La vita di ciascun essere umano (come di qualsiasi ente, associazione, organizzazione, etc.) è fatta di luci e di ombre perché ontologicamente noi siamo creature limitate. Ma chissà perché quando si parla della Chiesa Cattolica si sottolineano sempre le ombre e non vi si fa alcun cenno alle “luci”, cioè a tutte quelle opere di carità che la Chiesa compie. Ad esempio i missionari che ogni giorno danno la vita per il Vangelo e per ogni essere umano, la Caritas (che molti non sanno è stata creata ed è gestita dalla Chiesa Cattolica), la nascita delle scuole e degli ospedali che molti secoli fa avvenne per opera sempre della Chiesa che si prese cura dell’istruzione e della salute dei più bisognosi che, a differenza dei ricchi, non si potevano permettere di pagare un insegnante o un medico privato.
Tante volte mi sono chiesto come mai tanto accanimento contro la Chiesa e l’unica risposta che mi sono dato è questa: la Chiesa paga un prezzo molto alto a causa della Verità che è chiamata ad annunciare. La Chiesa “purtroppo” ha un compito ingrato, cioè quello di dover proclamare delle verità scomode! Parliamo ad esempio della castità prematrimoniale, dell’indissolubilità del matrimonio, del rifiuto degli anticoncezionali e dell’aborto, e così via. Naturalmente tali verità vanno a provocare l’ostilità dell’essere umano perché suonano ogni giorno come un rimprovero alla propria coscienza. Allora, presi da rivalsa non si aspetta che l’occasione giusta per prendere in fallo la Chiesa!
Ma allora dico io: invece di prendertela con la Chiesa perché non te la prendi con chi quelle verità le annunciate per primo? E no certo, che sono scemo che mi vado a mettere contro Gesù Cristo o Dio? Non sia mai che scatti qualche ritorsione e me la faccia pagare. Molto più comodo prendersela con la Chiesa che tanto non mi può far nulla.
Non pensiate che quelle verità non siano scomode anche alla mia vita. Anch’io le ripugnavo finché un giorno non ho incontrato qualcuno che ha dato un senso a quelle verità e sono riuscito pertanto prima a comprenderle e poi ad accettarle. Prima di quel giorno anche a me sembravano senza senso… Anch’io tempo fa ero come voi dall’altra parte della barricata pertanto non vi biasimo, anzi vi capisco benissimo però non potevo più tacere e così ho voluto condividere la mia testimonianza pronto ad essere da voi crocifisso…
@ STANLEY_CASSIDY: quella tua citazione del Vangelo di Matteo non vale solo per la Chiesa Cattolica ma anche per me e per te...
Intanto puoi fare a meno di auto-eleggerti preventivamente a martire ("pronto ad essere da voi crocifisso"): lo trovo del tutto fuori luogo e oltretutto, visto l'ostentazione che fai della tua appartenenza, nella tua ottica (e ripeto nella tua ottica che non è la mia,laica), suona anche blasfemo...
Preferisco poi non essere così apodittico come nel tuo caso e limitarmi a scrivere verità in minuscolo: l'hai scritto in maiuscolo perchè per te equivale a un postulato che,in quanto tale,non ha bisogno di dimostrabilità e va accettato senza discutere. Io invece preferisco discuterne e non mi accontento della verità infusa. Quelle che definisci verità scomode sono molto più prosaicamente le prese di posizione - estremamente rigide e categoriche - che la chiesa cattolica(che vuoi farci,prediligo il minuscolo anche per essa,visto l'ambiguo ruolo che continua a rivestire da secoli mescolando potere religioso e potere temporale,essendo tra l'altro uno stato a tutti gli effetti) proclama come se vivessimo in una condizione fuori dal tempo e dai contesti (laddove proprio la chiesa cattolica si è incistata nei contesti politici e sociali da sempre,condizionando pesantemente l'operato di altri stati,con influenze e ingerenze spesso indebite).
Quelle che per te sono verità scomode, per altri sono stati(ma sarebbe meglio dire state soprattutto per il fardello e le conseguenze che hanno dovuto sopportare tante donne) delle battaglie civili e delle conquiste in termini di diritti che non hanno prezzo.
Tanti matrimoni concordati da genitori e parenti nel corso dei secoli,matrimoni senza amore e a volte sfociati in condizioni di costrizione per le donne,sottoposte ad ogni genere di vessazione e maltrattamenti: il divorzio è stata - oltre che un'espressione di scelta - una conquista e una boccata d'ossigeno nell'ambito di rapporti incancreniti.
Ed è una scelta assolutamente soggettiva l'uso che si fa del proprio corpo: la scoperta,l'esplorazione dello stesso e le scelte in materia di sessualità appartengono ai percorsi delle singole persone ed è un legittimo diritto intraprenderle nei limiti in cui non si ledono altri. E proprio perchè questo -vedi AIDS, ad es. - può avvenire anche al di là delle proprie intenzioni, gli strumenti anticoncezionali diventano anche una necessità e una salvaguardia della vita umana.
Vedi,l'ottica è radicalmente differente: la chiesa cattolica sostiene che la vita non appartiene a sè stessi,ma è donata. E' arrivata persino al punto di rifiutarsi di officiare i funerali per chi si è suicidato,anche dinanzi alla motivazione di farla finita contro inutili accanimenti terapeutici (vedi caso Welby): e di dare invece la comunione a mafiosi e prezzolati assassini (tanto un paternoster e un avemaria non lo si nega a nessuno...). Anche l'aborto è una scelta: e può solo appartenere alla donna,investendo il suo corpo: ed è una scelta dolorosa ed estrema che comporta sofferenza,ma richiede anche rispetto,ancor più quando si è originata per vicende cruente (stupri o violazioni varie).
Voglio ricordare come fu proprio Cristo ad accogliere le prostitute restituendo loro dignità: fra quelle che tu chiami verità scomode includi i rapporti prematrimoniali,ma forse Gesù si mise a giudicarle? Le accolse a sè con amore.
Se hai letto cosa ho scritto in occasione della morte di Don Gallo,non puoi tacciarmi di uno che si nasconde dietro un dito o ha la coda di paglia: e quella tua osservazione sul "non sia mai che scatti qualche ritorsione e me la faccia pagare",lasciatelo dire, sa di meschineria.
Come ho avuto occasione di dire in precedenza,ho il massimo e incondizionato rispetto per missionari come Alex Zanotelli che aiutò i diseredati nelle bidonvilles di Nairobi; per Don Gallo che aiutò i più reietti creando una piccola comunità a Genova;per Don Luigi Ciotti per aver creato prima il gruppo "Abele" e poi "Libera" con iniziative (raccolta di firma e impegno sul territorio) giunte anche all'approvazione della legge sull'uso sociali dei terreni mafiosi sottoposti ad esproprio; per Giuseppe Dossetti e il suo ruolo nell'Assemblea Costituente,la laicità con cui si pose,lui da presbitero (parole di Alberto Melloni,ordinario di storia del cristianesimo, "«L’art. 1, la Repubblica fondata sul lavoro; l’art. 8 sulla libertà religiosa, l’art. 11 “L’Italia ripudia la guerra...”, ripudiare, non rifiutare, ripudiare è un verbo che appartiene al suo vocabolario di canonista; l’art. 7, i Patti Lateranensi, corollario di una riflessione sulla storia unitaria, un antidoto contro le tentazioni antirisorgimentali d’Oltretevere»); per Don Zeno Saltini e il suo coraggioso esperimento della comunità Nomadelfia; per Don Milani e la sua comunità di Barbiana("Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri", da 'L'obbedienza non è più una virtù' e "Il disoccupato e l’operaio d’oggi dovranno uscire dal cinema con la certezza che Gesù è vissuto in un mondo triste come il loro che ha come loro sentito che l’ingiustizia sociale è una bestemmia, come loro ha lottato per un mondo migliore", da Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana).
C'è chi si è speso e si spende - come tra coloro che ho appena citato - a dare speranza e aiuto agli ultimi; e c'è chi pure nel corsi dei secoli - dietro l'usbergo della missione divina - è andato a dar man forte ai conquistadores con una strana idea di civilizzazione...
Nel frattempo, a me come a milioni di cittadino continuano a pervenire bollettini ecclesiastici in cui si chiedono versamenti per questa o quest'altra opera pia...
La chiesa cattolica - torno a ripetere - ha immense ricchezze economiche in tutto il mondo. Domandiamoci come le investe...
Francesco d'Assisi, del cui nome si è investito l'attuale pontefice, si spogliò di tutto,ma proprio di tutto,facendo della povertà e dell'aiuto agli umili una regola non oratoria,ma pratica: con tutte le difficoltà,le sofferenze,le ristrettezze che ciò comportava. Invece di fare proclami promozionali all'umiltà,perchè il pontefice non compie dei gesti concreti,sul piano economico? Avrebbe tanti luoghi e modi(come ho scritto in precedenza) per mettere mano e potare le ricchezze e le vestigia: piuttosto che andare a Lampedusa e fare la soluta orazione d'umiltà, poteva (e potrebbe) dare l'esempio ospitando nella miriade di strutture di cui dispone la chiesa (Vaticano incluso) gli immigrati arrivati con mezzi di fortuna nell'isola.
E per concludere,quella citazione che ho fatto del Vangelo di Matteo,vale principalmente per la chiesa: visto che si erige sullo scranno dicendo cosa va fatto e cosa non va fatto, è bene che inizi per prima a mettere in pratica quanto dice in termini di aiuto...
Guarda, sono talmente "ipocrita" che ti invito a risentire
Il testamento di Tito ...