Ciao Stefano83
ovviamente collega tranquillamente a terra come riesci: E' sufficiente un conduttore giallo/verde (detta volgarmenta cordina) da 1,5 mmq da collegare all'impianto di terra comune e quindi al polo centrale della presa più vicina. Dopo non avvertirai più nessuna scossa perchè l'involucro si porterà allo stesso potenziale della persona cioè zero, quello del terreno appunto. Noi avvertiamo le differenze di potenziale, poichè siamo appogiati sempre al terreno, ci troviamo sempre al potenziale zero, ecco perchè le masse devono essere collegate a terra. Così qualsiasi massa collegata a terra si trova anch'essa allo zero come il nostro corpo. In caso di difetto di isolamento la massa si eleva di potenziale per il drenaggio di corrente verso terra. Al superamento della soglia della protezione differenziale si ha l'intervento. L'impianto a regola d'arte è costruito in modo tale che nei luoghi ordinari se la protezione interviene, la tensione di contatto non supera 50 V, ritenuta dalle norme non pericolosa. se non colleghi a terra una massa e l'isolante cede, questa assume il potenziale totale cioè 230V nel caso peggiore, senza che il differenziale possa intervenire. Succede che toccando chiudi il circuito verso terra e fai intervenire tu il differenziale, con il disagio della scossa. Se pur prendendola (la scossa), il differenziale non scatta, vuol dire che il tuo corpo era attraversato da una corrente inferiore alla soglia di intervento (meno di 30mA). Quindi gli impianti elettrici è bene che abbiano:
impianto di terra e differenziale 8quello col tastino di prova mensile che abbiamo in casa)