Antitrust, spot 892892 era illegittimo: la rabbia dei consumatori "decisione inutile,

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Antitrust, spot 892892 era illegittimo: la rabbia dei consumatori "decisione inutile,

Esprimono rammarico e rabbia i consumatori di fronte alla decisione con la quale l'Antitrust ha bollato come illegittimi gli spot 892892 per violazione delle disposizioni sulla pubblicità ingannevole. Caratteri grafici troppo piccoli relativi alle condizioni contrattuali e poca trasparenza nell'offerta, dice l'Authority. "Troppo tardi", ribattono i rappresentanti dei consumatori dell'associazione Cittadinanzattiva che aveva segnalato l'illegittimità del messaggio pubblicitario, "ormai quelli spot non sono più in onda"

La nota stampa di Cittadinanzattiva - www.cittadinanzattiva.it

Ingannevole la pubblicità dell’892892, il servizio di informazione telefonica che ha imperversato in tv nei mesi scorsi. A pronunciarsi in merito è stata l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ne ha vietato l'ulteriore diffusione.

A darne comunicazione è Cittadinanzattiva, che sin da luglio 2005 segnalò all'Antitrust l'ingannevolezza dei messaggi pubblicitari in questione e che ha visto solo oggi accolte le proprie osservazioni.

Come si legge dal provvedimento dell’Antitrust, i messaggi pubblicitari diffusi a mezzo spot televisivo dalla società “Il numero Italia s.r.l” con riferimento alle condizioni economiche del servizio costituiscono una fattispecie di pubblicità ingannevole. In particolare l'Antitrust rileva che le informazioni relative alla condizioni economiche del servizio nel famoso spot televisivo sono riportate con caratteri grafici ridotti e per un tempo del tutto insufficiente a consentire la loro lettura.

"È una vittoria di Pirro" dichiara Giustino Trincia Vice Segretario generale di Cittadinanzattiva, "dato che già da tempo i messaggi censurati non compaiono più. Per una effettiva tutela del consumatore occorrono procedure più agili e tempestive soprattutto se si pensa a settori come quello delle telecomunicazioni in cui l'ingresso di nuovi operatori e il proliferare di condizioni per una molteplicità di servizi può comportare incertezze e rischi di pregiudizi per i diritti dei cittadini consumatori".


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