Amplificatori da palo e centralini da palo qual'è la differenza?

Uppo questa interessante discussione interrotta qualche giorno fà perchè credo che ancora persistano molti dubbi sul caso "livello uscita"degli amplificatori impiegati ORA per il DTT.

Sono andato a rivedere un listino Offel datato 2010 comparando le caratteristiche degli stessi prodoti con l'attuale listino e sono subito evidenti gli improvvisi aumenti di potenza d'uscita che variano da 6 a 8db in piu in funzione del tipo d centralino....:eusa_think:....tra l'altro non viene assolutamente specificato le modalità operative per l'assegnazione del livello d'uscita....presumo un solo canale.

Quindi.... ho voluto fare una prova pratica su un centralino Offel serie LC3/20
che riportava stampigliato come "uscita" 121dbuv, e l'ho fatto pilotqandolo con un filtro di canale attivo da 6 celle tarato sul canale 56 in modo da riprodurre la condizione di lavoro con un solo canale.

In effetti si riesce ad arrivare a quel livello, ma onestamente l'amplificazione è piuttosto compromessa nel senso che il rumore di fondo è notevolmente aumentato riducendo il C/N a circa 30db, con MER che da30db è passato a 24db.

Ora mi chiedo.... che senso ha dichiarare una potenza d'uscita che nemmeno il lavoro di un solo canale riesce a riprodurre, se poi questi centralini sono destinati a lavorare a larga banda con conseguente notevole derating,....infatti la prova successiva con l'intera banda UHF operativa costringeva ad una riduzione a circa 108dbuv il livello d'uscita , per poter garantire le stesse condizioni con C/N 30db e MER24db sempre sul canale 56....si consideri che con questo livello i mux piu deboli non sono piu ricevibili, sono "affogati nel rumore", per non comprometterli ho dovuto abbassare ulteriormente il guadagno portando a 104db il ivello max in uscita.

Capisco che si tratta in buona parte di strategia commerciale, ma mi sembra che questi livelli "pompati" siano piuttosto fuori luogo visto l'impiego che se ne fà di questi centralini.

La stessa cosa accade con il guadagno delle antenne che sul listino vecchio Offel era piu basso di 2db perchè non compariva il riferimento in ambiente isotropico....altra birbata commerciale, sai com'è comincia un produttore a riportare certe caratteristiche "maggiorate" e gli altri devono perforza allinearsi...quindi...;)
 
...in realtà, non avevo più risposto a Radius anche se sapevo cosa c'era da dire, perchè il TD stava andando sempre più OT e dal punto di vista divulgativo (che ritengo essere la "mission" di digital-forum), l'eccessivo approfondimento di una tematica specifica, all'interno di un TD che nasce per chiarire tutt'altri dubbi, rischia di far perdere il filo ai più.
Il punto su cui soffermarci è che in analogico la distorsione del segnale in sè (quindi parliamo del singolo segnale) non è praticamente ammissibile, e se non lo è, il picco di modulazione (parlo di ampiezza) deve necessariamente arrivare a 4 volte il carrier.
In digitale è invece possibile accettare un certo valore di distorsione, perchè ciò non impatta sulla qualità di visione, anche se poi gli effetti, complessivamente, sono esattamente quelli che tu hai indicato e che Radius aveva anticipato parlando dei prodotti di IMD del 3° ordine.
;)
 
Tuner ha scritto:
...in realtà, non avevo più risposto a Radius anche se sapevo cosa c'era da dire, perchè il TD stava andando sempre più OT e dal punto di vista divulgativo (che ritengo essere la "mission" di digital-forum), l'eccessivo approfondimento di una tematica specifica, all'interno di un TD che nasce per chiarire tutt'altri dubbi, rischia di far perdere il filo ai più.
Il punto su cui soffermarci è che in analogico la distorsione del segnale in sè (quindi parliamo del singolo segnale) non è praticamente ammissibile, e se non lo è, il picco di modulazione (parlo di ampiezza) deve necessariamente arrivare a 4 volte il carrier.
In digitale è invece possibile accettare un certo valore di distorsione, perchè ciò non impatta sulla qualità di visione, anche se poi gli effetti, complessivamente, sono esattamente quelli che tu hai indicato e che Radius aveva anticipato parlando dei prodotti di IMD del 3° ordine.
;)

E appunto!...non ti sembra un tantino assurdo arrivare a menzionare simili livelli diciamo quasi "inservibili" e soprattutto senza nessun riferimento o asterisco che menzionasse la modalità di misurazione??!!

La cosa mi suonava ancora piu assurda se collegata a quanto avviene in un amplificatore finale di un trasmettitore TV, nel senso che fino a che lavora in analogico può erogare una potenza X ad esempio 10W, mentre in digitale deve ridurre le sue prestazioni di circa 1/2 o 1/4 (-3/-6db) se non si vuole andare ad intaccare il MER...parlo di potenza RMS ovviamente,... per lo meno questo è quello che accade con gli apparati che ho riadattato al DTT ;)
 
cbtotano ha scritto:
La cosa mi suonava ancora piu assurda se collegata a quanto avviene in un amplificatore finale di un trasmettitore TV, nel senso che fino a che lavora in analogico può erogare una potenza X ad esempio 10W, mentre in digitale deve ridurre le sue prestazioni di circa 1/2 o 1/4 (-3/-6db) se non si vuole andare ad intaccare il MER...parlo di potenza RMS ovviamente,... per lo meno questo è quello che accade con gli apparati che ho riadattato al DTT ;)

Nel corso della discussione avevo messo in dubbio il fatto che l'aumento del livello di uscita degli amplificatori per il DTT (quelli in ricezione intendo) fosse in relazione col fatto che i segnali DTT fossero trasmessi 6/8 più bassi come aveva suggerito qualcuno, e per supportare questa convinzione avevo sottolineato le caratteristiche dei segnali OFDM in termini di PAPR; a conferma di ciò avevo poi postato un passo di un libro sul Digital Broadcasting che sostanzialmente comfermava l'ipotesi asserendo che il motivo per cui nel trasmettere segnali DTT si deve "ridurre" l'RMS è sostanzialmente legato all'elevato PAPR. Quello che hai sperimentato, ovvero che si deve ridurre a 1/4 la potenza RMS è sostanzialmente in linea con quanto suggerito dall'ITU nelle linee guida per la transizione al digitale, dove si sostiene appunto che convertire un transmettitore analogico per la trasmissione DTT è possibile a patto di:

reducing the power amplification to obtain the required linearity for digital transmissions, taking into account that the mean power of a digital transmission from a converted analogue TV transmitter is about 20 per cent of the analogue peak envelop power.

Tenendo presente questo e ritornando alla questione di quanto dichiarano i produttori di amplificatori e centralini come massimi livelli di uscita, secondo me è importante che sia riportato sempre il metodo di misura utilizzato in quanto per digitale ed analogico i requisiti sul livello dei prodotti di intermodulazione è diverso ed a questo differenza imputo (ne sono ancora convinto) gli aumenti di 7/8 dB che si trovano sui cataloghi. Io non penso si tratti di una strategia commerciale dal momento che sono le stesse linee guida a suggerire tali requisiti , anche se a mio avviso si gioca un pò sul fatto che un valore più alto "piace di più" e magari si omettono alcune info di dettaglio contando sul fatto che, all'atto pratico, molte persone ignorano quelle indicazioni perchè in buona sostanza non sanno neanche cosa significhino...
Il tema della saturazione degli amplificatori in realtà non è cosi "lineare" :)D ) da essere ben compreso da tutti ed in tutte le sue implicazioni in quanto il fenomeno non è del tipo on/off, ma piuttosto progressivo visto che si parte con l'aumentare dei prodotti i di intermodulazione, poi si va in compressione o addirittura in blocking (e progressivi possono essere gli effetti sui canali DTT; partono prima quelli deboli o adiacenti nel caso di un segnale molto forte e poi gl altri...)
 
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