A me è piaciuto molto. Certo, ero curioso di vedere questo esperimento che necessariamente deve esser considerato un valore aggiunto, soprattutto per le implicazioni: ci deve essere un'organizzazione tale di valorizzarlo e c'è stata, con una regia attenta, unica e costante come se fosse stato girato in 12 settimane e non in 12 anni. La durata mi spaventava un po', ma non mi sono annoiato un attimo, anzi il tempo passa velocemente. Ed è innegabile che l'esperimento è il traino, ma è stato portato avanti benissimo ed è un gran merito.
Poi, un'altra cosa che mi è piaciuta è stata la scelta di non farci vivere tutto attraverso gli occhi del protagonista. Noi non empatizziamo esplicitamente con Mason, ma lo guardiamo dall'esterno, lui e gli altri. Non conosciamo cosa prova, cosa sente ma solo cosa lo circonda e cosa potrebbe provare. E per me anche questa è stata una scelta azzeccata. Insomma, lo vediamo formarsi ma vediamo anche tutto il resto. Vediamo quella che è una normalità.
E' stato un bel pezzo di vita raccontataci, col ritmo tipico di un pezzo di vita vissuta che non può esser sempre alto. Se devo dare un voto, un bel 8/8.5 se lo merita.