YODA ha scritto:
ha detto inoltre che taglierà l'ICI di uno 0,5%.
Se ti tagliano l'ICI dello 0,5% vuol dire che ti danno loro qualcosa a te! L'ICI si paga in permillessimi sul valore dell'immobile, e solitamente si aggira, per la prima casa, tra il 4 ed il 5.5 per mille.
L'addizionale IRPEF, invece, si paga in percentuale sul reddito (perchè si paga anche sugli immobili), e la percentuale non varia in funzione del reddito stesso (come per esempio per l'IRPE stessa che è a scaglioni).
Pertanto, molti dei comuni che si vantano, ora di aver abbassato dello 0.5 l'ICI ed aver alzato del 0.3 l'addizionale IRPEF sanno di mentire nel dire che lasciano invariato il gettito.
Infatti, mi viene da chiedere, se volevano lasciare invariato il gettito, ma perchè hanno messo mano alle aliquote? Lasciavano tutto com'era. Invece, lo 0.3 è per cento, lo 0.5 è per mille!
Il grosso problema sulla questioen fiscale e sul vantarsi di averla diminuita, è che qui non sono lo stato abbassa le tasse, dando l'opportunità alle regioni ed ai comuni di aumentarle, dopo che hanno ricevuti tagli dallo stato, ma anche che aumentano le imposte indiritte, cioè quello non direttamente legate ai redditi e/o ai guadagni (bolli, per esempio il bollo auto, aumentato per il 65% del parco auto circolante, in quanto non hanno ricevuto aumenti solo le vetture Euro3 ed Euro4 con meno di 100 Kw, imposte, ticket). Almeno il governo precedente, oltre a fare (piccoli) tagli alle tasse, ha imposto agli enti locali di non poter aumentare le loro addizionali, invece questi ultimi hanno fatto una manovra di presa per i fondelli.
E, sinceramente, ne sono stufo. A fine mese, quello che ci interessa non è a chi paghiamo, ma quanto paghiamo in totale e poco mi importa se una parte di questo va allo Stato, una alle Regioni, una ai Comune e magari qualcun altra va all'IACP (ente che non esiste più), oppure va destinato alla modernizzazione dell'Abissinia (accisa sul petrolio ancora presente e applicata al distributore).