Durante la prima ondata amici, vip e politici avevano accesso a tamponi e antivirali ai primi sintomi, mentre i comuni mortali morivano a casa o in ambulanza con la bombola di ossigeno esaurita.
Clamoroso fu il caso di Zingaretti, positivo e messo immediatamente sotto profilassi antivirale come ammesso anche da lui stesso.
La vigile attesa per il covid era solo un modo per limitare la gente che arrivava in ospedale, qualsiasi terapia di supporto dava maggiori garanzie di sopravvivenza se applicata ai primi sintomi. La frase tipica dei medici, soprattutto quando si parlava di persone giovani o di mezza età che non ce l'avevano fatta era "se fosse arrivato in reparto prima".
Anche durante la seconda ondata, quando in alcuni ospedali cominciavano ad essere disponibili gli anticorpi monoclonali, altro che attesa dei sintomi, chi era a rischio si è salvato correndo in ospedale ancor prima di aspettare il calo di saturazione.