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Outfoxed

gahan

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25 Febbraio 2004
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Outfoxed: Rupert Murdoch's War on Journalism

outfoxed.jpg


Robert Greenwald è meno massiccio e personaggio di Michael Moore, ma se cercate pane duro contro l'attuale amministrazione americana, che faccia egregiamente il suo lavoro senza scentrare l'obiettivo, dovete dimenticare Fahrenheit 9/11 e concentrarvi sul documentario di cui vi andiamo a dire. E questo perché, sebbene il titolo parli del canguro australo-anglo-americano, Outfoxed analizza con fredda precisione FoxNews per puntare dritto a Bush Junior. Di fatti, dopo due brevi grafici riassuntivi di ciò che Murdoch possedeva all'inizio della scalata e di quanto possiede ora, si passa subito alle immagini delle cabine elettorali ed ecco che veniamo immersi nell'analisi - svolta da esperti di comunicazione, giornalisti, presidenti di associazioni ed ex-dipendenti Fox (alcuni dei quali con voce modificata fuori campo) - dei meccanismi attraverso i quali la rete all-news "Fair and Balanced", "America's News Room", "We Report, You Decide!" lavora in sinergia con i conservatori americani. E vedersi messe di fronte tutte assieme, elencate con scrupolo, le tecniche delle quali siam pure consci, ma alle quali siamo anche assuefatti, è piuttosto impressionante: le musiche e la grafica da battaglia, la bandiera che sventola orgogliosa, i ritornelli martellanti, gli «Shut up!» di Bill O'Reilly, gli opinionisti stipendiati (quelli conservatori, tutti pezzi grossi tipici mascelloni americani ben in vista, e quelli democratici, vanto per la presunta imparzialità della rete, dal look più dimesso). Tutto visibile ed avvertibile semplicemente sintonizzandosi un giorno qualunque, ma c'è molto di più gustoso: come i memo alla redazione che impostano l'atmosfera e gli argomenti da spingere o da evitare, i toni ed i temi da cavalcare e quelli da sminuire nella giornata; come Carl Cameron, corrispondente dalla campagna presidenziale di Bush la cui moglie frequenta la sorella del Presidente oltre ad essere in prima linea nella stessa campagna, che parla amabilmente di lei in un fuori onda con George W. affabile e con la solita risatona da intelligentone; o come l'inviato in California per il compleanno di Reagan celebrato dalla rete come un evento nazionale mettendo in fortissima difficoltà il poveretto, che ci racconta di aver dovuto abbellire con entusiasmo tutti i suoi collegamenti e servizi basandosi solo sugli unici che erano al memorial a festeggiare l'ex-presidente: ...una scolaresca. L'analisi del linguaggio che del giornalistico perde tutto, con i «Si dice che...», «Alcuni dicono che...» messi lì non per dare una notizia celando la fonte, bensì ad introdurre speculazioni, battutine sul personaggio o sull'argomento democratico di turno; il confine fra cronaca ed opinione che si sfuma fino a trasformare la prima nella seconda, perché le opinioni non sono smentibili; l'approccio fondamentalistico-religioso del «Noi abbiamo ragione, voi torto e non importa cosa dite»; la preparazione, lenta e meticolosa, dell'opinione pubblica alla guerra in Iraq in un crescendo di paure immotivate inculcate mettendo la parola terrorismo in ogni discorso (come ai tempi della guerra fredda era di moda il termine "comunismo"); la notte delle elezioni del 2000, col cugino di Bush a capo della divisione statistica della rete che annuncia il parente come vincitore senza fondamento e tutti gli altri network si mettono in fila dando una spinta alla sua elezione più grande delle schede ricontate e della Corte Suprema; la passata campagna elettorale, con Bush che viaggia orgoglioso, forte ed intrepido e ripreso anche nei più banali discorsi e Kerry bersagliato dai "flip-flop" e preso allegramente in giro per le sue vacanze sulla neve (le vacanze di Bush son di lavoro, invece...) e per il suo "aspetto francese" salutato con dei bei «Bonjour!»; l'attenzione sistematicamente imposta sui temi sociali scottanti, ancora cavalcando le paure collettive, come aborto e matrimoni gay per distogliere dai temi dell'economia - che quando va giù è perché i mercati son preoccupati perché Kerry sale nei sondaggi... - o della guerra che va male; l'esaltazione smodata di ciò che sembra andar bene in quel di Baghdad, con Brit Hume che ha la faccia tosta di venirci a raccontare che, numeri e statistiche alla mano, ha meno probabilità un soldato americano di morire lì che un qualsiasi cittadino californiano di venire ucciso nel suo stato che, neanche a farlo apposta, è grande all'incirca come l'Iraq. Il tutto, rispetto a Moore, più freddo e pauroso perché a parlare non è il simpatico sovrappeso ma, oltre ai tanti intervistati, sono le immagini e le voci di FoxNews, dei suoi stessi volti, montate a raffica e che inchiodano ad una realtà agghiacciante. Quello con Jeremy Glick, figlio di un dipendente della Port Authority morto nel crollo delle due torri eppure ora firmatario di una petizione anti-guerra, a faccia a faccia con Bill O'Reilly, uno dei presentatori più autoritari della tv, è un momento semplicemente gigantesco. Gli ultimi dieci minuti (in un documentario che dura appena 1h17') si allontanano da questi argomenti e allargano la lente all'intero sistema d'informazione americano, che sta tentando di sorpassare Fox sullo stesso campo («Outfox Fox»: se non puoi batterli, unisciti a loro), concentrandosi su voci positive che faccian riflettere ed agire attivamente la gente e gli stessi giornalisti in contrasto, anche espressivo, col resto del documentario. Come dicevamo, se volete far rimanere senza argomenti qualcuno, dovete cercar qui e non altrove. [TV-ZONE]

Voto: ***
 
Ultima modifica:
A sorpresa, questo documentario verrà ospitato dall'affiliata italiana del canguro. Da stasera su SkyCinema... :D
 
A sorpresa? Non mi sembra che Murdoch abbia mai censurato qualcuno o qualcosa che lo incriminasse. Non ci sono precedenti. Se sbaglio smentiscimi, sinceramente non ricordo :)
 
Mah, dato che Outfoxed non ha neppure trovato una distribuzione Home Video in Italia, il fatto che passi direttamente su Sky è una sorpresa oggettiva. :icon_wink:
 
Ah, in quel senso...Bhe sì. Del resto non mi ricordo nemmeno se sia passato al cinema (presumo di no). E presumo altresì che non abbia un alto appeal tra i consumatori. Pochi in Italia sanno chi sia Murdoch.
 
outfoxed.gif


Il giornalismo come viene considerato e gestito a Fox Channel, canale "ammiraglio" di casa Murdock. Il loro motto è "Fair & Balalnced", ovvero Corretti ed equidistanti.
Proprio quello che viene fuori da una attenta analisi condotta nell'arco di quattro anni sulle trasmissioni e sui messaggi portati avanti dalla nota emittente televisiva.
Quando la prostrazione non riguarda solo la nostrana R4.
Da vedere!

***
 
COPPERFIELD ha scritto:
outfoxed.gif


Il giornalismo come viene considerato e gestito a Fox Channel, canale "ammiraglio" di casa Murdock. Il loro motto è "Fair & Balalnced", ovvero Corretti ed equidistanti.
Proprio quello che viene fuori da una attenta analisi condotta nell'arco di quattro anni sulle trasmissioni e sui messaggi portati avanti dalla nota emittente televisiva.
Quando la prostrazione non riguarda solo la nostrana R4.
Da vedere!

***
Quando la prostrazione non riguarda solo la nostrana R4.
Ma vogliamo mettere pure in paragone? Un canale 24 h su 24 contro 2 ore (al giorno) di informazione su un canale terrestre? Ma dai su...Son proprio due mondi diversi. Senza contare che fox news si dice, appunto, equidistante e obiettiva. E poi non scordiamoci che esiste anche rai3 :)
 
**1/2
Non l'ho seguito tutto...dopo un po' diventa altamente noioso.
 
alex86 ha scritto:
Ah, in quel senso...Bhe sì. Del resto non mi ricordo nemmeno se sia passato al cinema (presumo di no). E presumo altresì che non abbia un alto appeal tra i consumatori. Pochi in Italia sanno chi sia Murdoch.
ovvero 3 milioni di abbonati non sanno a chi danno i soldi? :eusa_think:
 
alex86 ha scritto:
Un canale 24 h su 24 contro 2 ore (al giorno) di informazione su un canale terrestre?
irrilevante. Se fossero disponibili 24 ore di info, sarebbero 24 ore di prostrazione.

E poi non scordiamoci che esiste anche rai3 :)
se ti sembra la stessa cosa...meglio che chiuda qui

Comunque, a differenza di alex86 che manifesta pienamente il fatto di non avver visto il documentario, se vi interessa approfondire l'argomento...non perdetelo.
 
COPPERFIELD ha scritto:
irrilevante. Se fossero disponibili 24 ore di info, sarebbero 24 ore di prostrazione.

se ti sembra la stessa cosa...meglio che chiuda qui

Comunque, a differenza di alex86 che manifesta pienamente il fatto di non avver visto il documentario, se vi interessa approfondire l'argomento...non perdetelo.

io personalmente lo ho visto per ben 2 volte. ho voluto approfondirlo al meglio. diciamo che ovviamente è di una parte e non c'è l'altra che risponde. ma è alquanto evidente e lo era pure prima di guardare questo documentario che Fox News sia una vera e propria macchina da guerra. Altro che il tg 4!! E' pure vero siamo in America e non in Italia. la par condicio non esiste e girano tanti di quei soldi attorno alle campagne elettorali....! Altra cosa che vorrei sottolineare è che questo film non è stato distribuito al cinema e home video in quanto nessuno ha osato comprarne i diritti e magari irretire il buon Rupert,che da par suo..ha ben pensato mandarlo in onda in italia dove non c'è una necessità di schierarsi politicamente ora. semmai c'è la necessità di fare vedere quanto sia equidistante e quanto possa esser neutrale verso la sua stessa figura. sky in questo momento non deve sostenere candidati..come in gb con blair, o in usa con bush paesi nei quali l'accordo col potere gli ha portato notevoli interessi.
 
COPPERFIELD ha scritto:
irrilevante. Se fossero disponibili 24 ore di info, sarebbero 24 ore di prostrazione.

se ti sembra la stessa cosa...meglio che chiuda qui
Condanne agcom per violazione della parcondicio rete4: 1
Condanne agcom per violazione della parcondicio rai3: 3

Comunque, a differenza di alex86 che manifesta pienamente il fatto di non avver visto il documentario, se vi interessa approfondire l'argomento...non perdetelo.
:eusa_naughty: L'ho visto all'80%.:evil5:
 
COPPERFIELD ha scritto:
ovvero 3 milioni di abbonati non sanno a chi danno i soldi? :eusa_think:
Sarebbe da fare un sondaggio...Io dico che la cifra è sotto al 50% degli abbonati.
 
Non è affatto ripetitivo, anzi ha un bel ritmo: "martella" elencando le modalità propagandistiche della rete. Io non posso che consigliarlo come ha fatto Copp. Una cosa però: come direbbe andag, meglio in lingua originale. Come spesso capita per i documentari, hanno avuto la brillante idea di doppiarlo e non, più saggiamente, sottotitolarlo: sentire le vere voci dà tutto un altro impatto, ovviamente. Non è molto ostico da seguire. :icon_wink:
 
sinceramente l'ho visto e mi è piaciuto..i doc film mi piacciono sempre anche se parlano di cose che possono andare contro il mio credo politico o religioso che sia...le guardo e quindi valuto...altri forse nn sono in grado di farlo..

comunque questo film è il classico esempio di come Sky sia una pay aperta a tutto e di come Murdoch sfrutti l'idea stessa del "parlare male o bene purchè si parli di me e delle mie reti"
 
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