In realtà sappiamo molto più di quanto non si creda dei meccanismi.
Fin quando le mutazioni di un virus sono di tipo "drift", cioè non sostanziali, ovvero restano confinate a polli e specie aviarie, per l'uomo non c'è da aspettarsi nulla di diverso da quanto già non si conosce.
Quando le mutazioni fossero invece di tipo "shift", cioè il virus cambiasse e diventasse sostanzialmente una cosa differente da quella attuale, allora il problema sarebbe decisamente più serio, ma che ciò accada nei polli e negli uccelli è quasi impossibile.
L'importante, allora, è che si ammalino il minor numero possibile di mammiferi, e per mammiferi non intendo solo l'uomo, ma anche specie animali più complesse ed affini, comunque vicine all'uomo. (es. maiali)
Se il gatto si ammala perchè ha contratto il virus da uccelli contagiati, non è detto che ciò sia avvenuto perchè si è cibato delle carni crude.
Resta quindi da stabilire, o forse non si è voluto rivelare, il meccanismo di contagio.