Leggete cosa ho trovato sul sito di TgCom (Mediaset):
"La Gazzetta e lo "strano" inserto
I mondiali, Sky e la coerenza
L'Italia è proprio un bel paese. Un paese dove la coerenza è una parola sulla bocca di tutti e nel vocabolario di nessuno. Prendete per esempio la Gazzetta dello Sport di mercoledì 24 maggio. Bello l'editoriale del direttore Carlo Verdelli, che spende dure parole per castigare Moggiopoli. Ci spiega come funzionasse la ragnatela di contatti e di come i poteri forti permettessero al popolare Luciano di mantenere il suo dominio. E sapete perché? Perché anche Milan e Inter alla fin fine facevano finta di niente: l'importante era spartirsi la torta dei diritti televisivi.
Belle parole, concetti tutto sommato condivisibili e condivisi dal frastornato pubblico che cerca di trovare una luce nel buio che ha avvolto il calcio. Peccato che poi, sfogliando la rosa, si arrivi esattamente a metà. Pagina 18: si comincia a parlare di mondiali giocati. Nesta dice la sua, la nazionale fa il pieno di sponsor. Nella pagina accanto comincia uno speciale intitolato "Tv mondiale". Anche il lettore più distratto noterà che qualcosa non quadra: le quattro pagine che compongono questo speciale, che si scoprirà essere un inserto solo dopo averlo percorso tutto, avrebbero dovuto intitolarsi "speciale Sky". Perché se la firma Vincenzo Cito ci parla di Nicolò Carosio, il resto è un florilegio che spazia dai numeri del mondiale (64 le partite trasmesse da Sky - 39 le partite in diretta esclusiva di Sky - 150 i giornalisti di Sky etc etc) all'intervista a Fabio Caressa, fino al titolo favoloso di pagina due: Sky ha tutto, perché perderselo?.
Niente di male se il lettore fosse avvisato che quello che sta leggendo è pubblicità, niente di più, niente di meno. Peccato che da nessuna parte appaia l'avvertenza: "Ehi lettore, occhio che queste sono pagine pubbli-redazionali: cioè, noi scriviamo degli articoli ma questo inserto se lo paga Sky e quindi è ovvio che le facciamo pubblicità". Come non bastasse, dopo aver ampiamente ricordato i benefici della parabola, si passano velocemente in rassegna i palinsesti delle care, vecchie tv no-pay. Con una pioggia di errori. Il palinsesto di Mediaset è decisamente sbagliato, con affermazioni sugli highlights del tutto inventate. Ma ancora peggio la Gazzetta fa con la Rai che trasmetterà "solo" 25 partite. Peccato che siano le più importanti, compresi tutti gli incontri della nazionale. E, diciamocelo, anche se la televisione di Stato non trasmette Costa Rica-Polonia, Australia-Giappone o Paraguay-Trinidad Tobago direi che possiamo perdonarla.
Lo speciale pubblicitario si conclude poi con un grande sondaggio di Marco Pasotto su chi vincerà i mondiali: indovinate un po' chi sono gli intervistati? Senza scomodarvi ve lo diciamo noi: gli opinionisti di Sky. Ma è sotto il sondaggio che casca l'asino, la coerenza e le parole di Verdelli sui poteri forti, sulle pay tv, sui soldi dei diritti e a chi fanno gola assumono una luce tutta nuova. Una bella pubblicità nella pubblicità ci informa che è possibile vivere il mondiale in 3 mosse con la straordinaria offerta Sky-Gazzetta. Guardi Sky, leggi gratis la Gazzetta. Oplà, il gioco di prestigio è riuscito. Il lettore si è pappato quattro pagine di promozione a pagamento credendole parte del giornale. E non ci vengano a dire che il numeretto romano sulle pagine, invisibile, fa "chiaramente" capire di essere di fronte ad un inserto. L'inserto non si fascicola in mezzo al giornale, lo si rende distinguibile dal resto. Le pubblicità non si spacciano per notizie, soprattutto su di un giornale autorevole come la Gazzetta. Questione di coerenza, caro direttore."
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo311126.shtml
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Dunque, prosegue la guerra tra Mediaset e Sky...addirittura il gruppo del "biscione" difende la Rai: "Ma ancora peggio la Gazzetta fa con la Rai che trasmetterà "solo" 25 partite. Peccato che siano le più importanti, compresi tutti gli incontri della nazionale. E, diciamocelo, anche se la televisione di Stato non trasmette Costa Rica-Polonia, Australia-Giappone o Paraguay-Trinidad Tobago direi che possiamo perdonarla."
Ora, oggi non ho letto la Gazzetta per poter giudicare...fatto sta che Mediaset è nera...di rabbia!
"La Gazzetta e lo "strano" inserto
I mondiali, Sky e la coerenza
L'Italia è proprio un bel paese. Un paese dove la coerenza è una parola sulla bocca di tutti e nel vocabolario di nessuno. Prendete per esempio la Gazzetta dello Sport di mercoledì 24 maggio. Bello l'editoriale del direttore Carlo Verdelli, che spende dure parole per castigare Moggiopoli. Ci spiega come funzionasse la ragnatela di contatti e di come i poteri forti permettessero al popolare Luciano di mantenere il suo dominio. E sapete perché? Perché anche Milan e Inter alla fin fine facevano finta di niente: l'importante era spartirsi la torta dei diritti televisivi.
Belle parole, concetti tutto sommato condivisibili e condivisi dal frastornato pubblico che cerca di trovare una luce nel buio che ha avvolto il calcio. Peccato che poi, sfogliando la rosa, si arrivi esattamente a metà. Pagina 18: si comincia a parlare di mondiali giocati. Nesta dice la sua, la nazionale fa il pieno di sponsor. Nella pagina accanto comincia uno speciale intitolato "Tv mondiale". Anche il lettore più distratto noterà che qualcosa non quadra: le quattro pagine che compongono questo speciale, che si scoprirà essere un inserto solo dopo averlo percorso tutto, avrebbero dovuto intitolarsi "speciale Sky". Perché se la firma Vincenzo Cito ci parla di Nicolò Carosio, il resto è un florilegio che spazia dai numeri del mondiale (64 le partite trasmesse da Sky - 39 le partite in diretta esclusiva di Sky - 150 i giornalisti di Sky etc etc) all'intervista a Fabio Caressa, fino al titolo favoloso di pagina due: Sky ha tutto, perché perderselo?.
Niente di male se il lettore fosse avvisato che quello che sta leggendo è pubblicità, niente di più, niente di meno. Peccato che da nessuna parte appaia l'avvertenza: "Ehi lettore, occhio che queste sono pagine pubbli-redazionali: cioè, noi scriviamo degli articoli ma questo inserto se lo paga Sky e quindi è ovvio che le facciamo pubblicità". Come non bastasse, dopo aver ampiamente ricordato i benefici della parabola, si passano velocemente in rassegna i palinsesti delle care, vecchie tv no-pay. Con una pioggia di errori. Il palinsesto di Mediaset è decisamente sbagliato, con affermazioni sugli highlights del tutto inventate. Ma ancora peggio la Gazzetta fa con la Rai che trasmetterà "solo" 25 partite. Peccato che siano le più importanti, compresi tutti gli incontri della nazionale. E, diciamocelo, anche se la televisione di Stato non trasmette Costa Rica-Polonia, Australia-Giappone o Paraguay-Trinidad Tobago direi che possiamo perdonarla.
Lo speciale pubblicitario si conclude poi con un grande sondaggio di Marco Pasotto su chi vincerà i mondiali: indovinate un po' chi sono gli intervistati? Senza scomodarvi ve lo diciamo noi: gli opinionisti di Sky. Ma è sotto il sondaggio che casca l'asino, la coerenza e le parole di Verdelli sui poteri forti, sulle pay tv, sui soldi dei diritti e a chi fanno gola assumono una luce tutta nuova. Una bella pubblicità nella pubblicità ci informa che è possibile vivere il mondiale in 3 mosse con la straordinaria offerta Sky-Gazzetta. Guardi Sky, leggi gratis la Gazzetta. Oplà, il gioco di prestigio è riuscito. Il lettore si è pappato quattro pagine di promozione a pagamento credendole parte del giornale. E non ci vengano a dire che il numeretto romano sulle pagine, invisibile, fa "chiaramente" capire di essere di fronte ad un inserto. L'inserto non si fascicola in mezzo al giornale, lo si rende distinguibile dal resto. Le pubblicità non si spacciano per notizie, soprattutto su di un giornale autorevole come la Gazzetta. Questione di coerenza, caro direttore."
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo311126.shtml
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Dunque, prosegue la guerra tra Mediaset e Sky...addirittura il gruppo del "biscione" difende la Rai: "Ma ancora peggio la Gazzetta fa con la Rai che trasmetterà "solo" 25 partite. Peccato che siano le più importanti, compresi tutti gli incontri della nazionale. E, diciamocelo, anche se la televisione di Stato non trasmette Costa Rica-Polonia, Australia-Giappone o Paraguay-Trinidad Tobago direi che possiamo perdonarla."
Ora, oggi non ho letto la Gazzetta per poter giudicare...fatto sta che Mediaset è nera...di rabbia!