AGCOM, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitali (28/06/10)

L_Rogue

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Reti nazionali in k-SFN e riassegnazione frequenze?

Da quanto dichiarato qui da Maurizio Giunco di FRT, parrebbe che le consultazioni attualmente in corso in AGCOM abbiano portato alla luce un nuovo ribaltamento del piano nazionale per le frequenze con l'abbandono dell'SFN nazionale.

Altro, IMO, non si poteva fare dopo l'accordo Europa7-Ministero.

Però, sempre IMO, un gran casino all'italiana. :mad:

Update del 03/06/10 By Ercolino


Cambio titolo alla discussione

Approvato dall'AGCOM il nuovo piano delle frequenze per il digitale terrestrehttp://www.digital-sat.it/new.php?id=22472


Update del 28/06/10 By Ercolino

Agcom, pubblicati i criteri del piano nazionale per le frequenze digitalihttp://www.digital-sat.it/new.php?id=22744
 
Lo vedo improbabile ma siamo in Italia dove tutto può succedere.
 
L_Rogue ha scritto:
Be', il piano di cambio è stato proposto durante le consultazioni, quindi è molto più di un'idea.


Se non sbaglio Maurizio giunco rappresenta tutte le tv locali vero?
Deve fare i conti con gli editori nazionali e non sarà facile la cosa.
 
Nicola47 ha scritto:
Se non sbaglio Maurizio giunco rappresenta tutte le tv locali vero?

Quelle iscritti a FRT. Comunque, come si legge nella notizia linkata, hanno firmato una lettera congiunta sull'argomento con l'altra associazione Aeranti-Corallo.
 
Il problema è per le zone già in switch off, dove vorrebbero riassegnare le frequenze per far spazio a chi (Europa7) si è accordato col ministero giusto poco tempo fa per mettere fine al lungo contenzioso ormai decennale.

Per quelle non ancora switchate, il problema sussisterebbe solo per le emittenti che ricevessero frequenze superiori al ch. 60 UHF, perché entro il 2015 le dovrebbero comunque rilasciare per indicazione dell'Unione Europea.

A quel punto, alcune avrebbero la frequenza praticamente perpetua e altre a tempo determinato.
 
I canali UHF 54 55 58, oltre ai 7,8,10 NON sono stati utilizzati quindi sono queste frequenze a servire per il cosiddetto dividendo digitale...poi si può scommettere su chi avrà per es il 58 o il 55 (ma questo è un atro discorso...).
Per la k-sfn si sapeva già che verrà usata anche da reti nazionali, per es il mux 1 quando usato in UHF. Idem per le reti multiregionali tipo canale italia 7 gold ecc
Inoltre è versimile e comprensibile che dopo il 2012 si debbanno fare aggiustamenti del caso, e non solo in sardegna
Non vedo quale sia il problema/motivo di allarmismo...non vedo vere novità a riguardo...
 
BillyClay ha scritto:
I canali UHF 54 55 58, oltre ai 7,8,10 NON sono stati utilizzati quindi sono queste frequenze a servire per il cosiddetto dividendo digitale...poi si può scommettere su chi avrà per es il 58 o il 55 (ma questo è un atro discorso...).
Per la k-sfn si sapeva già che verrà usata anche da reti nazionali, per es il mux 1 quando usato in UHF. Idem per le reti multiregionali tipo canale italia 7 gold ecc
Inoltre è versimile e comprensibile che dopo il 2012 si debbanno fare aggiustamenti del caso, e non solo in sardegna
Non vedo quale sia il problema/motivo di allarmismo...non vedo vere novità a riguardo...

L'allarmismo sta nel fatto che le TV locali che avrenno in concessioni frequenze superiori a ch. 60 UHF, le dopo il 2015 dovranno essere dismesse per le trasmissioni TV, si troveranno con tutte le altre frequenze già occupate. Non è che i soci di FRT e Aeranti-Corallo sono stupidi... A quel punto che si fa? Si monetizza vendendo prima alle stesse aziende di banda larga mobile e smettendo di fare TV?

A me può star bene, a loro a quanto pare, no.

Per la questione del mux 1 RAI in UHF è meglio soprassedere, perché nessuno ha mai chiarito di diritto perché c'è questa deroga alla normale, per tutti gli altri, SFN. Si è sempre detto "si fa per favorire gli utenti che non hanno mai avuto il VHF".

E' bene ricordarsi che le frequenze sono un bene finito e la corrispondenza una frequenza analogica = un mux digitale sta mostrando tutti i suoi limiti in presenza di un numero di operatori superiore alle frequenze disponibili.
 
L_Rogue ha scritto:
Per la questione del mux 1 RAI in UHF è meglio soprassedere, perché nessuno ha mai chiarito di diritto perché c'è questa deroga alla normale, per tutti gli altri, SFN. Si è sempre detto "si fa per favorire gli utenti che non hanno mai avuto il VHF".

C'è poco da chiarire, la decisione è del ministero, sia dove che come attivarlo, e dovrebbe essere limitato nel tempo, ma trattandosi di decisioni ministeriali ITALIANE chissa quanto tempo continuerà a funzionare. Basta vedere il famoso canale in banda 1° a Torino, non era nemmeno su un canale assegnato all'Italia, ma ha trasmesso fino a pochi mesi fa.

PS:
ma siamo sicuri che nel 2015 esisteranno ancora televisioni locali? Si da la colpa al digitale, ma qua da me siamo ancora in analogico e le locali vanno di male in peggio. Il gruppo E' tv ha licenziato 2 giornalisti su 3 in ogni sede locale, i programmi sono sempre peggio....non so come pensano di andar avanti altri 5 anni, più peggiori la qualità, più perdi spettatori, più perdi pubblicità, più perdi risorse, più impoverosci la programmazione. E' un circolo vizioso da cui non si esce...
 
L_Rogue ha scritto:
Per la questione del mux 1 RAI in UHF è meglio soprassedere, perché nessuno ha mai chiarito di diritto perché c'è questa deroga alla normale, per tutti gli altri, SFN. Si è sempre detto "si fa per favorire gli utenti che non hanno mai avuto il VHF"..
ll mux 1 non è SFN perchè deve essere a carattere regionale e consentire quindi la messa in onda contemporanea di contenuti diversi sullo stesso mux in regioni diverse. Ovviamente la cosa è impossibile in SFN:
in VHF si va in MFN, mentre per le zone ove il mux 1 andrà in UHF (ove era in bandaI dismessa, o già in UHF, e quindi oggettivamente mancava parco antenne BIII sufficientemente elevato) si sta pensando di salvare banda usando k-SFN regionali. Ma che sia in VHF o in UHF occupa sempre solo 1 canale. Chiaro poi che ci sono impianto "storici" potenti che debordano su più regioni come Venda, Penice, Nerone ecc e quindi in zone di sovrapposizione ti troverai 2 canali per mux 1 ma è impossibile fare diversamente...

PS vedi in proposito notizia di splittaggio di rai3 lombardia
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
Reti nazionali in k-SFN e riassegnazione frequenze?

Da quanto dichiarato qui da Maurizio Giunco di FRT, parrebbe che le consultazioni attualmente in corso in AGCOM abbiano portato alla luce un nuovo ribaltamento del piano nazionale per le frequenze con l'abbandono dell'SFN nazionale.

Altro, IMO, non si poteva fare dopo l'accordo Europa7-Ministero.

Però, sempre IMO, un gran casino all'italiana. :mad:

Comunque, io escluderei che vengano fatte reti nazionali con modalità K-SFN, proprio perchè non conviene agli operatori nazionali.
Infatti, a proposito di ripartizione delle frequenze (non ricordo se ne abbiamo già parlato) tra Italia/San Marino e i paesi oltre-Adriatico (Albania, Croazia, Slovenia, Montenegro), si può vedere qui:
http://igorfuna.com/dvb-t/slovenia/adriatic-agreement-dividing-uhf-channels
dove si parla dell' "Adriatic Agreement"; in pratica lo spettro delle frequenze UHF è stato ripartito tra Italia/San Marino e gli altri Paesi assegnando 25 frequenze all'Italia e 24 agli altri Paesi, in base alla tabella riportata.
In modo analogo è stata fatta la ripartizione con altri Stati confinanti con riferimento ad analoghe frequenze.
Dalla tabella si vede che la stragarande maggioranza delle frequenze assegnate all'Italia coincidono con le frequenze SFN nazionali dei mux nazionali. Quindi, agli operatori nazionali conviene avere per ogni mux un'unica frequenza nazionale da gestirsi come ritengono opportuno. Il sistema K-SFN invece porterebbe a dover usare, anche per i mux nazionali, un gran n° di frequenze assegnate a Stati esteri.
Ovviamente, invece, la modalità K-SFN vale a livello di macro-aree / regioni per i soggetti regionali, inter-regionali e locali. Ma questo è evidente e inevitabile. tra l'altro a questi soggetti spetteranno per lo più frequenze anche in uso in altri Paesi. Ma l' "Adritic Agreement" dice, anche, più o meno testualmente: L'Italia concorda che la concessione ad usare uno qualsiasi dei canali assegnati alle Amministrazioni di Albania, Croazia e Montenegro nell'ambito del Poligono A1 (l'area di incompatibilità) per potenza eccedenti 1 KW ERP dovrà essere assogettata a ulteriori verifiche da parte delle Amministraz. di Albania, Croazia, Montenegro. Secondo le analisi di compatibilità, le autorizzazioni amministrative da parte di tali Paesi saranno rilasciate all'amministraz. italiana (per l'uso della frequenza con potenza eccedente; il che vuol dire che per impinati di potenza inferiore a 1 KW ERP, non ci sarà neanche il problema di fare tale richiesta amministrativa a tali Paesi).
Certo resta poi, lo strano problema delle frequenze assegnate (tutte ad operatori non nazinali) dal ch. 61 in sù; perchè di frequenze disponibili alternative non ce ne saranno. Ma può essere che poi su questo punto non se ne faccia nulla.

Per quanto riguarda Europa7, io penso che il recente accordo col Ministero è che Europa7 userà prevalentemente il canale nazionale E8. Poi, per evitare sovrapposizioni interferenziali fra impianti contigui di certa potenza o per coprire zone "interstiaziali", saranno assegnate (dove possibile) frequenze UHF diverse da caso a caso, sfruttando le frequenze residue rimaste inutilizzate (soprattutto per quelle zone dove l'uso delle frequenze è meno massiccio, mentre negli altri casi il canale E8 sarà quello da privilegiare nella stragarnde maggioranza die casi)
 
EliseO ha scritto:
Certo resta poi, lo strano problema delle frequenze assegnate (tutte ad operatori non nazinali) dal ch. 61 in sù; perchè di frequenze disponibili alternative non ce ne saranno. Ma può essere che poi su questo punto non se ne faccia nulla.

Non se ne faccia più nulla in che senso? Che non vengano più dismesse per uso TV? O che non vengano assegnante adesso?

Per quanto riguarda Europa7, io penso che il recente accordo col Ministero è che Europa7 userà prevalentemente il canale nazionale E8. Poi, per evitare sovrapposizioni interferenziali fra impianti contigui di certa potenza o per coprire zone "interstiaziali", saranno assegnate (dove possibile) frequenze UHF diverse da caso a caso, sfruttando le frequenze residue rimaste inutilizzate (soprattutto per quelle zone dove l'uso delle frequenze è meno massiccio, mentre negli altri casi il canale E8 sarà quello da privilegiare nella stragarnde maggioranza die casi)

Posso condividere la tua analisi, specialmente perché l'SFN nazionale era una delle poche cose logiche, dal punto di vista amministrativo, che erano state fatte.

Il problema è che tutto quanto è stato indicato era antecedente l'accordo di transazione con Europa7, fatto in corso d'opera dello switch off.

E, soprattutto, IMO, l'intero sistema era pensato per una situazione ingessata, da status quo, che non teneva, né tiene, in particolare considerazione né Europa7 né i nuovi operatori nazionali che entreranno sul mercato in futuro.

Tu stesso dici che al massimo si potrebbero usare i canali lasciati liberi nelle zone meno impegnate. Bene, ma se la deroga la fai per Europa7, qualunque altro operatore potrebbe comportarsi nello stesso modo: occupare di fatto tutte le frequenze libere e di proprio gusto nelle aree meno occupate, infischiandosene di quale frequenza nazionale gli sia stata assegnata.

In particolare, in questi giorni stavo leggendo diversi articoli in merito alla banda larga wireless per il mobile che potrebbero interferire seriamente le trasmissioni TV sulle frequenze adiacenti. Leggi: una frequenza appetibile e assegnata oggi a livello nazionale potrebbe divenire una sciagura per l'operatore da qui a pochi anni.
 
EliseO ha scritto:
Comunque, io escluderei che vengano fatte reti nazionali con modalità K-SFN, proprio perchè non conviene agli operatori nazionali.
Infatti, a proposito di ripartizione delle frequenze (non ricordo se ne abbiamo già parlato) tra Italia/San Marino e i paesi oltre-Adriatico (Albania, Croazia, Slovenia, Montenegro), si può vedere qui:
http://igorfuna.com/dvb-t/slovenia/adriatic-agreement-dividing-uhf-channels
dove si parla dell' "Adriatic Agreement"; in pratica lo spettro delle frequenze UHF è stato ripartito tra Italia/San Marino e gli altri Paesi assegnando 25 frequenze all'Italia e 24 agli altri Paesi, in base alla tabella riportata.
In modo analogo è stata fatta la ripartizione con altri Stati confinanti con riferimento ad analoghe frequenze.
Dalla tabella si vede che la stragarande maggioranza delle frequenze assegnate all'Italia coincidono con le frequenze SFN nazionali dei mux nazionali. Quindi, agli operatori nazionali conviene avere per ogni mux un'unica frequenza nazionale da gestirsi come ritengono opportuno. Il sistema K-SFN invece porterebbe a dover usare, anche per i mux nazionali, un gran n° di frequenze assegnate a Stati esteri.
Ovviamente, invece, la modalità K-SFN vale a livello di macro-aree / regioni per i soggetti regionali, inter-regionali e locali. Ma questo è evidente e inevitabile. tra l'altro a questi soggetti spetteranno per lo più frequenze anche in uso in altri Paesi. Ma l' "Adritic Agreement" dice, anche, più o meno testualmente: L'Italia concorda che la concessione ad usare uno qualsiasi dei canali assegnati alle Amministrazioni di Albania, Croazia e Montenegro nell'ambito del Poligono A1 (l'area di incompatibilità) per potenza eccedenti 1 KW ERP dovrà essere assogettata a ulteriori verifiche da parte delle Amministraz. di Albania, Croazia, Montenegro. Secondo le analisi di compatibilità, le autorizzazioni amministrative da parte di tali Paesi saranno rilasciate all'amministraz. italiana (per l'uso della frequenza con potenza eccedente; il che vuol dire che per impinati di potenza inferiore a 1 KW ERP, non ci sarà neanche il problema di fare tale richiesta amministrativa a tali Paesi).
Certo resta poi, lo strano problema delle frequenze assegnate (tutte ad operatori non nazinali) dal ch. 61 in sù; perchè di frequenze disponibili alternative non ce ne saranno. Ma può essere che poi su questo punto non se ne faccia nulla.

Per quanto riguarda Europa7, io penso che il recente accordo col Ministero è che Europa7 userà prevalentemente il canale nazionale E8. Poi, per evitare sovrapposizioni interferenziali fra impianti contigui di certa potenza o per coprire zone "interstiaziali", saranno assegnate (dove possibile) frequenze UHF diverse da caso a caso, sfruttando le frequenze residue rimaste inutilizzate (soprattutto per quelle zone dove l'uso delle frequenze è meno massiccio, mentre negli altri casi il canale E8 sarà quello da privilegiare nella stragarnde maggioranza die casi)
Strano che Retecapri si sia vista assegnare a livello nazionale il canale 57 appannaggio dei paesi balcanici...
 
L_Rogue ha scritto:
Non se ne faccia più nulla in che senso? Che non vengano più dismesse per uso TV? O che non vengano assegnante adesso?
Nel senso che una volta assegnate a tv locali, non capisco come sarà possibile togliergliele. Si dovrebbe trovare una soluzione alternativa.

L_Rouge ha scritto:
Il problema è che tutto quanto è stato indicato era antecedente l'accordo di transazione con Europa7, fatto in corso d'opera dello switch off.

E, soprattutto, IMO, l'intero sistema era pensato per una situazione ingessata, da status quo, che non teneva, né tiene, in particolare considerazione né Europa7 né i nuovi operatori nazionali che entreranno sul mercato in futuro.

Tu stesso dici che al massimo si potrebbero usare i canali lasciati liberi nelle zone meno impegnate. Bene, ma se la deroga la fai per Europa7, qualunque altro operatore potrebbe comportarsi nello stesso modo: occupare di fatto tutte le frequenze libere e di proprio gusto nelle aree meno occupate, infischiandosene di quale frequenza nazionale gli sia stata assegnata.
Però, non si tratta di occupare a proprio comodo e piacimento delle frequenze. Il Ministero ha riconosciuto esplicitamente a Europa7 la possibilità di avere in uso la concessione su base locale di frequenze aggiuntive in UHF perchè è stata riconosciuta la grande difficoltà di realizzare una vera e propria rete SFN efficiente (dal punto di vista tecnico) su una frequenza VHF.
Mentre in UHF è stato comunque sancito il principio della SFN che, per me, per i mux nazionali, è un principio che oramai non sarà intaccato e le frequenze resteranno quelle previste.
Soltanto i soggetti che in base al "Beauty contest" avranno l'assegnazione dei canali VHF E7, E10 potrebbero avanzare delle pretese analoghe a quelle di Europa7 perchè varrebbero le stesse obiezioni di natura tecnica avanzate dal Europa7. Gli altri che avranno l'assegnazione di canali UHF su base nazionale, non avranno nessun appiglio giuridico valido. I soggetti locali, (inter-)regionali, provinciali, sanno invece fin da sempre che dovranno condividere la loro frequenza con soggetti diversi assegnatari della stessa frequenza in aree contigue; ma questo è inevitabile ed insito nel sistema stesso, data l'esiguità delle frequenze. E' anche vero che poi si ritrovano spesso con frequenze anche assegnate all'estero, tranne i ch. 33 e 57 per uno dei 2 mux RETEA e ReteCapri.

L_Rouge ha scritto:
In particolare, in questi giorni stavo leggendo diversi articoli in merito alla banda larga wireless per il mobile che potrebbero interferire seriamente le trasmissioni TV sulle frequenze adiacenti. Leggi: una frequenza appetibile e assegnata oggi a livello nazionale potrebbe divenire una sciagura per l'operatore da qui a pochi anni.
Su queste interferenze non so, ma ci sono degli accorgimenti tecnici che possono limitare molto questi problemi. Ciao!
 
Francamente non capisco perché si debbano fare casini con questa SFN.
Almeno ora, sembra che a livello multiregionale le cose vadano bene.
Nel caso non si possa fare una SFN a livello nazionale, non sarebbe sufficiente fare dei swap per i mux?

Per fare un esempio stupido, Mediaset potrebbe fare:

36-49-56 per Mediaset 2, 4 e 5 alternati di zona in zona. Si possono ottenere fino a 6 combinazioni possibili (245,254,425,452,524,542).

Idem potrebbe fare la RAI o TIMB con i suoi mux.
Per le locali non c'è problema, tanto non devono fare SFN nazionale.

Infine, per il discorso Europa7, non si potrebbe fare una "finta" SFN nazionale facendo tante SFN locali contenenti ognuna Europa7 :D?
 
aristocle ha scritto:
Francamente non capisco perché si debbano fare casini con questa SFN.
Almeno ora, sembra che a livello multiregionale le cose vadano bene.
Nel caso non si possa fare una SFN a livello nazionale, non sarebbe sufficiente fare dei swap per i mux?

Per fare un esempio stupido, Mediaset potrebbe fare:

36-49-56 per Mediaset 2, 4 e 5 alternati di zona in zona. Si possono ottenere fino a 6 combinazioni possibili (245,254,425,452,524,542).

Idem potrebbe fare la RAI o TIMB con i suoi mux.
Ma sarebbe peggio perchè se per ogni mux, viene usata la stessa identica frequenza, fra tutte le coppie/terne/quaterne al massimo di impianti che possono interferirsi e che è necessario sincronizzare, si può procedere alla sincronizzazione.
Ma, se viene trasmesso un mux diverso da ogni impianto o un mux diverso per aree, viene meno del tutto o viene sistematicamente ridotta la possibilità di sincronizzazione e il risultato complessivo è peggiore. E quasi tutti i potenziali vantaggi della SFN scompaiono.

aristocle ha scritto:
Infine, per il discorso Europa7, non si potrebbe fare una "finta" SFN nazionale facendo tante SFN locali contenenti ognuna Europa7 :D?
Ma non sarebbe una soluzione e si arriverebbe a porre in essere un discorso analogo a quello che è stato definito per il raggiungimento dell'80% di popolazione. Cioè se i mux avessero differente composizione da area a area, ci sarebbe sempre il problema delle interferenze reciproche e della necessità di frequenze-cuscinetto (meglio che: cerotto) in aree "interstiziali" rispetto alle aree ove è usato il canale E8. Ma sono cose già dette e straridette un anno fa.
 
EliseO ha scritto:
Ma sarebbe peggio perchè se per ogni mux, viene usata la stessa identica frequenza, fra tutte le coppie/terne/quaterne al massimo di impianti che possono interferirsi e che è necessario sincronizzare, si può procedere alla sincronizzazione.
Ma, se viene trasmesso un mux diverso da ogni impianto o un mux diverso per aree, viene meno del tutto o viene sistematicamente ridotta la possibilità di sincronizzazione e il risultato complessivo è peggiore. E quasi tutti i potenziali vantaggi della SFN scompaiono.
E perché?
Questo lavoro andrebbe fatto per macroaree (es. nord-centro-sud-isole).
Quindi i "buchi" e le interferenze potrebbero generarsi solo nei confini tra macroaree.
Ma d'altronde abbiam già detto che sincronizzare a livello nazionale darebbe comunque problemi, per cui..

EliseO ha scritto:
Ma non sarebbe una soluzione e si arriverebbe a porre in essere un discorso analogo a quello che è stato definito per il raggiungimento dell'80% di popolazione.
Cioè se i mux avessero differente composizione da area a area, ci sarebbe sempre il problema delle interferenze reciproche e della necessità di frequenze-cuscinetto (meglio che: cerotto) in aree "interstiziali" rispetto alle aree ove è usato il canale E8. Ma sono cose già dette e straridette un anno fa.
Non c'entra nulla: il mux1 andrà in MFN e coprirà il 99%. Quindi?
Quello che dico io è in soldoni l'equivalente di Rai Mux 1: il canale Rai1 e Rai2 sono in questo caso ciò che va mantenuto fisso (Europa7), Rai3 è l'emittente regionale variabile.
In questo caso però andrebbe aggiunta l'opzione di sincronia entro il territorio regionale (e che Rai mux1 non fa), andando così a rafforzare la copertura.
 
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