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Strane scintille!

Corsaro66

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28 Dicembre 2008
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Salve a tutti,

vi scrivo di uno strano problema che ho avuto montando la nuova tv che ho citato sull'altra discussione. (Non è collegato all'altro problema perchè ora la tv è su un'altra presa.)
Mentre montavo la nuova televisione, ho notato una cosa
molto preoccupante, stavo inserendo il cavo dell'antenna e ho sentito
come una piccola scossetta e poi ho visto una piccola scintilla quando
lo spinotto maschio dell'antenna toccava la femmina della tv.
Poi mi è saltata la corrente!
La tv è attaccata ad una ciabatta. Ho pensato subito che il problema
fosse questa. Infatti, la cosa strana, è che la ciabatta avesse il
pulsante su spento!
Quindi come poteva passarci la corrente?
Comunque per fortuna la tv sembra funzionare, e ora per prudenza l'ho
attaccata su un'altra presa.

Che puo' essere?

Grazie

Tony
 
Hai possibilità di cambiare ciabatta così da controllare se il problema sia realmente quello.
Poichè anche se fosse se il tv fosse completamente staccato dalla corrente non dovrebbe saltare la corrente.
 
Mah... Una piccola (si fa per dire) scarica elettrostatica (anche per abiti sintetici, moquette, ecc.) forse a volte può capitare e un salvavita piuttosto sensibile scatta inevitabilmente... Magari attendiamo qualche altra risposta di qualche utente esperto su questo campo specifico. :icon_cool:
 
Ho la vaga impressione che il cavo schermato sia sotto tensione probabilmente da qualche altro apparecchio ( è un impianto condominiale?)e che scarica verso terra tramite la ciabatta (neutro),specialmente se l'interruttore della stessa ne apre solo uno di conduttori,l'intervento del differenziale di casa si innesca con almeno una tensione di dispersione superiore ai 50V a.c. e una corrente di 30mA che nel caso in oggetto è abbondantemente superata.
Ma corsaro non dice se possiede un differenziale o un normale magnetotermico a casa ,se fosse quest'ultimo allora la cosa è più preoccupante,vuol dire che ci sono tensioni e correnti ben più alte in gioco,occorre l'intervento di un tecnico.
 
Bisognerebbe verificare bene subito l'impianto elettrico e antenna per accertarsi che non ci siano dispersioni ,soprattutto se il cavo coassiale dell'antenna passa negli stessi tubi dei cavi elettrici.

Il problema potrebbe essere serio.

Ricordo che la calza del cavo coassiale va messa a terra ,cosi come la centralina dell'antenna
 
Se poi il problema te lo fà solo su quella presa allora bisognerebbe controllare il collegamente della stessa.
 
ERCOLINO ha scritto:
Bisognerebbe verificare bene subito l'impianto elettrico e antenna per accertarsi che non ci siano dispersioni ,soprattutto se il cavo coassiale dell'antenna passa negli stessi tubi dei cavi elettrici.

Il problema potrebbe essere serio.

Ricordo che la calza del cavo coassiale va messa a terra ,cosi come la centralina dell'antenna
Aggiungerei anche i sostegni delle antenne,per esempio il o i pali.
 
L'antenna non va collegata a terra ,altrimenti diventa un parafulmine


Va messa a terra solo la centralina e la calza del cavo coassiale
 
Ciao Ercole,permettimi di dissentire ma le antenne TV o radio sono già collegate a terra dal cavo schermato di collegamento (terra funzionale), pertanto il loro potenziale(quello del palo) è già pari al valore di terra.
Il collegamento del palo con un conduttore di adeguata sezione (almeno 50mm) non cambia il valore del potenziale, aumenta solamente il livello di sicurezza.
D'altra parte la norma antenne mi pare "consigli" la messa a terra
della stessa inesorabilmente.:icon_cool:
 
Le normativa è un po' varia al riguardo ,non obbliga la messa a terra del palo dell'antenna.

Poi dipende non sempre la calza del cavo risulta fisicamente collegata all'antenna

Poi varia a seconda della zona ,insomma non è mai stato molto chiara su questo punto.

L'unica cosa che obbliga è la messa a terra della centralina e della calza ,ma non del Palo
 
Per la nuova normativa 46/90 e 447/91, il Dicastero della industria con nota del 7/5/94 ha ritenuto che l'attivita' radioamatoriale, possa considerarsi esente da quanto previsto dalla legge in questione, a patto che sia garantita la reale applicazione della norma CEI-81/1 per la protezione di strutture contro i fulmini.

La messa a terra delle antenne e' obbligatoria solo quando lo stabile che la ospita deve essere protetto contro le scariche atmosferiche.

Per stabilire se l'edificio in questione debba essere protetto, la Norma CEI-81/1 che regola la materia introduce il concetto di rischio accettabile, e' stato modificato il paragrafo 4.1.04 relativo alla protezione contro i fulmini che commenta:

* L'installazione su un edificio di un sistema di antenne ne aumenta il probabile numero di fulminazioni dirette.
* Il calcolo probabile del numero di fulmini Nf. che interessa l'edificio in presenza di un sistema di antenne, va effettuato come indicato nell' appendice B della norma C.E.I. 81-1, assumendo quale valore di hv (altezza dell'edificio) l'altezza sul suolo della sommita' del sistema di antenne.

In sostanza la legge si richiama alle norma sopracitata che stabilisce mediante un complesso algoritmo, se un edificio debba, per legge, essere munito di apposito impianto di protezione da fulmini. L'algoritmo in questione tiene conto della quota media del terreno sul quale e' costruito l'edificio, la sua dimensione, la superfice angolare dei fabbricati vicini, la tipologia dell' edificio in relazione al suo impiego, al numero di fulmini per Km quadrato della zona ecc. Per la norma in questione se il risultato del sopracitato algoritmo e' positivo, il fabbricato deve essere protetto da apposito impianto; se negativo puo' non essere protetto. In sostanza la nuova legislazione vede l'argomento sotto un punto di vista totalmente diverso dal precedente e cioe': L'impianto di protezione da fulmini diventa obbligatorio quando il calcolo delle probabilita' effettuate con i parametri sopracitati, supera la soglia del rischio accettabile per l'edificio interessato. Con il superamento di tale soglia si devono adottare sia per l'edificio che per gli impianti di antenne, tutte le prescrizioni previste dalla relativa norma.

Pertanto ai nostri fini possiamo dividere in due categorie gli edifici di civile abitazione:

1. edifici che necessitano di impianto di protezione da fulmini;
2. edifici che non necessitano di tale impianto di protezione.

Per gli edifici di tipo 1) non resta altro da fare che collegare i sostegni delle antenne alla calata che va al dispersore.

Per gli edifici di tipo 2), occorre evidenziare che la norma 12-15 var.1, del 1990 al punto 4.11.04 'Protezione contro i fulmini', sostituisce l'analogo punto della 12-15 del 1997, rendendo attiva la nuova normativa, ma non sostituisce i punti 4.1.05 'Impianti di terra' e 4.1.06 'Connessione a terra dell' impianto', della vecchia normativa del 1977. Il che tradotto vale: l'impianto di antenna puo' non essere progettato e dimensionato per condurre a terra eventuali scariche atmosferiche; il piantone centrale di sostegno delle antenne puo' non essere (ovvero, meglio che non sia) collegato direttamente a terra.

Ricordiamoci pero', che lo stesso e' sempre comunque collegato alla terra via calze di schermo dei cavi coassiali che, attraverso la massa delle apparecchiature, raggiunge il conduttore di protezione (Cavo giallo/verde) dell'impianto generale di terra dell'edificio; da qui' la necessita' di scollegare le discese durante i temporali per non attirarsi grossi guai.

Occorre inoltre fare attenzione, che il nuovo impianto di antenna a causa della sua altezza non faccia ricollocare l'edificio ospitante nella categoria di quelli da proteggere, nel qual caso bisogna provvedere per tutto l'edificio e che la struttura del nuovo impianto non vada ad "incappare" in qualche legge locale sull' edilizia.
 
gescort ha scritto:
Ho la vaga impressione che il cavo schermato sia sotto tensione probabilmente da qualche altro apparecchio ( è un impianto condominiale?)e che scarica verso terra tramite la ciabatta (neutro),specialmente se l'interruttore della stessa ne apre solo uno di conduttori,l'intervento del differenziale di casa si innesca con almeno una tensione di dispersione superiore ai 50V a.c. e una corrente di 30mA che nel caso in oggetto è abbondantemente superata.
Ma corsaro non dice se possiede un differenziale o un normale magnetotermico a casa ,se fosse quest'ultimo allora la cosa è più preoccupante,vuol dire che ci sono tensioni e correnti ben più alte in gioco,occorre l'intervento di un tecnico.

Ciao,

ti ringrazio per la risposta, sarò più specifico:
l'impianto non è condominiale e non ci sono amplificatori.
Il cavo scende direttamente nel mio appartamento senza passare per alcuna canalina (tutto esterno).
Non è collegato a terra.
In casa, l'impianto elettrico non
ha la messa a terra, ma ha il salvavita.
Intanto, per sicurezza, ho cambiato la ciabatta.
Che ne dici?

Saluti

Tony
 
L'impianto elettrico deve obbligatoriamente avere la messa a terra.

Non avendo la messa a terra tutte le apparecchiature (come lavatrice ecc...) possono andare sotto tensione ed essere molto pericolose soprattutto se il cavo di terra è presente alle varie prese ,ma poi fisicamente non scarica sul picchetto di terra

In questo caso un guasto su un solo apparecchio ,porta a massa tutto l'impianto e quindi anche a tutte le altre apparecchiature collegate al cavo di terra ,ma che fisicamente non scarica da nessuna parte

L'antenna da cosa è formata esattamente?

Sul palo c'è qualche preamplificatore?
Vicino alla tv hai l'alimentatore 12-15V per l'antenna?
 
Bene allora la cosa sembra più facile, il problema è circoscritto al tv e a quello che ha collegato,qualcosa è sotto tensione e l'impianto di antenna riceve la scarica( basta anche solo il collegamento a terra dovuto alle zanche,i dispositivi di fissaggio meccanico del palo).
Cambia la ciabatta, magari è di tipo economico (cinese)collegata male, potrebbe anche essere un cattivo isolamento dei filtri antidisturbo inseriti tra la spina del tv ed il suo alimentatore interno non c'è altro che fare delle prove.
Per ercole:"da qui' la necessita' di scollegare le discese durante i temporali per non attirarsi grossi guai.":5eek:
Certo che chi scrive queste norme deve essere uno molto "pratico".:icon_rolleyes:
Direi che lo fanno tutti i possessori di un impianto tv,poco prima di un temporale sono tutti li a scollegare le calate....ce li vedi??:lol:
 
E' stato scritto un po' male :)

In teoria dovevano scrivere che in caso di temporali se si abita in zone a rischio conviene scollegare lo spinotto dell'antenna dietro la Tv per sicurezza.

Quando vado in ferie lo faccio sempre
 
Lo faccio pure io ,ma questa manovra ci protegge il tv o altro,solo da scariche indotte durante un temporale, ma non può fare nulla se ci becchiamo direttamente la scarica,anche quella laterale sarebbe un disastro ,ma come dicono gli esperti di probabilità (anche i loro giudizi,.... da prendere con le pinze),essere colpiti da un fulmine è la stessa probabilità di essere morso da uno squalo....:eusa_think:
 
in qualche scatola nel muro hai l'alimentatore dell'antenna..
a volte scintilla pure la mia
 
micio ,se vedi un pò su vedrai che corsaro ha scritto che non possiede amplificatore...ma ho dimenticato di chiedergli se sul palo oltre alla sua antenna ce ne sono altre di altri( scusate il gioco di parole)allora le cose cambiano ancora:eusa_think:
 
gescort ha scritto:
ma questa manovra ci protegge il tv o altro,solo da scariche indotte durante un temporale, ma non può fare nulla se ci becchiamo direttamente la scarica,

Infatti va staccata anche la spina assieme allo spinotto d'antenna
 
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