pink2000 ha scritto:
Da profano faccio una domanda agli esperti di questo forum.
Visto che questa benedetti ambiti di rete SFN non possono essere troppo estesi,
la sincronizzazione si farà soltanto tra ripetitori di Bacini circosritti o potranno essere sincronizzati a livello Regionale o di MacroAree?
La sincronizzazione si fa solo tra ripetitori di bacini circoscritti! Una buona risposta te l'ha data
elettt ieri:
http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=88968&page=17
pink2000 ha scritto:
Faccio un esempio che mi riguarda personalmente in quanto mi trovo in una postazione su cui arrivano i segnali di entrambi i bacini (anche per riflessione).
Il bacino di Roma-Velletri-Latina verrà sincronizzato con quello di Fumone-Montelungo-Santopadre?
Oppure si farà un unico dominio SFN a livello regionale?
Grazie
No! Niente di tutto questo: se ti ricordi il documento del centro Ricerche Rai;
http://www.crit.rai.it/eletel/2008-2/82-3.pdf
Per controllare se tra due trasmettitori esiste la condizione di sincronia in fase dei due stream o flussi video cosa si fa?
Si ricevono contemporaneamente i due trasmettitori e si cerca in tutti i modi di rendere uguali i campi che si ricevono attenuando con un attenuatore il trasmettitore che trasmette con più campo e contemporaneamente si lascia invariato il campo del trasmettitore più debole.
Senza continuare con i dettagli del documento, in parole povere cosa si vuole simulare con questa operazione?
Si vogliono simulare le zone di "overlapping" ovvero dove operano tutti e due i trasmettitori nella situazione reale!!!
Perchè si fa questo? Lo si fa proprio per analizzare il lavoro che deve fare la SFN che, e questo secondo me molti non l'hanno ancora capito, opera o entra in funzione solo e soltanto in queste "zone" dove i campi dei due trasmettitori sono uguali.
Notare una cosa importante: ancorchè i segnali in UHF siano in SFN, se c'è un trasmettitore che sovrasta un altro io debbo dirigere l'antenna verso il trasmettitore con campo più alto, mi si dirà ma questo si fa normalmente!
Si, ma ci sono situazioni, e sono le più frequenti, per cui uno per poter ricevere più Mux si mette un'altra antenna in un altra direzione.
Bene, lo si può fare impunemente, ma se da un ripetitore ricevo il Mux 2 Rai e da un altro, perchè ho messo un'altra antenna non dimentichiamocelo, lo stesso Mux 2 Rai, potrebbe succedere che i due flussi arrivino in antenna con il medesimo campo, dovuto naturalmente alle potenze dei due trasmettitori ricevute nel mio punto di ricezione e dovuto alle distanze rispettive tra il mio punto di ricezione e i due trasmettitori.
E' proprio in queste condizioni che "lavora" la SFN. I tecnici, in questo caso della Rai, si sono messi a tavolino e hanno progettato la rete in modo da dare i ritardi necessari da assegnare ad uno dei due ripetitori in modo che i due contributi Tx1 e Tx2 si "devono sommare in fase" e non in "controfase" in quelle zone dove si verifica la condizione di campi uguali.
Cioè in quelle zone dove inizia l'influenza del primo trasmettitore e finisce quella dell'altro.
E' ovvio, a questo punto, che chi riceve, non con una sola antenna UHF verso una sola direzione, bensì con più antenne in direzione diverse, sarà più soggetto a condizioni per cui, vuoi per riflessioni degli ostacoli che potrebbero frapporsi, quindi tragitti più lunghi, o per altre cause, si cade nel caso "topico" in cui entra in funzione la SFN e se la rete non è stata ben progettata, prima dello Switch-Off, tutto va a ramengo.
Ma progettare cosa significa? In parole povere, in soldoni, significa assegnare i ritardi prendendo in considerazione tutte le coppie di trasmettitori lungo tutto l'arco della copertura del'Area da servire.
Esemplifico: se i ripetitori sono M.Mario e M. Cavo, prima dello Switch Off, si ricevevano il canale, ad es Mux A da entrambi i trasmettitori, ma non in SFN, bensì in MFN, cioè non sincronizzati.
In tali condizioni chi si trova in zone di "overlapping" ovvero di sovrapposizione dei due campi, "deve" per forza scegliere di puntare una sola antenna in uno dei due trasmettitori e non in ambedue, pena la distruzione del flusso in arrivo, proprio perchè non sincronizzato!!!!!
E' quello che succedeva in analogico quando si riceveva lo stesso canale in offset.Non si vedeva una mazza! Perchè i flussi video, la frequenza di riga e di quadro non sono per nulla sincroni e quindi si vedono solamente una certa quantità di righine orizzontali e sotto un'immagine che fa pietà.
E' inutile dire che pre Switch-Off i Mux A o B o MDS2 che trasmettevano in MFN e non in SFN, in quelle condizioni si avrebbe schermo nero!!!!!!
Con la SFN si è ovviato a tutto ciò, sempre che, preventivamente, si siano analizzate bene le "zone" critiche in cui i segnali arrivano con lo stesso campo.
Naturalmente si cerca anche di non far cadere queste zone critiche in aree densamente popolate, ma capite bene che, è stato facile farlo in Sardegna ove la densità di popolazione era esigua. Altro è in aree come il Lazio, Il Piemonte, la Campania e in futuro La Lombardia e la Pianura Padana in genere.
Ad es il Lazio, nella sua zona romana, con gli impianti fatti con la banda III e IV verso M.Mario e la V verso M.Cavo non è che è stato l'ideale per la SFN:
1)L'Area è densamente popolata e quindi, purtroppo non c'è soluzione di continuità per evitare le "zone critiche" generate dai campi uguali: per quanto uno faccia purtroppo "incoccerà" in tali zone comunque poichè troverà sempre cittadine densamente popolate!
2)Dove si evitano "le zone critiche" dovute al territorio, non si possono evitare quelle generate dal fatto di essere obbligati ad usare a Roma due antenne in UHF, una verso M.Mario logperiodica e l'altra a pannello verso M.Cavo.
Quindi consiglierei di "uscire" dalla tradizione ed usare una sola antenna o verso l'un trasmettitore o verso l'altro.
Ehhhh..............sono stato un pò lunghetto, ma la chiacchierata con qualche amico introdotto mi ha chiarito qualche lacunetta che avevo anch'io e mi ha rafforzato qualche altro concetto di cui ne ero padrone.
Ciao belli