Blood diamond

Tikal

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Scotland the Brave
Film incentrato sulla vendita dei diamanti di contrabbando che alimentano i vari conflitti nel continente Africano. Il film si basa sulla guerra civile combattuta in Sierra Leone poco prima del 2000.

Leonardo di Caprio fa la parte del contrabbandiere di diamanti dopo essere stato anche un mercenario. Nel corso del film per recuperare un prezioso e raro diamante colorato si trova a dover aiutare contro la propria volonta' Djimon Hounsou ( Salomon ) nel trovare il figlio rapito dalla guerriglia.

Il film e' ben recitato e mostra appieno le barbarita' e atrocita' compiute durante la guerra e i pochi scrupoli che hanno le persone per arrichirsi alle spalle dei piu' deboli.

Ovviamente la storia e' molto forte ed il film scorre senza problemi fino alla fine senza mai annoiare e senza scendere in banalita'. Bello il messaggio finale.

Voto ***

Ciao ciao ;) ;)
 
carino, ma molto americano, sopratutto la parte che dice che hanno stuprato sua madre e suo padre e morto in carcere e lui è cresciuto orfano(dice qualcosa del genere)
ahahaha un filmetto americano niente di più
 
blooddiamondpubj.jpg


Secondo me è un film un po' diviso in due.
E' un film-reportage davvero toccante e appassionante, perchè (soprattutto nella prima parte) racconta in modo lineare e molto semplice il dramma (oltretutto poco conosciuto) di un popolo intero, senza diventare un polpettone complottologico (fanta)politico indigesto come Syriana.

Però c'è dentro anche il film d'azione, e la storia sentimentale, e sotto questo aspetto davvero non si distingue molto dagli altri film d'azione. Questo è un peccato perchè annacqua un po' la forza del film.
C'è anche da chiedersi perchè (ma in realtà lo sappiamo benissimo il perchè), anche quando si racconta il dramma della Sierra Leone, lo si debba per forza fare attraverso due protagonisti bianchi (fighissimi, va da se). Anche se Di Caprio è davvero superlativo.

Queste sono critiche (credo) abbastanza innegabili; però alla base del film c'è il racconto vero di un popolo e di un dramma, liquidarlo come un'americanata e riderci sopra mi sembra un atteggiamento delirante (e non dico di peggio per rispetto ai lettori del forum).

**1/2
 
Io credo che nel concetto di "americanata" rientri ben altro:i connotati tipici di questo "genere" faccio davvero fatica a riscontrarli in questo film.

Non sono d'accordo sulla storia sentimentale:la forza del Film credo sia quella di tenere fuori la solita relazione amorosa(avete presente i film dove in sala qualcuno dice:"tra mezzora quei due si baceranno" e puntualmente ciò avviene dopo un quarto d'ora?).

se invece l'amico Andag si rfierisce all'aspetto vagamente "melodrammatico" che permea il finale del film(ma non credo intendesse questo)allora sono d'accordo:il finale,uno spot per il diabete,a me è risultato particolarmente fastidioso,non tanto per lo sviluppio in sè,quanto piuttosto per il fatto che stride senza possibilità di scampo con le prime 2 ore scarse del film.
un film crudo,di denuncia,in cui il cinico protagonista non mostra alcuno scorcio di "buoni sentimenti",non può finire a quel modo.peccato.

***
 
I film umanitari hanno sempre intenzioni lodevoli. Poi ce ne sono di orripilanti come Amore senza confini e di onestissimi come Hotel Rwanda. Blood Diamond prende i diamanti della Sierra Leone per lanciare messaggi ONU in tema di guerra civile, e lo fa con i peggiori mezzi dell'intrattenimento di massa con messaggio. Prende due star di buona o ottima fama, Leonardo DiCaprio (ottima) e Jennifer Connelly (buona), cui dare ampio spazio fra eroismi e storiella d'amore, e aggiunge un eroe nero buono (Djimon Hounsou, il Mateo del bellissimo In America di Sheridan) cui far sperimentare ogni tipo di sofferenza – compresa ovviamente quella della sua famiglia. Nulla di intrinsecamente sbagliato, se fosse fatto con un minimo di stile.

Il "j'accuse" è per le varie De Beers che se ne infischiano dei mezzi necessari per procurarsi materie prime, ma c'è anche un immancabile appello ai sensi di colpa del consumatore finale, che sarebbero le nostre donne occidentali e gli uomini che le viziano. I personaggi sono chiaramente delineati: il nero buono di cui sopra, una giornalista e un trafficante, oltre agli altri, generalmente cattivi. Il trafficante di DiCaprio, ad onor del vero, è leggermente più ambiguo: d'altronde è un trafficante, ma state certi che DiCaprio non può fare il cattivo. Di fatti gli viene riservato uno straziante monologo con campo strettissimo e musica di sottofondo (James Newton Howard); nel corso del film si può assistere come minimo ad altri tre momenti di tal fatta (tra Hounsou/Solomon e il figlio, ad esempio), puntualmente interrotti (sempre quando il discorso commovente è già finito) da colpi da sparo.

L'avventura non ha mai una vera funzione di denuncia: è sempre vistosamente al servizio di mezzucci narrativi serviti su un piatto di diamanti a favore delle star interessate. È un film che serve più a farci vedere quanto è bravo DiCaprio (nominato non si sa perché all'Oscar per questo ruolo, in un anno in cui è ben più convincente nel trionfatore The Departed), quanto non sia più il ragazzino di Titanic (come in The Aviator, il doppiaggio italiano servirebbe meglio lo scopo se gli assegnasse una voce diversa, a proposito), che non a dire qualcosa sulla Sierra Leone. Che DiCaprio sia bravo lo sappiamo già, ma vederlo fare l'eroe scolastico non rinforza la convinzione.

 
che nella seconda parte il film cada (in tutti i sensi) decisamente sul versante "azione" è vero ed è già stato detto.

Così come l'osservazione che purtroppo, in osservanza delle regole dello showbiz, qualsiasi storia, anche questo dramma africano, venga per forza
raccontata attraverso due star holllywoodiane (bianche, ovviamente).

E il finale è già stato stigmatizzato bene da Sergiozizza.

Però la prima parte del film ha una forza di denuncia vera, girata benissimo e senza facili concessioni o compiacimenti, che non si può negare o ignorare e che nessina caduta successiva può annullare del tutto.
E sì, Di Caprio è, ancora ed ancora una volta, ottimo.
 
andag ha scritto:
Però la prima parte del film ha una forza di denuncia vera, girata benissimo e senza facili concessioni o compiacimenti, che non si può negare o ignorare e che nessina caduta successiva può annullare del tutto.
Lo dici tu: questo film è pessimo, e la fine rivela appieno le intenzioni iniziali malamente mascherate. Prima ci son stati solo stereotipi, al massimo.
 
gahan ha scritto:
Lo dici tu: questo film è pessimo
se la metti su questo piano, questo sì che lo dici soltanto tu, anche a voler cercare al di fuori del forum... icon_wink
Non è un capolavoro, e si può non essere d'accordo sul (mutevole) punto di vista del film (tra parentesi: è pur sempre una storia "vera" basata su personaggi reali, pur romanzata come sempre succede al cinema). Forse è la relatà ad essere più romanzesca della fantasia....

Se parlare di quanto succede in Sierra Leone è uno stereotipo (un dramma di cui nessuno parla, tra l'altro: curioso, uno stereotipo fantasma) allora forse è la vita stessa ad essere uno stereotipo si se stessa.

Ma fatte salve le critiche direi dovute, liquidare il film genericamente come "pessimo", senza distinguere la sostanza dalla fuffa, mi sembra un esercizio arbitrario (e poco "critico")
 
concordo sull'azione di "conferma" della guerra dei poveri nel film, anche se il buon Di Caprio proprio non mi ha convinto in una parte del genere.
ma non è tra i miei preferiti quindi... ;)
 
andag ha scritto:
se la metti su questo piano, questo sì che lo dici soltanto tu, anche a voler cercare al di fuori del forum... icon_wink
Non è un capolavoro, e si può non essere d'accordo sul (mutevole) punto di vista del film (tra parentesi: è pur sempre una storia "vera" basata su personaggi reali, pur romanzata come sempre succede al cinema). Forse è la relatà ad essere più romanzesca della fantasia....

Se parlare di quanto succede in Sierra Leone è uno stereotipo (un dramma di cui nessuno parla, tra l'altro: curioso, uno stereotipo fantasma) allora forse è la vita stessa ad essere uno stereotipo si se stessa.

Ma fatte salve le critiche direi dovute, liquidare il film genericamente come "pessimo", senza distinguere la sostanza dalla fuffa, mi sembra un esercizio arbitrario (e poco "critico")
Bella la difesa "sei in minoranza, anzi sei l'unico", ma faccio sempre fatica a capirne il senso: è un valido argomento? A voler cercare fuori dal forum, cmq, potrai leggere molti saggi giudizi simili al mio. Ad esempio su Castlerock il buon Federico Gironi dà giustamente un bel 4, e i voti positivi non vanno mai oltre il 6. Su Gli Spietati, che è un sito dove di cinema ne capiscono e dove solitamente ci sono pareri anche opposti, questo film ha un 4, un 5 e un 5 e mezzo. Ma avavamo deciso di non parlare di quello che si dice fuori.

Gli stereotipi sono nei personaggi, soprattutto i secondari; ma soprattutto il film è elementare in ogni suo aspetto, tecnico e narrativo. Della Sierra Leone non si impara niente. Nascondersi dietro alla "storia vera romanzata" è, appunto, nascondersi. Il cinema è anche moralità dello sguardo, e appurato che quei difetti ci sono (difetti che tutto denotano fuorché buone intenzioni), come si fa a giudicare benevolmente un film fatto apposta per far avere una nomination a DiCaprio (immeritata: un personaggio scritto con la vanga) solo perché avrebbe il merito di raccontare una storia "vera"?
 
gahan ha scritto:
Bella la difesa "sei in minoranza, anzi sei l'unico", ma faccio sempre fatica a capirne il senso: è un valido argomento?
assolutamente no, così come non ha senso tirare fuori critici "contro" (l'ho fatto anch'io una volta per poi scusarmene: a proposito potrei tirarti fuori decine di critici a cui il film non è dispiaciuto) ma sei stato tu a iniziare con quel "questo lo dici tu".
Certo che lo dico io, sto scrivendo io, a nome di chi dovrei scriverlo?
Se invece volevi dire "questo lo dici solo tu", 1) non è vero, 2) è lo stesso argomento che tu non consideri valido.

Nella prima parte del film la moralità dello sguardo ci sta tutta, e sul traffico di diamanti e sulla Sierra Leone in generale si impara molto più che da altre fonti, visto che, appunto, non se ne parla molto - per non dire per niente.
Il tema è 1) molto più originale 2) trattato in modo molto meno qualunquistico che in certi polpettoni pseudo-fanta-complotto-politici tipo Syriana che sono stati incensati (e ancora non ho capito perchè).

ps non ho nessuna, ma proprio nessna stima di chi scrive su "Gli spietati", così come sui "Duellanti" del cabarettista Canova, se per questo :D
 
E chi se ne frega se tu non hai stima, cabarettista. :D ;)

Il resto son tue opinioni, come detto; non meno valide di altre. Non condivido neppure una parola di quanto hai scritto sul film, vabbe'. E basta a tirar fuori film su cui siam già stati in disaccordo in passato per far paragoni: non è una sfida fra DiCaprio e Clooney, né fra di noi.
 
gahan ha scritto:
E chi se ne frega se tu non hai stima, cabarettista. :D ;)
non frega niente a nessuno, ovvio, più o meno lo stesso di quanto frega a me de "gli spietati" o del Canova, re dell'avanspettacolo e dalle pochade in combutta con Savino e la Ventura (ma loro sono davvero grandi [massimo rispetto per Nick Savino] e almeno non si spacciano per critici :D)

Sul "non imparare niente sulla Sierra Leone" ti posso ancora citare una testimonianza sentita tempo fa su Radio24, rubrica La rosa purpurea (quella sì è una rubrica di cinema, diménticati del cinemaniacomico icon_wink): un missionario che ha a lungo operato sul posto raccontava di essere rimasto colpito da quanto il film ricostruisse, con fedeltà, la situazione socio-politico dell'epoca, e di esserne uscito emotivamente "toccato" per la sensazione di rivivere le stesse esperienze e le stesse situazioni che aveva potuto vivere di persona.
Questo per quanto riguarda, ripeto, la prima parte del film, quella più "corale".

Della serie: non impara niente soltanto chi non ha voglia di imparare icon_wink
 
andag ha scritto:
non frega niente a nessuno, ovvio, più o meno lo stesso di quanto frega a me de "gli spietati" o del Canova, re dell'avanspettacolo e dalle pochade in combutta con Savino e la Ventura (ma loro sono davvero grandi [massimo rispetto per Nick Savino] e almeno non si spacciano per critici :D)
Io non vedo cosa c'entrano Gli Spietati con SkyCineNews. Se vogliam davvero parlare facendo avanspettacolo, facciamolo; se vogliam parlare seriamente è un altro conto, ma contento tu. :icon_rolleyes:

andag ha scritto:
Sul "non imparare niente sulla Sierra Leone" ti posso ancora citare una testimonianza sentita tempo fa su Radio24, rubrica La rosa purpurea (quella sì è una rubrica di cinema, diménticati del cinemaniacomico icon_wink): un missionario che ha a lungo operato sul posto raccontava di essere rimasto colpito da quanto il film ricostruisse, con fedeltà, la situazione socio-politico dell'epoca, e di esserne uscito emotivamente "toccato" per la sensazione di rivivere le stesse esperienze e le stesse situazioni che aveva potuto vivere di persona.
Questo per quanto riguarda, ripeto, la prima parte del film, quella più "corale".

Della serie: non impara niente soltanto chi non ha voglia di imparare icon_wink
Ora per giudicare un film devo basarmi sulla testimonianza di un "emotivamente toccato". Un po' un ricatto, oltreché stupido: quel missionario di cinema ne capisce sicuramente meno di Canova. Sicuramente.
Evitami le lezioni ricattatorie, almeno tu: le fa già il film e a quanto pare, citandoti, hai "abboccato" alla grande. ;)
 
La mia citazione di quella "testimonianza" è un elemento extrafilmico, e certo non ci sarebbe stata (la mia citazione) se non mi fosse toccato di leggere un'affermazione gratuita quale
gahan ha scritto:
Della Sierra Leone non si impara niente.
Ripeto, non impara niente soltanto chi non ne ha voglia.
Le tue critiche sono certamente giustificabili per alcune parti del film e per certa retorica con cui sono sceneggiati alcuni personaggi (guarda caso i "bianchi") ed anzi le avevo già evidenziate io prima di te.
Ma c'è tutta un'altra parte del film, e da quello che scrivi sembra quasi che tu non l'abbia vista, che è raccontata onestamente, senza concessioni, che colpisce duro e che mette sotto gli occhi una realtà viva, cruda, e bellamente ignorata dalla maggior parte del globo.
Oltretutto il merito del film è di riuscire a presentare, nel poco tempo a disposizione di un film, una situazione complessa, stratificata e con moltissimi "attori" ed interessi contrastanti, e (a parere di chi conosce ciò di cui si parla) facendo lo sforzo "etico" di dar conto di tutto quanto nella maniera la più possibile oggettiva.

In questo senso il parere di una persona che conosce ciò di cui si parla (e che mi può confermare dell'onestà intellettuale di ciò che vedo) mi interessa più del parere di un sedicente critico - perchè, se permetti, sotto l'aspetto cinematografico sono in grado di giudicare da solo senza la balia di uno degli Spietati.

Mi sfuggono le ragioni di tanto rancore e livore nei confronti di un film che non è perfetto (eppure sei molto indulgente nei confronti di film ben più imperfetti...), non è neppure un grande film, ma ha comunque al suo interno momenti di sincerità che tu hai -semplicemente- deciso di ignorare del tutto.
Mi sfuggono le ragioni, ma grazie al cielo non è un problema mio icon_wink
 
andag ha scritto:
Ripeto, non impara niente soltanto chi non ne ha voglia.
Le tue critiche sono certamente giustificabili per alcune parti del film e per certa retorica con cui sono sceneggiati alcuni personaggi (guarda caso i "bianchi") ed anzi le avevo già evidenziate io prima di te.
Meno male. Ma non scordarti la retorica del nero buono: non è peggiore di quella dei bianchi.

andag ha scritto:
Ma c'è tutta un'altra parte del film, e da quello che scrivi sembra quasi che tu non l'abbia vista, che è raccontata onestamente, senza concessioni, che colpisce duro e che mette sotto gli occhi una realtà viva, cruda, e bellamente ignorata dalla maggior parte del globo.
Oltretutto il merito del film è di riuscire a presentare, nel poco tempo a disposizione di un film, una situazione complessa, stratificata e con moltissimi "attori" ed interessi contrastanti, e (a parere di chi conosce ciò di cui si parla) facendo lo sforzo "etico" di dar conto di tutto quanto nella maniera la più possibile oggettiva.

In questo senso il parere di una persona che conosce ciò di cui si parla (e che mi può confermare dell'onestà intellettuale di ciò che vedo) mi interessa più del parere di un sedicente critico - perchè, se permetti, sotto l'aspetto cinematografico sono in grado di giudicare da solo senza la balia di uno degli Spietati.
Non conosco quel missionario e faccio fatica a farmi convincere che un film che ritengo pessimo sia intellettualmente onesto solo perché lo dice lui. E me ne sbatto anche, perché tanto "sotto l'aspetto cinematografico" (e "sotto l'aspetto cinematografico" ricade tutto: che senso ha giudicare un montaggio? Ha un senso solo se quel montaggio ha un significato per il film, non in sé) questo film continua innegabilmente a far schifo, o al massimo ad essere appena sufficiente, se si è buoni: il problema è il film, ripeto, non i casini della Sierra Leone.

andag ha scritto:
Mi sfuggono le ragioni di tanto rancore e livore nei confronti di un film che non è perfetto (eppure sei molto indulgente nei confronti di film ben più imperfetti...), non è neppure un grande film, ma ha comunque al suo interno momenti di sincerità che tu hai -semplicemente- deciso di ignorare del tutto.
Mi sfuggono le ragioni, ma grazie al cielo non è un problema mio icon_wink
Parli come fosse oggettivo che ci son "momenti di sincerità", ma se sei convinto è un tuo problema. Lascia che io giudichi come credo i difetti su cui siam d'accordo (perché i difetti ci sono, mastodontici) anziché dirmi come devo dosarli sul bilancino: non dobbiamo mica tutti pensare con la tua testa. Tu chiudi un occhio sullo schifo, io deduco dallo schifo che Blood Diamond è tutto uno schifo. Ho ottime basi per farlo. Sarà che la sincerità di un film penso si debba giudicarla nel suo complesso, e non un po' qua e un po' là: cos'è, il lotto?
 
gahan ha scritto:
Sarà che la sincerità di un film penso si debba giudicarla nel suo complesso, e non un po' qua e un po' là: cos'è, il lotto?
no, è un minimo di equilibrio e raziocinio. Sempre utile per giudicare ciò che si vede, perchè non non sempre le cose sono tutte bianche o tutte nere, ed essere manichei non aiuta il giudizio critico.
Secondo te questo film "non insegna niente", "è tutto uno schifo", te ne "sbatti" di cosa ne pensa chi ha vissuto quelle situazioni.
Padronissimo, sei libero di mantenere il tuo giudizio, basta che non ce lo fai passare per oro colato... dato che un atteggiamento integralista e davvero un po' tanto sopra le righe non mi sembra lo stato d'animo ideale per giudicare.
 
Francamente non mi sembra di aver fatto passare nulla per oro colato: ho detto semplicemente la mia, argomentando. E secondo me questo film è schifoso (anzi, rivoltante) e non insegna un cavolo di niente, indipendentemente dall'attaccamento emotivo del missionario. Massimo rispetto ed ammirazione per la persona in questione, ma un film è una cosa ben diversa. Non c'è nulla di integralista: dovrei dedurre che sei un integralista quando giudichi (sbagliando in toto ;) ) Napoleon Dynamite come un film "completamente stupido"? Casomai sei tu a voler cercare di stabilire verità oggettive.
 
ancora?!?!? :D
Direi che possiamo fermarci qui, non è che possiamo sequestrare il forum :D
Come la pensiamo ormai mi sembra chiaro: per me è un film tutt'altro perfetto che (tra tutte le sue imperfezioni) prova a dire cose -se non coraggiose- comunque sincere. Per te è "schifoso" e "rivoltante". Potremmo andare avanti all'infinito, ma forse è meglio fermarsi qua: opinioni diverse come è normale nel cinema, bisognerà conviverci. Inutile continuare a ripetersi. Oltretutto mi sembra che il livello delle argomentazioni si stia deteriorando...

Tra l'altro sono solo due delle infinite opinioni possibili, chi legge può decidere con la sua testa quale gli sembra "migliore" (o più semplicemente la più equilibrata).
Ah, ma mi viene in mente adesso che forse ciò che ti interessava era l'ultima parola, in tal caso accomodati... :D
 
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