Gruppo Digicast apre al multimediale: i quattro canali offerti in vod su un portale web; Planet anche su Dtt e terrestre. La raccolta a Prs
Coincide con l’inizio della primavera la svolta strategica del Gruppo Digicast. Daily Media è in grado di anticipare i principali contenuti della conferenza stampa che il gruppo ha convocato per venerdì a Villa Borghese a Roma (“Digicast e il futuro dell’editoria televisiva: iniziative e nuovi assetti societari”, ore 11, Casa del Cinema, Largo Marcello Mas*****nni 1). Il presidente di Digicast Gianluca Paladini, e il direttore generale Giusto Toni annunceranno la decisione del gruppo di aprire a più modelli di distribuzione del segnale e del prodotto. Che tradotto significa: arrivare al pubblico non più solamente attraverso la televisione satellitare. Ad oggi le cinque emittenti targate Digicast hanno questa distribuzione. Jimmy è presente nel bouquet basic di Sky, Sailing Channel è inserita nella sezione “Sport” sempre di Sky, Sailing International è solo all’estero su 45 piattaforme, Caccia e Pesca si può vedere à la carte e infine Planet trasmette sul satellite, ma in chiaro. A breve invece verranno attivati nuovi canali distributivi, il primo dei quali sarà il web. «Siamo in una fase avanzata per aprire una iptv entro i prossimi tre mesi - precisa Paladini che, poi, aggiunge: -stiamo lavorando a organizzare il versante dell’offerta che sicuramente avrà il suo centro nel cinema classico. Ma non solo. La nostra idea è di costruire una web tv in grado di avanzare un’offerta in video on demand dei palinsesti separati di Caccia e Pesca. Infine anche Planet andrà sul web». Su internet quindi Digicast lancerà un vero e proprio portale che per il momento ha un nome provvisorio, Digicast Tv. Il progetto ha una stima di costo, 300.000 euro. La raccolta sarà in mano a Prs che ha già Planet e Caccia e Pesca (mentre Jimmy e Sailing Channel sono in portafoglio a Sky Pubblicità). «Per ora non abbiamo definito quale tipologia di target andremo a colpire - continua Paladini -: ci apprestiamo a esplorare un settore nuovo come la web tv attraverso un’offerta articolata e bilingue, in italiano e inglese». Ma le novità non riguardano solo il web. La strategia di differenziazione del gruppo si sta orientando verso la ricalibratura dei prodotti editoriali. Planet, ad esempio, diventerà progressivamente un canale di approfondimento giornalistico con la tendenza al sociale e all’ambiente, ma anche con un approccio critico nei confronti dei governi. In questa direzione il canale sta acquisendo i diritti delle produzioni di alcune grandi organizzazioni mondiali come l’Onu e l’Unicef. «Attualmente Planet va in onda in chiaro sul satellite e quindi al di fuori del bouquet della piattaforma Sky – precisa sempre il presidente di Digicast Paladini –: questa scelta sta iniziando a pagare. Difatti arrivano molte email di gente che ha scoperto il canale in questo modo. Perchè oltre al pubblico di Sky che guarda Planet sul canale 828 ne esiste un altro che ha la parabola ed è culturalmente evoluto perchè si rivolge anche alle emittenti internazionali. Detto questo – conclude il presidente di Digicast - anche la distribuzione di Planet si modificherà. Progressivamente si trasformerà in un canale multipiattaforma, che oltre al satellite, trasmetterà sul web, sul digitale terrestre, ma anche su alcuni circuiti di televisioni locali in chiaro».
Coincide con l’inizio della primavera la svolta strategica del Gruppo Digicast. Daily Media è in grado di anticipare i principali contenuti della conferenza stampa che il gruppo ha convocato per venerdì a Villa Borghese a Roma (“Digicast e il futuro dell’editoria televisiva: iniziative e nuovi assetti societari”, ore 11, Casa del Cinema, Largo Marcello Mas*****nni 1). Il presidente di Digicast Gianluca Paladini, e il direttore generale Giusto Toni annunceranno la decisione del gruppo di aprire a più modelli di distribuzione del segnale e del prodotto. Che tradotto significa: arrivare al pubblico non più solamente attraverso la televisione satellitare. Ad oggi le cinque emittenti targate Digicast hanno questa distribuzione. Jimmy è presente nel bouquet basic di Sky, Sailing Channel è inserita nella sezione “Sport” sempre di Sky, Sailing International è solo all’estero su 45 piattaforme, Caccia e Pesca si può vedere à la carte e infine Planet trasmette sul satellite, ma in chiaro. A breve invece verranno attivati nuovi canali distributivi, il primo dei quali sarà il web. «Siamo in una fase avanzata per aprire una iptv entro i prossimi tre mesi - precisa Paladini che, poi, aggiunge: -stiamo lavorando a organizzare il versante dell’offerta che sicuramente avrà il suo centro nel cinema classico. Ma non solo. La nostra idea è di costruire una web tv in grado di avanzare un’offerta in video on demand dei palinsesti separati di Caccia e Pesca. Infine anche Planet andrà sul web». Su internet quindi Digicast lancerà un vero e proprio portale che per il momento ha un nome provvisorio, Digicast Tv. Il progetto ha una stima di costo, 300.000 euro. La raccolta sarà in mano a Prs che ha già Planet e Caccia e Pesca (mentre Jimmy e Sailing Channel sono in portafoglio a Sky Pubblicità). «Per ora non abbiamo definito quale tipologia di target andremo a colpire - continua Paladini -: ci apprestiamo a esplorare un settore nuovo come la web tv attraverso un’offerta articolata e bilingue, in italiano e inglese». Ma le novità non riguardano solo il web. La strategia di differenziazione del gruppo si sta orientando verso la ricalibratura dei prodotti editoriali. Planet, ad esempio, diventerà progressivamente un canale di approfondimento giornalistico con la tendenza al sociale e all’ambiente, ma anche con un approccio critico nei confronti dei governi. In questa direzione il canale sta acquisendo i diritti delle produzioni di alcune grandi organizzazioni mondiali come l’Onu e l’Unicef. «Attualmente Planet va in onda in chiaro sul satellite e quindi al di fuori del bouquet della piattaforma Sky – precisa sempre il presidente di Digicast Paladini –: questa scelta sta iniziando a pagare. Difatti arrivano molte email di gente che ha scoperto il canale in questo modo. Perchè oltre al pubblico di Sky che guarda Planet sul canale 828 ne esiste un altro che ha la parabola ed è culturalmente evoluto perchè si rivolge anche alle emittenti internazionali. Detto questo – conclude il presidente di Digicast - anche la distribuzione di Planet si modificherà. Progressivamente si trasformerà in un canale multipiattaforma, che oltre al satellite, trasmetterà sul web, sul digitale terrestre, ma anche su alcuni circuiti di televisioni locali in chiaro».
Autore: Mauro Scarpellini
Testata: Daily Media