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Quo vadis baby

vmoscato

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2 Settembre 2003
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Il nuovo film di Salvatores è un noir senz'altro originale. Ottima l'ambientazione notturna bolgnese la fotografia che aiutano a creare un'atmosfera tenebrosa. Interessante anche l'idea della riscostruzione della vicenda della sorella della protagonista attraverso le VHS.
Uno dei temi dominanti del film è in effetti proprio il cinema stesso (a partire dal titolo che è una citazione da "l'ultimo tango a Parigi"), che però guardiamo attraverso gli occhi della protagonista che invece non lo ama nemmeno un pochettino, ed anche per questo non riesce a capire fino in fondo sua sorella aspirante attrice (anche il finale è fortemente emblematico in tal senso..).
Ottima la performance di Angela Baraldi, ma anche tutti gli altri attori sono davvero convincenti.

** 1/2
 
Lontano anzi, lontanissimo dalle migliori prove del passato, Salvatores confeziona un bella noia di film, condito di irrazionalità che balzano agli occhi anche del più sprovveduto (non rivelo nulla per non rovinare qualcosa a chi non l'ha visto) degli spettatori.
Insulso, inconcludente. E recitato da pena (a parte Gigio Alberti, l'unico a salvarsi).

*
 
Ha il suo fascino, forse più per un discorso esterno legato allo sguardo cinematografico con tutte le sue deformazioni e, nel caso, capacità svelatrici. Un esperimento interessante, ma un po' troppo chiuso su sé stesso e dunque poco generoso nei confronti dello spettatore.

Voto: **
 
COPPERFIELD ha scritto:
Lontano anzi, lontanissimo dalle migliori prove del passato, Salvatores confeziona un bella noia di film, condito di irrazionalità che balzano agli occhi anche del più sprovveduto (non rivelo nulla per non rovinare qualcosa a chi non l'ha visto) degli spettatori.
Insulso, inconcludente. E recitato da pena (a parte Gigio Alberti, l'unico a salvarsi).

*

Concordo in pienissimo, nulla a che vedere con Mediterraneo oppure Turné.

Ma già in "Non ho paura" non ho trovato il Salvatores che avevo apprezzato, e continuo ad apprezzare, nei primi films.
 
anche se non ho visto "quo vadis..." mi permetto di dissentire da quanto detto da Belluomo. "io non ho paura" forse sarà diverso dai precedenti di Salvatores, ma è un gran film. Straordinario nelle armosfere, "rende" il libro come poche altre trasposizioni, oltre alla bella prova del piccolo protagonista. Sopra tutto, una colonna sonora perfetta (Sherman Bosso).
ciauz
 
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