antenna che deve essere molto direzionale, avere il ripetitore in ottica, eventuale miscelazione suddivisa per bande o per canali, distribuzione impeccabile, ecc.), percio chiedevo di descriverlo; in italia fra propagazioni, sfn maldestre, e interferenze varie provocate anche da un etere troppo pieno, avere un impianto perfetto aiuta e non di poco; in poche parole i fenomeni propagativi possono dare fastidio qualora uno abbia come detto, un impianto malfatto o se si trova in un punto (sfigato) senza ottica sul trasmettitore e con i segnali ricevuti al di sotto dei valori minimi, diversamente nelle zone servite bene dove i segnali giungono forti e puliti, questo fenomeno naturale é del tutto impercettibile e nessuno se ne accorge.