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Niente da nascondere

Copperfield

Digital-Forum Platinum Master
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5 Giugno 2003
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Deludente come pochi. La coppia Binoche-Auteuil non basta a dar vita ad una sceneggiatura clinicamente morta in partenza.

*
 
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Semplicemente favoloso, invece: uno dei film più belli della stagione. Dopo Il tempo dei lupi che ha deluso molti (ma non me), Haneke torna alla grande.

Voto: ****
 
HA, HA, HA...HA, HA, HA.....HA, HA, HA........semplicemente magistrale, gahan:lol:
Ti prego, dimmi cosa ci hai visto. Devo per forza essermi perso qualcosa.:sad:
 
Evidentemente, come per Broken Flowers, è uno di quei generi di film che non incontrano la tua sensibilità intellettuale. :eusa_think: E' uno di quei film che se ti fermi a guardare la trama come intuisco hai fatto tu, come si dice, "stai fresco"... :evil5:
 
Ecco qualche recensione ma non mi sono chiarito le idee.
Mi sa che attendo altri commenti prima di decidermi a vederlo, anche se come sapete mi fido di Gahan :D
 
Eh eh... Fai bene... Visto che siamo in vena di recensioni esterne, ce n'è un'altra qui.

Buona Pasqua, compare ritrovato. :icon_wink:
 
gahan ha scritto:
Evidentemente, come per Broken Flowers, è uno di quei generi di film che non incontrano la tua sensibilità intellettuale. :eusa_think:
cioè, mi stai dando del deficiente?
 
gahan ha scritto:
Eh eh... Fai bene... Visto che siamo in vena di recensioni esterne, ce n'è un'altra qui.
Eviterei il solito egocentrismo che ti caratterizza, decisamente fastidioso. Così come la ricomparsa delle autocitazioni.
 
COPPERFIELD ha scritto:
cioè, mi stai dando del deficiente?
Direi di no... :icon_confused: Quanto al mio "egocentrismo": mi chiedevi cosa ci ho visto e io ti ho risposto. :icon_wink:
 
No: ho detto che hai una sensibilità che è evidentemente diversa dalla mia (nel caso di Broken Flowers, anche da quella di andag e manicot, che non sono esattamente parte della critica di massa) verso determinati tipi di film. :eusa_think:
 
Cito testualmente:

"uno di quei generi di film che non incontrano la tua sensibilità intellettuale"

"hai una sensibilità che è evidentemente diversa dalla mia"

Ti sembra che suonino allo stesso modo? A me no.
Comunque, inutile intasare il thread con discussioni non inerenti direttamente la sua sostanza.
Ave.
 
Non incontrano la tua sensibilità intellettuale perché è diversa dalla mia: mi sembra lo stesso concetto... :eusa_think: Comunque, buona Pasquetta. :icon_wink:
 
gahan ha scritto:
Eh eh... Fai bene... Visto che siamo in vena di recensioni esterne, ce n'è un'altra qui.

Buona Pasqua, compare ritrovato. :icon_wink:

Buona Pasqua anche a te :D
PS. Complimenti per la tua rassegna del film :icon_cool:
 
E' molto piaciuto anche a me, con un piccolo distinguo che dico sotto.

Haneke secondo me resta uno dei pochi che ancora coinvolgono, intrigano e giocano con lo spettatore senza bisogno di mezzi o effetti pirotecnici, ma con il semplice uso del linguaggio cinematografico, del fuoricampo e dell'ellissi; ribaltando il significato delle inquadrature; confondendo le carte delle oggettive e delle soggettive.

Certo chi si aspetta un giallo classico, con l'inchiodamento del colpevole, resta deluso. Questo è uno dei requiem al giallo.
Ed in effetti, il mio piccolo appunto, mi sembra che la non(?)conclusione finale arrivi con qualche forzatura su certe premesse di sceneggiatura. Dettagli.

L'ultimissima inquadratura, fissa tanto per cambiare (oggettiva? soggettiva?) aggiunge un tassello importante ma non risolutore (anzi) proprio mentre partono i titoli di coda.

Tutto questo può piacere, o può fare incavolare, ma penso che far discutere sia uno degli obiettivi di Haneke.
Che nel frattempo ci ha dato un paio d'ore di grande cinema (secondo me).

****
 
Film favoloso.

La chiave di lettura sta nel fatto che non si tratta di un thriller (come viene "venduto" ad esempio da Satellite) ma solo di un pretesto per analizzare il senso di colpa. Quindi il finale aperto non è un tradimento nei confronti dello spettatore ma la possibilità di interpretare la vicenda secondo la propria sensibilità. Dialoghi essenziali, personaggi schiacciati dal proprio ruolo e interminabili (non a caso) piani sequenza fanno da corollario ad una delle pellicole piu' inquietanti degli ultimi anni.

E quando gli antichi scheletri nell'armadio (singoli e collettivi) verranno a bussare alla nostra porta..cosa faremo? Andremo a dormire nudi e pieni di incubi (come D.Auteuil alla fine del film) o li affronteremo una volta per tutte?

****
 
giustissimo... il tema centrale è il senso di colpa e l'emersione del rimosso nel privato (Georges/Majid) e in una intera nazione (Francia/algerini).

ma c'è comunque una traccia "gialla", anche se di un giallo alla Durrenmatt: in tempi di reality, di falsi film-verità e di telecamere ovunque, le immagini perdono sempre più significato, o meglio diventa sempre più difficile capirne il significato.

E' un'inquadratura neutra, narrativa, oggettiva o trasparente che dir si voglia, quella che stiamo vedendo?
O è un'immagine manipolata da qualcuno?
Oppure ancora, è l'occhio di qualcuno che (ci) spia?

A poco a poco il film confonde le cose (proprio come succede nella realtà), toglie certezze e semina dubbi. Per niente consolatorio (proprio come la realtà...)
 
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