L'antenna nell'immagine è un dipolo la cui plarizzazione è prevalentemente orizzontale, anche se più della metà dell'antenna è posta in verticale. Ciò succede perchè la parte ricevente/trasmittente di un'antenna a mezz'onda è quella centrale, dove scorre la maggior parte della corrente.
L'idea di "sbisciolare" l'elemento supponendo di creare un'antenna a polarizzazione mista è sicuramente il parto di qualcuno che di antenne sa ben poco o di chi vuol "solleticare" la fantasia di un acquirente con poca competenza. Se ne vedono da sempre in commercio, appunto perchè le forme "strane" acchiappano la fantasia di molti e, bene o male, qualunque pezzo di metallo qualcosa riceve sempre.
In realtà, le antenne a polarizzazione mista DEVONO essere due ed avere uno sfasamento (linea di ritardo) di 90° tra le polarizzazioni. (il che è addirittura intuitivo visto che sono fisicamente a 90° tra loro)
Un semplice dipolo rettilineo installato a 45° funziona probabilmente meglio dell'antenna nell'immagine al post precedente, con un'attenuazione di 3dB su entrambe le polarizzazioni ma resta comunque soggetto a tutti i problemi che possono derivare da un'antenna che NON è a polarizzazione incrociata ma che semplicemente non ha reiezione di polarizzazione.
L'antenna al link postato da bieler (j-pole) non è altro che un dipolo verticale alimentato ad un'estremità (end feed), soluzione tutt'altro che consigliabile, specialmente quando l'impedenza di linea è bassa. Funziona esattamente come un dipolo verticale, a meno di alcuni svantaggi:
1) Adattare l'impedenza di 75 Ohm in un punto dove l'antenna ne ha 800-1000 porta sempre a perdite aggiuntive.
2) Adattatori d'impedenza che lavorano a 800-1000 Ohm, se non sono protetti dalle intemperie, vanno fuori sintonia in caso di umidità, pioggia o neve.
3) La J-pole, utilizzando un tratto di linea a quarto d'onda in serie diventa più lunga di un dipolo pur non garantendo alcun guadagno. In compenso, sia per la maggiore lunghezza che per la tipologia dell'adattatore d'impedenza, diventa meccanicamente più complessa.
Da un certo punto di vista mi dispiace sempre un po' far crollare le illusioni che antenne di forma fantasiosa e curiosa fanno nascere nell'immaginazione, ma la realtà è che le antenne, fondamentalmente, si riducono sempre ad uno o più dipoli elementari, ed il principio di funzionamento è sempre quello.
