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Ascolto programmi DAB+

Dondon

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Ciao a tutti,

Da qualche giorno ascolto Radio Capital Music sul mux del Club DAB Italia. La selezione musicale è decisamente migliorata da quando hanno iniziato a trasmettere ma il suono, non la qualità audio effettiva, mi lascia perplesso. Ascoltando R.Capital Music in cuffia suona chiuso e piatto. Pur usando stesso bitrate e livello di protezione KC3, che trasmette musica comparabile, suona decisamente meglio.
Come mai?
 
Ciao a tutti,

Da qualche giorno ascolto Radio Capital Music sul mux del Club DAB Italia. La selezione musicale è decisamente migliorata da quando hanno iniziato a trasmettere ma il suono, non la qualità audio effettiva, mi lascia perplesso. Ascoltando R.Capital Music in cuffia suona chiuso e piatto. Pur usando stesso bitrate e livello di protezione KC3, che trasmette musica comparabile, suona decisamente meglio.
Come mai?
Ti rispondo in teoria, non conoscendo gli esempi che citi.
Il problema della qualità audio da usare in onda è ben precedente al DAB...
Ricordo di averne letto (o studiato, perchè ho sempre preso il mio lavoro molto sul serio) su una rivista americana quando lavoravo in radio da un paio d'anni, dunque correva l'anno 1979...
Le tecnologie digitali semmai, per natura un po' freddine, hanno aumentato il problema.
Ricordo, mi è rimasto impresso perchè vidi sintetizzato già allora tutto quanto in Italia abbiamo visto in seguito, che parlava l'audio engineer di una radio di musica classica statunitense.
Egli raccontava che, avendo la società per cui lavorava acquisito una radio di musica leggera, prima cosa che ha fatto in nome di un purismo Hi-Fi (come si diceva allora) ha tolto tutte le elaborazioni audio usate dalla precedente gestione (all'epoca processori analogici, ma ce ne erano di già abbastanza sofisticati).
Ebbene, lamentele a non finire dagli ascoltatori, anche se erano nello specifico amanti di classica dall'orecchio fine, fino a costringerli, senza pubblicizzare la cosa, a reintrodurre un minimo di processing.
L'audio era percepito, proprio come dici tu, come piatto.
Al contrario la dinamica effettiva era molto superiore...ma scherzi dell'orecchio umano...
Tornando al giorno d'oggi, se confronti l'FM (ovviamente con un buon impianto e in una buona zona di ricezione) e le emittenti tematiche nate per il satellite o il DAB, nel primo caso il suono è sicuramente più "presente".
Nella messa in onda FM si usano pesantemente da almeno un 25 anni processori digitali, che in realtà diminuiscono la fedeltà, ma danno appunto l'illusione di un suono più pieno, esaltandone alcuni effetti.
Se prendi un ottimo CD e lo attacchi direttamente al trasmettitore l'esito rischia di essere smorto e penoso, anche perchè noi ci siamo un po' drogati ed assuefatti...provate ad accendere la radio in Centro Europa, specialmente le emittenti pubbliche, dove pompano molto meno di noi, ed avrete la sensazione di un suono diverso.
Tirando le somme credo, ripeto credo, perchè non le conosco, che le due emittenti da te citate seguano due diverse politiche di processing.
 
Ciao areggio!
Grazie per la risposta, credo che quello che tu scriva sia corretto e che si applichi sopratutto per il servizio denominato KC3 che forse è processato un po'.
Ascoltando però Radio Capital Music e facendo il confronto con l'audio del CD degli stessi brani devo notare comunque una certa fiacchezza del suono. Ma non ne audiofilo ne esperto di audio in senso più esteso. Sarebbe interessante raccogliere qualche esperienza diretta.
Comunque ti ringrazio nuovamente per la tua risposta esauriente e puntuale!
 
In effetti è vero , in FM il suono dei canali RAI risulta molto piu piatto rispetto alle private , nel mio impianto in auto il subwoofer lavora molto meno con musica RAI e pompa molto di piu con le private , e anche vero pero che dipende molto dal genere musicale che si ascolta , la vecchia disco anni 70/80 era secondo me piu ricca distrumenti e incisa meglio di quella incisa negli ultimi anni che nonostante i progressi raggiunti dall eletronica spesso esce gia dalle case discografiche con un buon tasso di distorsione ...ma forse è solo una mia impressione ,
 
Un Amarcord, che se si riferisse alla Tv potrebbe stare nel thread omonimo di Tv vintage, trattandosi di radio invece stiamo qui....
Nella prima radio "grossa" dove sono entrato come DJ a 17 anni (1978), dopo un annetto di gavetta in una radio molto alla buona, ero rimasto allibito dalla strumentazione per me allora "spaziale", in cui spiccava un compressore/espansore analogico importato dagli Stati Uniti, che in qualche modo era il primo embrione di processing...
 
Ultima modifica:
Areggio vuoi per caso dirci che cio che arriva nei nostri impianti è molto diverso da cio che sta suonando nello studio radiofonico ?
 
Areggio vuoi per caso dirci che cio che arriva nei nostri impianti è molto diverso da cio che sta suonando nello studio radiofonico ?
A prescindere che di solito nello studio suona ben poco perchè si va di cuffia, ma questo lo immaginerai anche tu, sicuramente sì.
L'uscita dello studio di trasmissione in onda, che a seconda della complessità della radio può incanalarsi direttamente verso i trasferimenti o passare da una super-regia, normalmente non aggiunge effetti, se non quelli microfonici, che conviene avere ovviamente lì.
Prima di entrare nei ponti di trasferimento la bassa frequenza audio può (o ormai deve) essere appunto sottoposta a processione.
Il discorso è che possiamo per esempio decidere di inviarla invece allo streaming sul web a monte, o via satellite con un processore diverso, è una materia complessa e legata alla politica della radio, a volte anche stregonesca, perchè capite che è importante accattivarsi l'orecchio degli ascoltatori...
Tornando a quel che suona in studio, come dicevi tu, anche lì c'è molta varietà di quello che hai in cuffia, fra preascolti, comunicazioni di servizio eccetera puoi anche avere un certo bordello in cuffia.
Io poi per esempio chiedevo di avere il rientro in cuffia, che non dappertutto era previsto e adesso penso ancora meno, anche se secondo me se hai l'orecchio fino è molto meglio: cioè in pratica volevo che mi tornasse in cuffia ciò che esce fuori, in pratica sintonizzato da un ottimo sintonizzatore impostato sulla frequenza principale.
Questo mi permetteva di capire in diretta, specialmente con riferimento alla voce, cosa sentiva effettivamente la gente.

Tornando al mio piccolo OT sul compressore/espansore del 78, lo potevo appunto vedere, anche se non avevo ancora iniziato ad occuparmi di tecnica radiofonica, perchè all'epoca avevi invece tutto lì nello studio di trasmissione, già lì era per me incredibile che gli studi erano tre e potevano ruotare inseriti da una semplicissima super-regia, ma comunque una radio per quanto importante era ancora piuttosto alla buona...
Mi ricordo che lo strumento era così original american che andava a 110 volts con una strana spina di corrente, ed era munito di apposito alimentatore a 220 volts...
 
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Grazie per averci fatto partecipare alle tue emozioni provate in quegli studi e sopratutto in quegli anni ,volevo solo farti ancora una domanda , aparte il processare il segnale per evidenti scopi di audience ma il comprimerlo è sempre necessario per non uscire dai 200 Khz di banda consentita oppure è solo un compromesso per far sembrare il segnale piu corposo ?spero di essere stato chiaro nel formulare la domanda ...grazie
 
Grazie per averci fatto partecipare alle tue emozioni provate in quegli studi e sopratutto in quegli anni ,volevo solo farti ancora una domanda , aparte il processare il segnale per evidenti scopi di audience ma il comprimerlo è sempre necessario per non uscire dai 200 Khz di banda consentita oppure è solo un compromesso per far sembrare il segnale piu corposo ?spero di essere stato chiaro nel formulare la domanda ...grazie
Solo una precisazione: non è così semplice il discorso della banda occupata, bisognerebbe ragionare in termini di rapporto di protezione e quindi db di differenza tra segnali adiacenti, a seconda delle distanze dalla frequenza della portante non modulata dell'una e dell'altra emittente presa in considerazione.
Peraltro concetti che in molte zone di Italia sono sempre rimasti fantascienza...comunque, vabbè, proseguiamo il ragionamento...
L'uso almeno di un limiter sarebbe stato da imporre all'epoca, ma ognuno faceva quel che gli pareva e c'erano radio che uscivano con modulazioni mostruose...
Il pregio di un'apparecchio come quello citato, che in confronto ai moderni processori è preistoria, stava nell'agire come limiter, ma in maniera più gentile e molto ben regolabile, in modo da non soffocare troppo il suono (funzione compressione).
Invece nella funzione espansore "tirava su" i passaggi audio troppo bassi, anche qui da regolare con della testa per evitare certi effetti ridicoli che forse avete sentito in certe registrazioni casalinghe fatte con regolazione automatica di livello un po' spartana...
Un moderno processore agisce ovviamente in maniera molto più elaborata ed "intelligente" di quanto sopra...
In pratica lo scopo diventa gestire nella maniera più efficiente la banda a disposizione, si badi bene: efficiente rispetto alla sensibilità umana, che non sempre, anzi quasi mai, è obiettiva, anche relativamente allo spettro di frequenze udibili, altro fattore che entra in gioco.
Nella preistoria un po' meno antica (passando dall'età della pietra a, che so, l'età del ferro :laughing7: ) avevamo infatti fatto molto uso anche di equalizzatori...
 
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Epoi secondo me conta anche il carattere dei ricevitori nell elaborazione finale del suono , sopratutto nei ricevitori in auto , anche qui specie negli ultimi anni sono comparsi equalizzatori , attenuatori degli alti , regolatori piu o meno automatici della larghezza di banda , e da ultimo il carattere vero e proprio di ogni tuner , dal suono tagliente e un po ruvido dei tuners orientali a quello piu caldo e corposo di quelli di scuola tedesca , la stessa emittente sullo stesso impianto sara diversa in termini di suono se per esempio ascoltata con un Alpine o con un Blaupunkt , o da un Kenwood rispetto al mio Becker ...per esperienza personale posso dirti che Blaupunkt è insuperabile per selettivita come Becker lo è per naturalezza e apertura del suono , tutto cio in FM chissa se i ricevitori DAB risentiranno cosi del loro carattere o il suono in digitale risentira di meno di tutte queste manipolazioni sia in emissione che in ricezione .
 
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