C'è una sola semplice verità in tutto questo: "qualcuno" (il solito) ha deciso che l'informazione deve essere uniformata e standardizzata a suo piacimento e utilità (e le Elezioni Regionali sono per Lui l'ennesimo test di popolarità).
Il regolamento sulla "par condicio" è giusto che ci sia, ma poteva applicarsi come si è sempre fatto, anche a costo di qualche sbavatura e di qualche multa. D'altronde solo l'informazione che piace al "regime" (anche senza virgolette, oramai) "fila liscia come l'olio (di ricino)", ma non appassiona (vedasi l'appannamento di "Porta a Porta", prima di tutto negli ascolti, al contrario di AnnoZero e Ballarò).
Poi, le regole previste per il procedimento elettorale sono fondamentali ed intangibili a procedimento già avviato, pena il decadere di tutto il sistema.
Che poi, in "par condicio" venga dato uguale spazio a tutti i partecipanti è/sarebbe il "sale della democrazia" perchè quando c'è una nuova competizione elettorale, tutti devono partire da zero, senza vantaggi particolari per chi è stato "più forte" nelle precedenti tornate elettorali. Altrimenti, il più forte si rafforza sempre più e gli altri hanno reali minori chances di affermarsi (credo sia un principio semplice e fondamentale, ma la propaganda funziona bene e fa anche credere, come giusti e sacrosanti, principi infami). Paese sempre più brutto e intontito dal telepopulismo (ovvero: come una democrazia, attraverso il controllo distorto della maggioranza dei principali mezzi di comunicazione da parte di pochi/di uno, diventa annacquata e, pur restando formalmente tale, si avvicina più ad altre forme statuali meno - anche molto meno - democratiche).
Avete nostalgia delle risse continue, del sovrapporsi delle parole, degli insulti, delle trasmissioni scandalosamente faziose? 
Io no! 
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