TORINO - L'inverno di Viganella, 185 abitanti sulle montagne della val d' Ossola, in provincia di Verbania, non sarà mai più buio. Uno specchio di otto metri per cinque riflette nella sua piazzetta centrale i raggi del sole che qui scompaiono da novembre all'inizio di febbraio. Il sindaco di questo piccolo centro al confine con la Svizzera, Pierfranco Midali, ha pensato per anni a come restituire la luce ai suoi concittadini.
Che con il passare del tempo si sono stufati di vivere all' ombra di montagne troppo alte per consentire al sole di fare capolino. Un problema che riguarda anche tanti altri paesi di montagna, che ora guardano con curiosità lo specchio montato sull' Alpe Scagiola. Una bambina dal nome significativo, Alba, ha azionato il computer che permette ai 14 pannelli dello specchio di seguire il cammino del sole. E i 250 metri quadrati della piazza centrale di Viganella, come per magia, hanno iniziato a rivedere la luce. Il salottino buono del paese ha salutato questo miracolo della tecnologia con una festa che la val d' Ossola ricorderà nei libri di storia.
C' erano le autorità, la banda musicale, lo scambio di doni, intrattenimenti folcloristici e prodotti enogastronomici tipici della zona. E c' era anche una delegazione straniera proveniente direttamente dalla Costa della Luce, in Spagna. Oltre ad un centinaio di televisioni straniere, compresa l' emittente araba Al Jazeera. Ma soprattutto c' era il sole, un evento che in questo periodo dell' anno non si era mai verificato a Viganella. E adesso tutti gli altri paesi che si trovano nelle stesse condizioni possono sperare di sconfiggere il buio.
"E' stata una bellissima festa", commenta soddisfatto il primo cittadino, ancora incredulo di aver visto funzionare la meridiana della chiesa. "Aspettavo questo momento da sette anni, quando con un amico architetto - racconta - ho iniziato a pensare a come risolvere il problema del sole in inverno". L' idea dello specchio è nata quasi per scherzo ed è diventata realtà proprio grazie alla sua caparbietà: "Non è stato facile - conclude - perché abbiamo dovuto cercare i materiali adatti, la tecnologia e, soprattutto, le risorse". La 'bolletta' della luce solare è costata in tutto 100 mila euro.
ANSA
Che con il passare del tempo si sono stufati di vivere all' ombra di montagne troppo alte per consentire al sole di fare capolino. Un problema che riguarda anche tanti altri paesi di montagna, che ora guardano con curiosità lo specchio montato sull' Alpe Scagiola. Una bambina dal nome significativo, Alba, ha azionato il computer che permette ai 14 pannelli dello specchio di seguire il cammino del sole. E i 250 metri quadrati della piazza centrale di Viganella, come per magia, hanno iniziato a rivedere la luce. Il salottino buono del paese ha salutato questo miracolo della tecnologia con una festa che la val d' Ossola ricorderà nei libri di storia.
C' erano le autorità, la banda musicale, lo scambio di doni, intrattenimenti folcloristici e prodotti enogastronomici tipici della zona. E c' era anche una delegazione straniera proveniente direttamente dalla Costa della Luce, in Spagna. Oltre ad un centinaio di televisioni straniere, compresa l' emittente araba Al Jazeera. Ma soprattutto c' era il sole, un evento che in questo periodo dell' anno non si era mai verificato a Viganella. E adesso tutti gli altri paesi che si trovano nelle stesse condizioni possono sperare di sconfiggere il buio.
"E' stata una bellissima festa", commenta soddisfatto il primo cittadino, ancora incredulo di aver visto funzionare la meridiana della chiesa. "Aspettavo questo momento da sette anni, quando con un amico architetto - racconta - ho iniziato a pensare a come risolvere il problema del sole in inverno". L' idea dello specchio è nata quasi per scherzo ed è diventata realtà proprio grazie alla sua caparbietà: "Non è stato facile - conclude - perché abbiamo dovuto cercare i materiali adatti, la tecnologia e, soprattutto, le risorse". La 'bolletta' della luce solare è costata in tutto 100 mila euro.
ANSA