Ho volutamente chiesto se l'intenzione era di arrivare col cavo direttamente in casa, senza passare dalla prima "cassttina" col PP14.
Vista la risposta affermativa, possiamo dire che il segnale SAT potrà essere sfruttato in un secondo momento e, cosa ancor più importante, il segnale TV arriverà all'appartamento con la minima attenuazione possibile, visto che non transiterà da derivatori o partitori.
Mamma mia che responsabilità!
Per
tipi e modelli di antenna ti ho già detto prima (il post un po' più lungo che inizia con "Allora...").
Per il
cavo, ti suggerisco di acquistare quello usato anche per il SAT, ha una schermatura migliore e quindi presenta generalmente livelli di attenuazione per metro più bassi. Ti raccomando di scegliere però quello di sezione/spessore "tradizionale" e non quello più sottile.
Riguardo le
derivazioni a partire dall'arrivo del cavo in casa, se non ho capito male, troviamo subito una derivazione tra la camera tua e quella di tua sorella. Qui hai parlato di un derivatore a T, che ti sconsiglio. Molto meglio un partitore volante
Fracarro IP2, che permetterà di utilizzare con facilità l'alimentatore che farà funzionare l'amplificatore (del quale parlerò tra breve): basterà che il terminale dell'alimentaore che deve andare verso l'amplificatore sul palo dell'antenna sia collegato al terminale dell'IP2 che permetta il passaggio della corrente continua tra entrata e uscita (di solito è contrassegnato con CC e/o colorato di marrone).
Poi, da tua sorella c'è un'ulteriore partizione dalla quale un ramo va dirtettamente ad una TV presente lì nella camera e l'altro va verso un'altra parte della casa: qui, nella stanza di tua sorella, hai parlato di PP13, ma hai citato solo due uscite (quella presente subito lì, l'altra verso il resto della casa). Dato che il PP13 prevede tre uscite, sarà meglio adottare al suo posto un
PP12, così introdurrà meno attenuazione.
Ne deduco che i cavi e le relative prese da servire sono 3 in tutto, di cui due servite da una precedente partizione...
...Quindi credo che un piccolo
amplificatore potrà aiutare. La scelta dovrà ricadere su un tipo di amplificatore che non introduca un guadagno eccessivo (pena l'introduzione di rumore e rischio di saturazioni e intermodulazioni tra i canali) e che sia possibilmente regolabile.
Credo che, a titolo d'esempio, il
modello ESV1/RVU della Fracarro potrebbe andar bene (ha un guadagno regolabile da 4 a 12 dB) e un livello d'uscita di 108 dBuV, che ritengo possano bastere.
Buon lavoro...