23 maggio 2006 - Non toccare i caprioli-cucciolo: e' la raccomandazione dei veterinari per non danneggiare la specie, perche' significa condannarli a morte: la madre li abbandonerebbe. L'appello e' stato diffuso in una nota dell'Ausl di Forli'.
Come ogni anno, nelle radure della campagna e delle colline non e' difficile imbattersi, in questo periodo, in caprioli, daini e cervi. I cuccioli di questi ruminanti selvatici vengono lasciati dalla madre in mezzo alla vegetazione mentre essa pascola alla ricerca di cibo. Le caratteristiche pomellature del mantello, infatti, consentono ai piccoli di mimetizzarsi con l'erba alta. Se si dovesse incontrare uno di questi cuccioli si raccomanda di non toccarli assolutamente poiche' in questo modo li si condanna all'abbandono da parte della madre. L'adulto, infatti, al ritorno, fiuterebbe l'odore dell'uomo rifiutando il proprio cucciolo e quindi condannandolo a morte certa perche' non piu' allattato.
Anche per i cuccioli un po' piu' grandi vale la raccomandazione di non toccarli. Essi hanno l'abitudine di seguire la madre, e scorgerli da soli e' solo una situazione momentanea, che non necessita l'intervento dell'uomo. La sua presenza, infatti, potrebbe spaventare la madre, che si sta aggirando nei paraggi, causando l'abbandono del piccolo.
L'Ausl di Forli' intende sensibilizzare la popolazione per evitare un comportamento che, anche se in buona fede, crea in realta' un danno alla specie, con conseguenze molto negative.
La raccomandazione che l'Area Sanita' Pubblica Veterinaria impartisce a coloro che si recano a fare passeggiate in campagna e si imbattono in tali creature e' quindi chiara: guardare ma non toccare.
(ANSA)
Come ogni anno, nelle radure della campagna e delle colline non e' difficile imbattersi, in questo periodo, in caprioli, daini e cervi. I cuccioli di questi ruminanti selvatici vengono lasciati dalla madre in mezzo alla vegetazione mentre essa pascola alla ricerca di cibo. Le caratteristiche pomellature del mantello, infatti, consentono ai piccoli di mimetizzarsi con l'erba alta. Se si dovesse incontrare uno di questi cuccioli si raccomanda di non toccarli assolutamente poiche' in questo modo li si condanna all'abbandono da parte della madre. L'adulto, infatti, al ritorno, fiuterebbe l'odore dell'uomo rifiutando il proprio cucciolo e quindi condannandolo a morte certa perche' non piu' allattato.
Anche per i cuccioli un po' piu' grandi vale la raccomandazione di non toccarli. Essi hanno l'abitudine di seguire la madre, e scorgerli da soli e' solo una situazione momentanea, che non necessita l'intervento dell'uomo. La sua presenza, infatti, potrebbe spaventare la madre, che si sta aggirando nei paraggi, causando l'abbandono del piccolo.
L'Ausl di Forli' intende sensibilizzare la popolazione per evitare un comportamento che, anche se in buona fede, crea in realta' un danno alla specie, con conseguenze molto negative.
La raccomandazione che l'Area Sanita' Pubblica Veterinaria impartisce a coloro che si recano a fare passeggiate in campagna e si imbattono in tali creature e' quindi chiara: guardare ma non toccare.
(ANSA)