• Non sono ammesse registrazioni con indirizzi email temporanei usa e getta

Terza banda vhf

meno bande = meno canali disponibili....
ma NON è proprio obbligatorio metterla...basta rinunciare ai mux in banda III;)
 
BillyClay ha scritto:
meno bande = meno canali disponibili....
ma NON è proprio obbligatorio metterla...basta rinunciare ai mux in banda III;)

Anche questo è vero, ma siamo sicuri che i canali che adesso stanno sulla III banda, non possono essere spostati sulla banda UHF? E' soltanto un problema di costi e autorizzazioni (per le TV) spostarsi sulla banda UHF o c'è anche un problema di mancanza di frequenze? Perché ancora viene utilizzata la III banda VHF all'atto pratico?
 
AG-brasc ha scritto:
In realtà la I banda offre il vantaggio di risentire meno, rispetto alle altre con frequenza più alta, dell'attenuazione nell'atmosfera, rendendosi di fatto più facilmente ricevibile anche a grandi distanze. Basta che ci sia un minimo di otticità tra antenna e trasmettitore. Credo che questo sia il motivo principale per il quale sia stata sino ad oggi mantenuta in servizio.

Si, ma all'atto pratico è vero fino a un certo punto; nel senso che Rai2 e Rai3 trasmettono dallo stesso sito, e a 100km di distanza (cioè dove abito io) si ricevono perfettamente.
Per cui, come c'erano loro 2, potevano anche trasferire Rai1 in IV banda.
Oltre tutto, la I banda vhf è + sensibile ad interferenze di vario tipo, ad esempio le intermittenze degli alberi di Natale, le accensioni delle caldaie, alcuni tipi di motorini, ...
Marco.
 
Marco Spalluzzi ha scritto:
Si, ma all'atto pratico è vero fino a un certo punto; nel senso che Rai2 e Rai3 trasmettono dallo stesso sito, e a 100km di distanza (cioè dove abito io) si ricevono perfettamente.
Per cui, come c'erano loro 2, potevano anche trasferire Rai1 in IV banda.
Oltre tutto, la I banda vhf è + sensibile ad interferenze di vario tipo, ad esempio le intermittenze degli alberi di Natale, le accensioni delle caldaie, alcuni tipi di motorini, ...
Marco.
Non so a quale impianto di trasmissione ti riferisci, ma cmq gli impianti RAI, che erano ben progettati riguardo a questi aspetti, prevedono potenze maggiori o maggiori guadagni d'antenna man mano che si usano frequenze superiori.
 
areggio ha scritto:
Non so a quale impianto di trasmissione ti riferisci, ma cmq gli impianti RAI, che erano ben progettati riguardo a questi aspetti, prevedono potenze maggiori o maggiori guadagni d'antenna man mano che si usano frequenze superiori.

Ciao, mi riferisco agli impianti del M. Penice, ricevuti a BG, distante 100km.
In effetti, a frequenze superiori hai maggiori attenuazioni sia nell'aria che nel coassiale che poi dovrà distribuire il segnale, però non dimentichiamoci che 1Kw EIRP a 60 MHz è diverso da 1Kw EIRP a 600 MHz.
 
una volta si parlava dell'idea della RAI di abbandonare la terza banda..ma non si è mai fatto..la RAI è piuttosto menefreghsita riguardo alla sua rete ormai non tutela + adeguamente manco i suoi segnali

Poi si la VHF è perfettamente sostituibile anche per i grandi impianti non è un problema fare anche 200 km in UHF

Comunque la UHF intressa molto ad altri pr cui lasciano ben volentiere la ostica terza banda alla RAI che imprterrita continua a volersela tenere
 
Marco Spalluzzi ha scritto:
Ciao, mi riferisco agli impianti del M. Penice, ricevuti a BG, distante 100km.
In effetti, a frequenze superiori hai maggiori attenuazioni sia nell'aria che nel coassiale che poi dovrà distribuire il segnale, però non dimentichiamoci che 1Kw EIRP a 60 MHz è diverso da 1Kw EIRP a 600 MHz.
...infatti è quello che ho detto io (fra l'altro i sistemi radianti in UHF, per questioni d'ingombro minore, hanno di solito più guadagno...)
 
Ad ogni modo... Vi posso assicurare che il motivo per cui da impianti come il Monte Penice o il Monte Nerone o il Monte Faito si ricevano tutti i segnali RAI in modo pressoche uguale, è legato principalmente alle potenze adottate in UHF, ben superiori a quella adottata per la I banda (sempre per il discorso di presentare livelli d'attenuazione decisamente minori nelle diffusione nell'atmosfera). ;)
Del tipo che il canale B del Faito, tanto per fare un esempio, presenta un livello ERP di circa 80000 Watt (se non ricordo male), mentre i canali di RAI 2 e RAI 3 superano tranquillamente i 200000 Watt (in polarizzazione verticale).
Del Penice non ricordo i valori utilizzati per il canale B, ricordo solo che erano comunque più bassi rispetto a quelli della UHF (che in questo caso mi pare arrivi a 1000000 Watt ERP).
 
M. Penice

Rai1 canale B 100 kw max EIRP

Rai2 canale 23 2000 kw max EIRP

Rai 3 Lombardia canale 35 2000 kw max EIRP

Rai 3 Piemonte canale 36 250 kw max EIRP
 
Come mai c'è una differenza così grande tra il Raitre Lombardia sul 35 e il Raitre Piemonte sul 36? Ecco perchè nessuno lo riceve...
 
Mi sembra che si stia uscendo da un concetto basilare: la Rai, anche volendo, non avrebbe mai potuto spegnere gli impianti di trasmissione in banda I e III per trasferire Rai Uno su frequenze UHF.

Il perchè è molto semplice e riguarda due motivi:

1) Tutti gli impianti riceventi sarebbero stati da modificare integralmente: ci pensate? Tutta la Pianura Padana avrebbe dovuto modificare gli impianti riceventi per non rimanere senza Rai Uno.
2) L' UHF nel corso degli anni si è affollato paurosamente, per cui scordiamoci che l' accensione di qualsiasi canale in UHF su cui trasferire Rai Uno potesse coprire la stessa identica area che copre lo storico B, ameno di non afre incetta di frequenze da Torino a Bologna a Padova. Stesso identico discorso per il Venda.

Pertanto, si è deciso di lasciare Rai Uno in VHF: senza dover modificare tutti gli impianti riceventi, senza svenarsi ad accaparrarsi frequenze, senza modificare la qualità di ricezione. E utilizzando potenze ben più basse...
 
Stefano83 ha scritto:
Come mai c'è una differenza così grande tra il Raitre Lombardia sul 35 e il Raitre Piemonte sul 36? Ecco perchè nessuno lo riceve...

Oltre alla potenza penso vi sia differenza anche all' impianto radiante.
Ma tutto questo si ricollega al mio discorso: il 36 è stato acceso ad etere ormai saturo: se fosse stato acceso nel 1954 allora poteva avere la stessa identica copertura del B e degli altri due, ma essendo stato attivato in tempi in cui l' etere era già pieno, per forza di cose ha un area di copertura ben più limitata.
 
AlexRamones ha scritto:
Mi sembra che si stia uscendo da un concetto basilare: la Rai, anche volendo, non avrebbe mai potuto spegnere gli impianti di trasmissione in banda I e III per trasferire Rai Uno su frequenze UHF.

Il perchè è molto semplice e riguarda due motivi:

1) Tutti gli impianti riceventi sarebbero stati da modificare integralmente: ci pensate? Tutta la Pianura Padana avrebbe dovuto modificare gli impianti riceventi per non rimanere senza Rai Uno.
2) L' UHF nel corso degli anni si è affollato paurosamente, per cui scordiamoci che l' accensione di qualsiasi canale in UHF su cui trasferire Rai Uno potesse coprire la stessa identica area che copre lo storico B, ameno di non afre incetta di frequenze da Torino a Bologna a Padova. Stesso identico discorso per il Venda.

Pertanto, si è deciso di lasciare Rai Uno in VHF: senza dover modificare tutti gli impianti riceventi, senza svenarsi ad accaparrarsi frequenze, senza modificare la qualità di ricezione. E utilizzando potenze ben più basse...

Ciao, spostando Rai1 in IV banda, non ci sarebbe stato nulla da modificare, perchè parecchie province ricevono gia Rai2/3 dalla stessa banda.
Controlla la copertura su http://www.raiway.rai.it
Avresti risparmiato un'antenna, e la centralina avrebbe anche potuto non avere l'ingresso della I.
Anche sul punto 2 non sono d'accordo; a Torino Bologna e Padova non ricevi dal Penice, ci sono ripetitori + vicini.
Il Penice serve Piemonte orientale, buona parte della Lombardia ed Emilia occidentale.
Rai2/3 non tx dal Penice in IV dall'altro ieri... Dovevano svegliarsi tempo fa; ovviamente, farlo 5 anni fa non avrebbe gia avuto + senso.
Anche sulle potenze, il discorso è relativo; nel senso che i sistemi radianti per il ch B, a parità di guadagno, sono ben + grandi di quelli per la IV banda.
A che serve poter utilizzare 1/3 della potenza se poi sei costretto a riempire un traliccio di 60m con antenne di un solo canale?
Va beh che magari sono di loro proprietà e non hanno interesse ad affittare parti di traliccio ad altri, ma non lo trovo un discorso molto sensato.
Anche perchè adesso, nel sito di cui sopra, trovi la sezione "tower rental", per cui hanno aperto gli occhi anche loro...
Io la penso così.
Se poi dietro c'è anche il solito accrocchio politico, allora cade tutto il discorso...
Marco.
 
Marco Spalluzzi ha scritto:
Ciao, spostando Rai1 in IV banda, non ci sarebbe stato nulla da modificare, perchè parecchie province ricevono gia Rai2/3 dalla stessa banda.

su questo sono d'accordo, ma rimane senz'altro il probleme di reperire una frequenza libera in tutta l'area di potenziale copertura negli anni odierni, certo se fosse stato fatto negli anni 70, diciamo al tempo della realizzazione di rai3, forse ora il B sarebbe spento. certamente col digitale si trovaerà spazio, se faranno le sfn.
da dire che in moltissime zone dove i canali sono meno affollati, i vari B e C sono sati sostituiti o sono in simulcast con frequeze di RAI1 in UHF.
Marco Spalluzzi ha scritto:
Controlla la copertura su http://www.raiway.rai.it
Avresti risparmiato un'antenna, e la centralina avrebbe anche potuto non avere l'ingresso della I.

certamente sarebbe stato un vantaggio
Marco Spalluzzi ha scritto:
Anche sul punto 2 non sono d'accordo; a Torino Bologna e Padova non ricevi dal Penice, ci sono ripetitori + vicini..

sempre comunque in VHF, addirittura a Torino il problematico C
Marco Spalluzzi ha scritto:
Il Penice serve Piemonte orientale, buona parte della Lombardia ed Emilia occidentale.
Rai2/3 non tx dal Penice in IV dall'altro ieri... Dovevano svegliarsi tempo fa; ovviamente, farlo 5 anni fa non avrebbe gia avuto + senso..

non ho capito il senso dalla frase....
Marco Spalluzzi ha scritto:
Anche sulle potenze, il discorso è relativo; nel senso che i sistemi radianti per il ch B, a parità di guadagno, sono ben + grandi di quelli per la IV banda.
A che serve poter utilizzare 1/3 della potenza se poi sei costretto a riempire un traliccio di 60m con antenne di un solo canale?.

Risparmiare costosi amplificatori finali e corrente elettrica, un volta che il traliccio lo hai tirato su rimane dove è e non ha certamente spese di manutenzione paragonabili alla differenza di assorbimento elettrico negli anni ta apparati di così diversa potenza (tra VHF e UHF)
Marco Spalluzzi ha scritto:
Va beh che magari sono di loro proprietà e non hanno interesse ad affittare parti di traliccio ad altri, ma non lo trovo un discorso molto sensato.
Anche perchè adesso, nel sito di cui sopra, trovi la sezione "tower rental", per cui hanno aperto gli occhi anche loro....

Ci guadagneranno anche, ma mi sembra che ultimamente questi tralicci vecchi di 50 anni siano un poco sovraccarichi tra antenne telefoniche, parabole di trasferimento eccc.
tanto che nella mia città la rai ha presentato un progetto per la sostituzione del vecchio traliccio e la costruzione di uno nuovo, dal momento che anni scorsi sono stati fatti dei lavori di rinforzo, ma se ci aggiungono ancora qualche cosa ci sono seri pericoli di staticità del tutto
Marco Spalluzzi ha scritto:
Io la penso così.
Se poi dietro c'è anche il solito accrocchio politico, allora cade tutto il discorso...

bb
Marco.
 
si la RAI si sarebbe dovuta muover molto tempo addietro ma anche questa idea di abbandonare la terza banda è pure lei molto vecchia e mai attuata

La RAI ha sostanzialmente dormito sugli allori vedasi anche la questione della terza rete regionale della regione giusta

Sulla VHF se si parla di potenze ERP c'è quindi di mezzo il gudagno dell'antenna e ad es un pannello VHF ha un guadagno minore e come hanno detto anche altri la ad es voler comporre un sistema radiante VHF ad es con 16 piani in uhf sono circa 18 metri di antenna mentre in vhf terza banda sono oltre 25 metri e comunque il guadagno risultante dell'impianto radiante è minore per via del minor guadagno dei singoli pannelli(10 del VHF contro anche 14 dell'UHF)

E' però minore l'attenuazione
 
manfabox ha scritto:
sempre comunque in VHF, addirittura a Torino il problematico C

Sì a Torino c'è il C che è problematico, ma Rai1 è ricevibile anche in V banda UHF dalla stessa postazione sul ch. 55 orizzontale. Perchè a Torino hanno messo Rai1 in UHF e dal Penice non l'hanno mai fatto?

Forse per il fatto che il C è un po' illegale e andava spento?
 
manfabox ha scritto:
non ho capito il senso dalla frase....

Intendevo dire che sarebbe stato molto meglio mettersi in IV banda ai tempi in cui Rai2/3 sono stati attivati in tale banda sul Penice.
Nei successivi 30 anni avrebbero risparmiato 1 antenna a milioni di installazioni, con benefici economici e di semplicità degli impianti riceventi.
Farlo anche solo 5 anni fa, sarebbe stato tardi; troppo affollamento.
Marco.
 
Marco Spalluzzi ha scritto:
Intendevo dire che sarebbe stato molto meglio mettersi in IV banda ai tempi in cui Rai2/3 sono stati attivati in tale banda sul Penice.
Nei successivi 30 anni avrebbero risparmiato 1 antenna a milioni di installazioni, con benefici economici e di semplicità degli impianti riceventi.
Farlo anche solo 5 anni fa, sarebbe stato tardi; troppo affollamento.
Marco.
Ai tempi di RAI 2 magari sì, ma ai tempi in cui attivarono RAI 3 (1979) l'etere era già bello affollato nel bacino d'utenza di Roma, posso immaginare in Pianura Padana... :icon_rolleyes:
...E risparmio di raccontare i casini che nacquero quando attivarono i canali 43 da Monte Mario e sopratutto il 39 da Monte Cavo! :eusa_whistle:
 
AG-brasc ha scritto:
Ai tempi di RAI 2 magari sì, ma ai tempi in cui attivarono RAI 3 (1979) l'etere era già bello affollato nel bacino d'utenza di Roma, posso immaginare in Pianura Padana... :icon_rolleyes:
...E risparmio di raccontare i casini che nacquero quando attivarono i canali 43 da Monte Mario e sopratutto il 39 da Monte Cavo! :eusa_whistle:

racconta racconta :D comunque per la terza rete furono riservate le frequenze ma ovviamente nessuno se ne curò fino a quando accesero per davvero la rai 3
 
AG-brasc ha scritto:
Ai tempi di RAI 2 magari sì, ma ai tempi in cui attivarono RAI 3 (1979) l'etere era già bello affollato nel bacino d'utenza di Roma, posso immaginare in Pianura Padana... :icon_rolleyes:
...E risparmio di raccontare i casini che nacquero quando attivarono i canali 43 da Monte Mario e sopratutto il 39 da Monte Cavo! :eusa_whistle:
Ogni regione ha avuto le sue...
da noi il 48 che fu assegnato a Rai Tre, era un canale ormai storico (Marcucci - Montecarlo, se non sbaglio)
Per non parlare della disfida di Monte Serra in Toscana....
 
Indietro
Alto Basso