
Necessaria per ragioni di budget, l'animazione di Linklater (non nuova) permette un insolito mix fra filosofia/fantascienza (stile Ghost in the Shell) e stilemi propri del cinema indipendente molto liberal della scena losangelina (ecco spiegata l'utilità dei simpatici Woody Harrelson e Robert Downey Jr.). Quest'ultimo lato causa qualche giro a vuoto, ma la riflessione sul libero arbitrio, sul suo potere distruttivo e sulla diabolicità/deprecabilità di chi lo sfrutta/condanna/ri-sfrutta/ri-condanna sa dove andare a parare, alla fine. Bello "rivedere" Winona Ryder, anche se i seni mostrati non sono i suoi.
Voto: ***