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Da dopodomani il campionato di calcio degli Stati Uniti sarà visibile ogni settimana in diretta su SKY. Gli States saranno avversari dell’Italia nella prima fase dei Mondiali. Per loro e’ la quinta partecipazione consecutiva.
A circa tre mesi dall’inizio della nuova avventura mondiale, il campionato made in Usa riapre i battenti. Agli americani viene servito l’antipasto che condurrà al banchetto di Germania 2006. Anche in Italia sarà possibile seguire la stagione calcistica a stelle e strisce. Sarà SKY, ogni fine settimana, a trasmettere un match della Mls. La tv satellitare arricchisce con una nuova esclusiva l’offerta relativa al calcio internazionale per seguire da vicino i giocatori già nel giro della selezione del Ct Bruce Arena e che, il prossimo 17 giugno, affronteranno gli Azzurri a Kaiserslautern.
La quinta partecipazione consecutiva degli States alla fase finale del mondiale non è frutto del caso. Il soccer nel nuovo continente è maturato sia dal punto di vista tecnico che tattico. Dai tempi del Cosmos di Pelè, Cruyff, Beckembauer e Long John Chinaglia, un po’ folkloristici pre la verità, con quei grandi pupazzi tutti marchi e sponsor che ricacciavano fuori dalla rete, in gare ufficiali, palloni-goal sotto gli occhi impassibili, e miopi, degli arbitri, sono passati oltre trent’anni.
E, dopo aver attraversato periodi difficili, il “Dio pallone” è riuscito a farsi strada ovunque, anche negli Stati Uniti. Un’impresa non facile dato che quella tradizione sportiva era ed è legata con forza al football, al basket, al baseball e all’hockey. Era l’estate del 1994 quando il mondiale americano prima stimolò l’interesse e poi avvicinò definitivamente la superpotenza al calcio. È qui, forse, la chiave per interpretare l’interesse, sempre maggiore, creatosi attorno alla Major League Soccer. Sull’onda di quel successo, alcuni calciatori americani si trasformarono addirittura in prodotti da esportazione pre i grandi campionati europei. Da noi il più noto e’ stato di sicuro il coreografico Alexi Lalas, due stagioni nel Padova in serie A.
Una crescita avvenuta con la complicità di chi ha scelto la Mls (fino al 1984 North American Soccer League) per completare, spesso per concludere, la carriera. Nel 1977 fu Pelè a condurre i New York Cosmos alla vittoria finale. In quella squadra c’era anche Giorgio Chinaglia, che nella sua storia calcistica aveva già fatto la fortuna della Lazio. Non sono pochi gli italiani che hanno intrapreso questa avventura: Damiani, Galderisi, Caricola, Zenga e Donadoni sono illustri esponenti di un gruppo di giocatori emigrati per passione, ma anche per i sontuosi ingaggi. Negli Usa, inoltre, cominciano a fiorire anche i primi talenti locali. Si pensi a Freddy Adu, attaccante classe ’89 ora in forza al Dc United di Washington.
In attesa, insomma, che anche negli Usa il calcio possa prendersi il titolo di sport più bello del mondo, riparte la Major League Soccer e saranno i Los Angeles Galaxy, detentori del titolo, a vestire i panni della squadra da battere.
Ad inaugurare la stagione su SKY sarà il match “Fc Dallas-Chicago Fire”, in onda alle 23.00 di sabato 1 aprile, su SKY Calcio 3.
A circa tre mesi dall’inizio della nuova avventura mondiale, il campionato made in Usa riapre i battenti. Agli americani viene servito l’antipasto che condurrà al banchetto di Germania 2006. Anche in Italia sarà possibile seguire la stagione calcistica a stelle e strisce. Sarà SKY, ogni fine settimana, a trasmettere un match della Mls. La tv satellitare arricchisce con una nuova esclusiva l’offerta relativa al calcio internazionale per seguire da vicino i giocatori già nel giro della selezione del Ct Bruce Arena e che, il prossimo 17 giugno, affronteranno gli Azzurri a Kaiserslautern.
La quinta partecipazione consecutiva degli States alla fase finale del mondiale non è frutto del caso. Il soccer nel nuovo continente è maturato sia dal punto di vista tecnico che tattico. Dai tempi del Cosmos di Pelè, Cruyff, Beckembauer e Long John Chinaglia, un po’ folkloristici pre la verità, con quei grandi pupazzi tutti marchi e sponsor che ricacciavano fuori dalla rete, in gare ufficiali, palloni-goal sotto gli occhi impassibili, e miopi, degli arbitri, sono passati oltre trent’anni.
E, dopo aver attraversato periodi difficili, il “Dio pallone” è riuscito a farsi strada ovunque, anche negli Stati Uniti. Un’impresa non facile dato che quella tradizione sportiva era ed è legata con forza al football, al basket, al baseball e all’hockey. Era l’estate del 1994 quando il mondiale americano prima stimolò l’interesse e poi avvicinò definitivamente la superpotenza al calcio. È qui, forse, la chiave per interpretare l’interesse, sempre maggiore, creatosi attorno alla Major League Soccer. Sull’onda di quel successo, alcuni calciatori americani si trasformarono addirittura in prodotti da esportazione pre i grandi campionati europei. Da noi il più noto e’ stato di sicuro il coreografico Alexi Lalas, due stagioni nel Padova in serie A.
Una crescita avvenuta con la complicità di chi ha scelto la Mls (fino al 1984 North American Soccer League) per completare, spesso per concludere, la carriera. Nel 1977 fu Pelè a condurre i New York Cosmos alla vittoria finale. In quella squadra c’era anche Giorgio Chinaglia, che nella sua storia calcistica aveva già fatto la fortuna della Lazio. Non sono pochi gli italiani che hanno intrapreso questa avventura: Damiani, Galderisi, Caricola, Zenga e Donadoni sono illustri esponenti di un gruppo di giocatori emigrati per passione, ma anche per i sontuosi ingaggi. Negli Usa, inoltre, cominciano a fiorire anche i primi talenti locali. Si pensi a Freddy Adu, attaccante classe ’89 ora in forza al Dc United di Washington.
In attesa, insomma, che anche negli Usa il calcio possa prendersi il titolo di sport più bello del mondo, riparte la Major League Soccer e saranno i Los Angeles Galaxy, detentori del titolo, a vestire i panni della squadra da battere.
Ad inaugurare la stagione su SKY sarà il match “Fc Dallas-Chicago Fire”, in onda alle 23.00 di sabato 1 aprile, su SKY Calcio 3.