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TIM multata su richiesta di un consumatore

ERCOLINO

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Roma - 60.100 euro è l'importo della multa comminata a TIM per l'ingannevolezza del messaggio pubblicitario relativo alla promozione "-50 euro - Entra in TIM. Parole e messaggi a 1 centesimo fino a Natale e sconto sui telefonini fino a 50 euro". La delibera, come sempre in questi casi, è dell'Antitrust, che dimostra in queste ultime settimane un dinamismo notevole sul fronte del controllo delle pubblicità ingannevoli nel settore telefonico.
Come si legge nel bollettino pubblicato ieri dall'Authority, l'esposto, in questo caso, non è stato inoltrato da un operatore concorrente o da un'associazione di difesa dei consumatori: la richiesta di intervento è stata effettuata da un solo consumatore, attirato dalla presunta ingannevolezza del messaggio sopra citato, stampato su un cartellone pubblicitario affisso in una via di Milano.



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mettece pure questa .....
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato la Tim per i messaggi pubblicitari legati all’offerta “1Xtutti” trasmessi in tv, sulla stampa e su internet mentre non ha ritenuto ingannevole l’offerta pubblicizzata telefonicamente. La Tim dovrà pagare 71.000 euro di multa. In particolare, per i messaggi in Tv, l’Antitrust ha rilevato che si sarebbe pubblicizzata “con enfasi la possibilità di chiamare e ricevere telefonate nazionali ed estere, nonché inviare i messaggi, al costo di un centesimo di euro al minuto o a messaggio”, mentre le effettive condizioni di fruibilità, date in sovrimpressione in modo non leggibile, avrebbero mostrato che le condizioni di fruibilità erano diverse. Anche nel messaggio diffuso via stampa la commissione ha evidenziato che “per le sue modalità di presentazione e per le omissioni evidenziate contiene una serie di elementi che, valutati nel loro complesso, sono idonei a suscitare nei consumatori falsi affidamenti in ordine alle effettive caratteristiche e condizioni di fruibilità dell’offerta tariffaria, non consentendo loro di avere una chiara percezione dell’esistenza” ad esempio, di scatti alla risposta sia sul traffico effettuato che su quello ricevuto o della possibilità che la tariffa promozionale di 1 centesimo di euro non si applichi necessariamente nello stesso paese sia al traffico effettuato sia a quello ricevuto. Infine, per quanto riguarda le informazioni sull’offerta fornite dal 119, l’istruttoria ha invece constatato che “le istruzioni fornite da Tim agli operatori del servizio clienti appaiono chiare e corrette” e che, quindi, eventuali discrepanze sulle condizioni di offerta possono essere frutto di “un’incongrua esposizione delle condizioni dell’offerta da parte dell’operatrice telefonica”. Un disguido, insomma, non suscettibile di comportare valutazioni di ingannevolezza.
“La multa dell’Antitrust a Tim per pubblicità ingannevole è sicuramente una notizia positiva – afferma il Codacons – ma l’irrisorietà della multa vanifica i suoi effetti benefici”.
Secondo l’associazione per un colosso come Tim pagare una sanzione così bassa è “vantaggioso”, anche perché grazie alla pubblicità ingannevole dell’offerta commerciale, ha incassato somme assai maggiori. “Sarebbe invece opportuno – continua il Codacons – non solo inasprire gli importi delle sanzioni, aggiungendo magari uno zero, ma anche studiare meccanismi di indennizzi diretti per gli utenti, ossia forme di risarcimento in denaro per quei clienti/consumatori ingannati da una pubblicità scorretta”.


Fonti: Codacons
 
60.000/70.000 € non costa poi molto ingannare gli utenti.
Forse, facendo bene i conti, gli conviene dire le peggiori baggianate per attirare i clienti e pagare una multa che sembra ridicola rispetto ai costi delle campagne pubblicitarie
 
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